Dopo 5 anni di assenza dal suolo europeo, e ben 6 da quello nipponico, torna alla ribalta la leggendaria serie picchiaduro SNK con il suo quattordicesimo capitolo. Questo nuovo episodio della saga si affaccia su un mondo decisamente diverso da quello che aveva lasciato, infatti tutto il genere si sta sempre più dirigendo verso gli E-Sport e il mondo dei cosiddetti “pro gamer”, trascurando sempre di più invece la loro fanbase con rilasci frettolosi per assecondare le tempistiche di questo mondo sempre più sotto i riflettori. L’esempio più lampante viene da uno dei celebri rivali di KoF, ovvero Street Fighter V, a cui però va spezzata una lancia a favore visto i rapidi miglioramenti a suon di aggiornamenti negli scorsi mesi. Riuscirà quindi questo quattordicesimo capitolo, a far tornare la serie sul trono da cui manca da troppo tempo ?
Il ritorno del re ?
La Storia di King of Fighters XIV, si presenta come il primo atto di un nuovo arco narrativo. Le nuove vicende dei protagonisti avranno il via quando l’eccentrico miliardario Antonov decide di comprare i diritti del King of Fighters e ospitare un nuovo torneo autoproclamandosi campione. Come incipit può non sembrare un granché, ma la storia risulta decisamente interessante e ben narrata soprattutto grazie ai filmati in CG che risultano davvero belli e divertenti, ma come sempre i finali sono quelli che catturano ovviamente di più l’attenzione; infatti oltre mettere delle solide fondamenta per un futuro KoF XV, fanno anche riferimento al passato mostrandoci alcuni importanti antagonisti e protagonisti che hanno avuto un ruolo fondamentale delle precedenti saghe, il cui ritorno sembra diventare quasi una certezza. Uno degli aspetti su cui SNK si focalizzata di più per questo episodio è il roster che conterà ben 50 personaggi di cui 18 new entry, fra cui Nakoruru da Samurai Shodown che fa il suo debutto ufficiale dopo nella serie dopo due cameo e un apparizione come personaggio segreto in KoF ’95 per game boy, Mui Mui e Love Heart protagoniste di due serie panchiko chiamate Dragon Gal e Sky love. Inoltre il roster avrà al suo interno svariati personaggi bizzarri come ninja con i dread, danzatrice con le maschere interscambiabili, ragazze elettriche, “dinosauri”, senza però dimenticare lottatori storici ormai come Iori Yagami, Mai Shiranui, Terry Bogard e tanti altri, rendendo il cast vario e curatissimo.
The King of Gameplay
Per quanto riguarda il gameplay KoF XIV si rivela un più che degno erede della serie, nonostante si noti un leggero abbassamento del ritmo di gioco, ma soprattutto un accessibilità che è mancanta alla serie per molto tempo, che si può interpretare tranquillamente come un occhiolino a coloro che si avvicinano per la prima volta alla serie. La prima modifica che salta subito all’occhio è l’inserimento di un autocombo (Rush Mode), già vista in altri giochi come i Persona Arena, che permette di concatenare una serie di attacchi spettacoli, e addirittura un attacco speciale come ultima mossa a patto di avere almeno una barra carica. Però non è tutto oro quello che luccica poiché questa autocombo causerà danni minimi, se paragonata alle classiche combo, così da non far sfigurare l’allenamento dei puristi.
Per quanto riguarda la gestione delle barre per i vari attacchi speciali, in questo capitolo ne avremo solo una divisa in 5 livelli, grazie alla quale potremo effettuare spettacolari mosse EX, Climax finisher, Cancel. Un’altra aggiunta importante è quella della lunghezza della barra Max a seconda della posizione del team infatti l’ultimo membro avrà una barra più lunga, dando così anche la possibilità di rimonta, perché questa barra Max può essere usata per “cancellare” la combo attuale e iniziarne una nuova inserendo magari anche qualche attacco EX o addirittura una mossa finale per concludere il match.
King of Fighters XIV offre al giocatore molte modalità sia offline che online fra cui scegliere, iniziando dalla modalità storia strutturata a mò di arcade, il versus cpu/giocatore, al time attack, alla modalità sopravvivenza e infine anche la classica galleria dove potremo sbloccare diversi artkwork, voci e filmati. Sul fronte online avremo match sia classificati che non, e inoltre un’interessante modalità d’allenamento online dove ci si potrà allenare o con un amico, o magari con qualche giocatore per imparare qualche nuovo “trucco”. Il netcode risulta stabile grazie alle ultime patch non si riscontrare gravi problemi durante i match.
Tecnica non regale
Tecnicamente fin dal suo annuncio KoF XIV ha suscitato non pochi dubbi, soprattutto sulla resa grafica, e adesso dopo diversi miglioramenti il risultato non è ancora del tutto sufficente, tantissimi modelli risultano quasi inguardabili, e uno dei casi più eclatanti è proprio il protagonista della serie Kyo Kusanagi, che però riesce a mascherare bene il problema durante i momenti più concitati. Gli scenari risultano comunque ottimi, anche se a volte non proprio ispirati e leggermente spogli. Il sonoro dal canto suo si mantiene sempre su un ottimo livello grazie al cospicuo numero di tracce, così come il doppiaggio giapponese che annovera alcuni degli esponenti più importanti del panorama seiyuu fra cui Ami Koshimizu che presta la voce a Mai Shiranui e Tomoaki Maeno che invece dà la sua voce al protagonista Kyo Kusanagi.
<p><p><p>King of Fighters XIV riesce nel suo intento di ritornare nell'olimpo dei grandi a pieno titolo, con un ottimo successore del tredicesimo capitolo dimenticato sia dai giocatori che dagli sviluppatori troppo in fretta. Grazie a un gameplay reso più accessibile, ma allo stesso tempo non snaturato la serie apre le sue porte da sempre lasciate abbastanza chiuse ai nuovi arrivati, senza però rinnegare i puristi che la seguono da oltre 22 anni. Purtroppo però la realizzazione tecnica soprattutto la veste grafica lascia leggermente a desiderare, ma mettendo sulla bilancia questo problema a quello che offre il gioco non c'è proprio paragone. Quindi se siete fan della serie e non avete ancora recuperato questo capitolo correte immediatamente a farlo non ne rimarrete delusi, se avete sempre voluto approcciarvi alla serie di Kyo&co questo nonostante tutto è un buon punto di partenza. Non esistate a buttarvi nel nuovo capitolo della serie, perché nonostante 22 anni e 14 capitoli questo è solo l'inizio..</p></p></p>
- Roster ampio e variegato
- Gameplay reso più accessibile senza scalfirne la profondità
- Ottimo punto di partenza per il nuovo arco narrativo
- Tante modalità sia online che offline fra cui scegliere
- Graficamente appena sufficiente
- Qualche piccola magagna tecnica