La campagna di sempre, multiplayer col turbo

Ho recentemente avuto un po’ di tempo per giocare alla versione beta di Starcraft 2: Legacy of the Void, che attualmente include tre missioni-ponte tra Heart of the Swarm e il capitolo conclusivo e l’accesso al multiplayer, anche competitivo.

Queste sono le mie impressioni su quello che ho potuto toccare con mano.

 

Campagna

Non ho avuto tecnicamente accesso alla vera e propria campagna di Legacy of the Void, ma se le tre missioni “demo” di transizione già disponibili sono indicative della situazione, penso si possa dire che sarà sempre lo Starcraft che tutti conosciamo. La storia riprende dalla fine di Heart of the Swarm e ha come protagonista il templare oscuro Zeratul, e come fazione centrale i Protoss.

Starcraft fu uno dei primi RTS a costruire una forte narrativa nel corso della propria campagna, e probabilmente il primo a farlo piegando il gameplay ad essa, e la situazione non è in odore di cambiare. La buon vecchia alternanza di missioni più “aperte”, in cui si costruisce una base e si cerca di annientare il nemico, fasi lineari quasi “tattiche” e vie di mezzo tra le due è ben incarnata dalle tre partite che ho giocato.

 

Legacy of the Void - screenshot 06

 

Se contavate di comprare Legacy of the Void principalmente per la campagna, quindi, l’impressione è che non dobbiate aspettarvi troppi cambiamenti rispetto a Wings of Liberty e Heart of the Swarm. Sarà comunque necessario aspettare di vedere di più, prima di trarre giudizi complessivi.

 

Multiplayer

Le vere novità arrivano nel multiplayer… e sarei un bugiardo se vi dicessi che sono ben accette. Al di là di alcune nuove unità, il cambiamento più radicale è nel ritmo della partita.

 

Da sempre il multiplayer di Starcraft 2 spinge sull’acceleratore più della campagna, e se non si vuole fare la fine del topo in un quarto d’ora bisogna fare le cose giuste, e farle in fretta; ma in Legacy of the Void tutto questo è moltiplicato ulteriormente per due.

La differenza è sostanzialmente una sola, ma cambia le cose dal giorno alla notte: non si comincia più con 6 raccoglitori, ma con 12. Questo accelera enormemente il ritmo della partita, e rende una sortita immediata l’unica possibilità. Se l’orologio tocca il minuto 7 o 8 e non avete già un mezzo esercito pronto alla base, probabilmente siete morti. Per le partite che ho giocato fino ad ora, l’unica tattica che dà almeno una speranza di vincere è costruire velocissimamente una forza di raccolta minerali mostruosa a più basi, reclutare truppe base e intermedie come se non ci fosse un domani e spararle nella base nemica.

 

Legacy of the Void - screenshot 10

 

Se giocate “rilassati” tra amici, è possibile che partire con 12 raccoglitori serva a dare una piccola spinta alla partita e la renda meno noiosa nelle prime fasi. Ma in uno scenario “competitivo” (e parlo come persona che mastica Starcraft fin da bambino, ha finito più volte tutte le campagne dell’originale e ha giocato abbastanza al 2 da avere in testa il ritmo da tenere), Legacy of the Void al momento è un incubo, e in ogni caso non è semplicemente divertente. Sia che vinca sia che perda, la partita è tassativamente finita prima di toccare il minuto 10, o perché ho rushato sulla base dell’avversario o perché lui ha rushato sulla mia, a volte con una differenza letteralmente di secondi.

Se pensavate di pre-ordinare Legacy of the Void per accedere immediatamente al multiplayer competitivo, quindi, preparatevi non solo ad affrontare quella che è sostanzialmente un’elite di giocatori, ma a giocare voi stessi con il cronometro nel sangue. Questo non è il multiplayer di Starcraft; questo non è il multiplayer di Starcraft 2; questa è una corsa con i secondi contati per costruire un grosso esercito entro 6-8 minuti nel modo più efficiente umanamente possibile, in ogni singola partita. Tanto varrebbe giocare con quattro unità per razza e altrettanti edifici, tanto sono gli unici che potete materialmente arrivare ad usare.

 

Per concludere

Starcraft 2: Legacy of the Void non è ancora uscito, e non l’ho ancora giocato; in esso ci saranno tutta una campagna in single player e nuove modalità che attualmente non sono accessibili (ad esempio “Arconte”, e “Comandanti Alleati”). Ma, al momento, l’offerta è questa e basta.

 

Legacy of the Void - screenshot 05

 

Questo articolo non è assolutamente una condanna del titolo completo, ma una descrizione di cosa è la beta di Legacy of the Void in questo preciso momento, che include per l’appunto solo il prologo Sussurri di Oblio (tre missioni giocabili in un’ora, che diventeranno gratis in ogni caso dopo l’uscita), il matchmaking contro avversari casuali (che, se diciamo che Starcraft 2 è una partita di calcio, equivale a compiere un percorso a ostacoli con un pallone tra i piedi gareggiando contro il tempo di Arjen Robben) e le partite amichevoli (per cui, ad essere sinceri, tanto vale usare Heart of the Swarm).

 

Potete accedere alla beta immediatamente pre-ordinando Legacy of the Void, ma in tutta onestà non me la sento di suggervelo –  e lo dico da amante di Starcraft in molte delle sue molteplici forme.

Se le nuove modalità verranno introdotte nel pacchetto se ne riparlerà, ma per adesso l’appuntamento vero è con il gioco completo, che dovrebbe uscire prima di fine anno.

Lorenzo Forini
Sono nato a Bologna nel 1993, videogioco da sempre, e da sempre mi ha affascinato l'idea di andare oltre al solo giocare, di cercare di capire cosa c'è nascosto in ogni titolo dietro al sipario più immediato da cogliere. Se i videogiochi sono una forma d'arte, forse è il caso di iniziare a studiarli davvero come tali.

1 Responses to “Starcraft 2: Legacy of the Void – Anteprima”

  1. […] Starcraft II: Legacy of the Void sarà disponibile su PC e Mac dal 10 novembre 2015. Potete leggere le nostre prime rapide impressioni sul gioco, e in particolare sulla modalità multiplayer, qui. […]

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