Esperimento finito

Dopo neanche una settimana, la nuova, discussissima feature di vendita di mod amatoriali tramite lo Steam Workshop è stata cancellata. Lo annunciano ufficialmente sia Valve che Bethesda, proprietaria dell’unico gioco che ha supportato questo modello, Skyrim.

 

Sul proprio blog ufficiale, Bethesda ha aggiornato il vecchio post che illustrava il progetto con queste poche righe:

Dopo avere parlato con Valve e avere ascoltato la nostra community, le mod a pagamento stanno venendo rimosse dallo Steam Workshop. Anche se avevamo le migliori intenzioni il feedback è stato chiarissimo – non è una feature che volete. Il vostro supporto significa tutto per noi, e intendiamo ascoltarvi.

 

Una cosa simile ha fatto anche Valve, che spiega la decisione con un post su Steam:

Elimineremo la possibilità di pagare dal Workshop di Skyrim. Chiunque abbia speso denaro su una mod verrà risarcito dell’intera cifra. Abbiamo parlato con il team di Bethesda e sono d’accordo.

Abbiamo preso questa decisione perché è chiaro che non capivamo esattamente cosa stessimo facendo. Nel corso degli anni abbiamo introdotto svariate feature mirate a permettere ai creatori della community di ricevere ricompense di vario tipo, e in passato sono state ben accolte. È ovvio che in questo caso le cose siano diverse.

Per aiutarvi a capire perché pensavamo che questa fosse una buona idea, il nostro scopo primario era dare ai creatori di mod l’opportunità di lavorare alle loro mod a tempo pieno, nel caso lo volessero, e di incoraggiare gli sviluppatori a fornire un supporto migliore alla community delle loro mod. Pensavamo che questo avrebbe significato mod migliori per tutti, sia gratuite che a pagamento. Volevamo che più ottime mod diventassero ottimi prodotti, come Dota, Counter-strike, DayZ e Killing Floor, e volevamo che succedesse organicamente per ogni creatore di mod che volesse cimentarsi nell’impresa.

Ma abbiamo sottovalutato le differenze tra i nostri precedenti modelli di suddivisione dei profitti e l’aggiunta di mod a pagamento nel Workshop di Skyrim. Capiamo abbastanza bene le community dei nostri giochi, ma inserirsi in una modding community già estesa e vecchia di anni in Skyrim non era probabilmente il modo migliore per cominciare. Crediamo che questo ci abbia fatto fallire miseramente l’obiettivo, anche se crediamo che ci sia una feature utile da qualche parte qui in mezzo.

Ora che ci avete spedito una vagonata di feedback ci lavoreremo su, ma se avete qualche altra idea fatecelo sapere.

 

 

Tutti gli acquirenti di mod saranno quindi rimborsati, e non dovremmo più vedere nel Workshop nessun contenuto bloccato dietro ad un paywall.

Ad influire su questa scelta è stata soprattutto la community, che in neanche una settimana ha raccolto più di 130’000 firme con una petizione, abbassato il rating utenti di Skyrim di svariati punti percentuali (da 95+ a 86) e pubblicato decine di contenuti di protesta sul Workshop stesso – facendo presagire danni economici ben maggiori nei mesi a venire.

 

Forse un giorno l’argomento tornerà a galla, ma con questa svolta le mod intese come prodotto a pagamento su larga scala non sono una prospettiva credibile per il prossimo futuro. E, considerando le modalità con cui Steam e Bethesda avevano immaginato il sistema, mi sembra sinceramente l’esito migliore.

 

Lorenzo Forini
Sono nato a Bologna nel 1993, videogioco da sempre, e da sempre mi ha affascinato l'idea di andare oltre al solo giocare, di cercare di capire cosa c'è nascosto in ogni titolo dietro al sipario più immediato da cogliere. Se i videogiochi sono una forma d'arte, forse è il caso di iniziare a studiarli davvero come tali.

3 Responses to “Steam: rimosse tutte le mod a pagamento, Valve rimborserà tutti gli acquirenti”

  1. […] La feature è stata completamente rimossa in seguito alle vaste e prolungate proteste della community. Per maggiori dettagli, potete leggere qui. […]

  2. […] Valve e Bethesda sono tornate sui propri passi e hanno cancellato totalmente il programma di vendita di mod. Per maggiori dettagli, vedi qui. […]

  3. […] La feature è stata completamente rimossa da Steam in seguito alle vaste e prolungate proteste della community. Per maggiori dettagli, potete leggere qui. […]

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