Una nuova speranza dagli autori di Melty Blood?
Under Night In-Birth è un picchiaduro in 2D uscito in esclusiva per i cabinati delle sala giochi nipponiche nel settembre del 2012, sviluppato da Ecole Software e French-Bread, noti per la serie Melty Blood, un fighting game seguito della famosa visul novel Type Moon Tsukihime. A questa conversione per console di Under Night denominata Exe:Late hanno lavorato anche gli Arc System Works, i realizzatori di “Guilty Gear” e “BlazBlue”, questa versione si differenzia dall’arcade per due importanti special guest che si sono aggiunte al roaster, la presenza di alcuni nuovi scenari, oltre ad un ribilanciamento delle meccaniche di gioco.
https://www.youtube.com/watch?v=klCRsiOUnt8
Night of the blade
Le vicende di Under Night In-Birth si svolgono in un presente alternativo, dove ogni mese, da diversi secoli, alcune aree del Giappone vengono inghiottite da uno strano fenomeno denominato Hollow Night. Ogni area ricoperta da questa fantomatica “notte vuota”, viene letteralmente invasa da alcune creature molto simili ad ombre denominate Voids, che fanno uso e allo stesso tempo si nutrono del “potere dell’esistenza” (EXS). Le persone normali non possono vedere o entrare in contatto con questi esseri, ma alcuni esseri umani hanno il potere di percepirli. Chi è dotato di questa capacità viene preso di mira da questi mostri, rischiando di veder consumato la propria essenza e di conseguenza è destinato a perdere per sempre la sanità mentale. Tuttavia, chi riesce a sopravvivvere all’attacco di un Void, diventa un In-Birth, un essere a metà tra la vita e la morte, intrappolato in una sorta di limbo in grado di usare l’EXS.
La storia inizia quando Hyde, il protagonista, sopravvissuto ad un attacco di questi mostri, viene salvato da Linne, conosciuta come la principessa Yato, che lo prende sotto la sua ala protettiva dopo essere stata sorpresa dall’EXS risvegliato dal ragazzo.
Purtroppo la trama di Under Night In-Birth Exe: Late non risulta al livello di altri esponenti del genere, a causa di una narrazione confusionaria dovuta alla mancazione di una e vera propria base di partenza valida per le storie di molti personaggi che, nonostante tutto, nel complesso risultano comunque godibili seppur con qualche riserva.
Duelli al chiaro di luna
Fin da una prima occhiata, si può subito notare la cura dei disegni e delle animazioni di ogni singolo personaggio, tant’è che a tratti si ha quasi di vedere un anime più che un videogioco. Ogni sprite di ciascuno dei 16 personaggi a disposizione del giocatore è stato realizzato a mano e in alta definizione, cosa non molto comune nel mercato videoludico attuale. Per gli sfondi non si possono spendere altrettanti elogi, purtroppo, dal momento che, per quanto risultino suggestivi alcuni scorci delle 15 arene presenti nel gioco, si nota che alcuni elementi come edifici o automobili non abbiano avuto la stessa cura e che stonino quasi con l’ambiente circostante.
Il comparto sonoro del gioco è stato curato adeguatamente con musiche ed effetti sonori perfettamente adattati ad ogni stage, e un ottimo doppiaggio in giapponese che viene impreziosito dalla presenza di alcune figure di spicco nel mondo dei doppiatori, come Matsuoka Yoshitsugu e Touyama Nao.
Il menù di gioco e le modalità di gioco risultano ancorate agli standard del genere presentando le seguenti modalità: Arcade, vs cpu/player, Network mode, Score Attack Mode, Time Attack Mode,Survival Mode, Training e Replay.
Queste sono le modalità “giocabili”, ma il titolo non si limita a questo, infatti avremo a disposizione anche una modalità denominata “Customize Mode“ dove potremo comprare, con i punti conquistati nelle altre modalità, nuovi colori per i nostri personaggi, oltre a targhette, icone e quant’altro. Per personalizzare la nostra carta online, troveremo anche Gallery Mode dove è possibile rivedere le opening e le ending del gioco, più varie illustrazioni dei personaggi ed eventualmente comprarne qualcuna, sempre con i punti di gioco.
Parlando del gameplay vero e proprio, il gioco utilizza quattro tasti per attacco debole, medio e forte, oltre ad un tasto dedicato al caricamento della barra per gli attacchi speciali. Il sistema di combattimento risulta molto piacevole sia per gli esperti del genere che per i neofiti, perché mischia alla perfezione immediatezza e profondità. Fin dalla prima partita si potranno realizzare già combo piuttosto complesse, ma per padroneggiare alla perfezione un personaggio, come in ogni picchiaduro che si rispetti, serviranno molte ore di gioco e di allenamento nella apposita modalità. Un altro fattore importante del gameplay è la diversità tra i personaggi; ognuno avrà uno stile di combattimento completamente diverso dall’altro, e non solo perché alcuni prediligono la velocità, la forza o le mosse speciali, ma proprio nell’approccio e alle tattiche da usare durante lo scontro. La caratteristica principale, però, risiede nella Grind Grid (GRD) una piccola barra nella parte inferiore dello schermo, che si riempie durante lo scontro infliggendo danni all’avversario. Una volta raggiunto un certo livello, inoltre, questa barra permette di prelevare letteralmente “l’energia” presente in essa, così da riempire la propria barra d’attacco speciale e attivare la “chain shift”, una sequenza di attacchi molto potenti, rimuovere il limitatore del proprio personaggio e attivare una modalità speciale denominata “vorpal”, nella quale è possibile inanellare lunghissime combo grazie ai vari “combo cancel”, oppure scatenare uno dei due devastanti attacchi a disposizione di ogni lottatore.
Special guest e qualche compromesso di troppo
Il cast dei personaggi risulta abbastanza variegato e interessante; ci troveremo davanti a quasi tutti i tipi di stereotipi possibili, dalla scolaretta tsundere, al vecchio guerriero gigante, ad un paio psicopatici e molto altro. Le presenze che però risaltano sicuramente di più sono quelle di Akatsuki da “Akatsuki Blitzkampf” e Sion “Melty Blood”, chiamata però Eltnum all’interno del gioco.
La longevità del titolo risulta abbastanza buona; completare la modalità arcade richiede circa 3/4 ore, senza contare anche tutte le altre modalità ranking. Inoltre, come in ogni picchiaduro, è presente anche una modalità online che a dispetto di un netcode praticamente perfetto, che rende gli scontri privi di lag, inciampa in modo piuttosto imbarazzante in un matchmaking pessimo.
Under Night In-Birth Exe:Late è un ottimo esponente dei picchiaduro in 2D, piacevole e divertente, che regalerà sicuramente soddisfazioni a chi si avvicinerà ad esso, grazie ad un ottimo comparto tecnico e un gameplay molto curato.
Ottimo comparto grafico “stile anime”
Buon roaster di personaggi
Sistema di combattimento adatto ad ogni palato
Matchmaking da dimenticare
La storia poteva essere più curata
Si poteva osare un pò di più per quanto riguarda le modalità di gioco