Steam ha appena ufficializzato che da adesso è possibile chiedere (e ottenere) rimborsi su qualsiasi gioco nello store, a patto di fare domanda non oltre i 14 giorni dall’acquisto e che il counter delle ore giocate al gioco stesso sia inferiore alle 2 ore totali. Anche se queste due condizioni non sono soddisfatte si può comunque provare a fare richiesta, che verrà giudicata caso per caso.
Non serve fornire giustificazioni, e gli sviluppatori non hanno voce in capitolo nel procedimento. È perfettamente legittimo restituire un gioco appena acquistato se entra in saldo subito dopo, e quindi ri-acquistarlo ad un prezzo minore, e gli unici casi completamente esclusi sono i doni ricevuti e i titoli in cui si ha ricevuto un VAC-ban. Il regolamento completo della procedura è visibile qui.
Si tratta, detta come va detta, di una rivoluzione, una drasticamente in meglio.
La possibilità di richiedere un rimborso rende Steam un servizio incredibilmente più cautelativo nei confronti degli utenti, che sono ora coperti ad esempio da problemi di incompatibilità tecnica; ma farà anche e soprattutto da filtro e deterrente contro le valanghe di truffe, giochi spazzatura e lavori amatoriali che mai verranno completati che fino ad oggi erano acquistabili in maniera irreversibile. Come avevo spiegato più estesamente in questo articolo, l’impossibilità di testare i prodotti prima di metterci i soldi era il principale problema alla base di tutta la catena, e con l’introduzione dei rimborsi si è tagliata la testa al toro.
In breve, nei prossimi mesi dovremmo assistere alla sparizione spontanea o quasi di tutto quello che ha guadagnato solo sugli inutili ripensamenti di qualche sprovveduto. Adesso tutti i giochi su Steam, inclusi quelli in Early Access, dovranno davvero puntare alla qualità e basta per sperare in un profitto, e questo cambierà radicalmente le cose, incentivando gli onesti e i talentuosi a discapito dei furbi e dei criminali.
[…] Ad ogni modo, non fatevi ingannare: se Batman: Arkham Knight non è più acquistabile su PC (e se le probabilità che venga davvero aggiustato come si deve in tempi decenti sono aumentate parecchio) non dovete ringraziare un moto di coscienza da parte di Warner Bros., ma il fatto che Steam permette finalmente di richiedere rimborsi per i prodotti sul suo store. […]