Lumino City: un’avventura di carta, ma non solo.
Il colorato mondo cartaceo negli ultimi anni è entrato nel mondo dei videogiochi e si è conquistato una bella fetta di mercato. Parliamo di titoli come Paper Mario e Tearaway, tra gli altri. Come si innesta dunque Lumino City in questo filone? Vi anticipiamo fin da subito che se la cava benissimo, presentando un suo personalissimo stile. Ma andiamo con ordine.
Prendete la colla vinilica. Fatto? Bhhhene.
Lumino City è un’avventura punta e clicca tutta particolare. E non possiamo non notare il gioco di parole (forse involontario) presente nel titolo. La protagonista si chiama infatti Lumi, e Lumino City può essere letto come “Lumi no City” (città di Lumi). Inoltre, l’omofonia con Luminosity è lampante.
Ad ogni modo la nostra giovane protagonista si reca a casa del nonno per incontrarlo, ma dopo un rapido scambio il nonno viene apparentemente rapito da sconosciuti e portato via. Parte così la nostra ricerca del nonno, alla volta della colorata e interattiva Lumino City.
Interazione, mia interazione.
Diciamolo: interagire con la viva Lumino City è un piacere. La città riserva sempre qualche sorpresa. Cliccando su di una finestra, potreste scoprire che chi vi risiede sta poltrendo e non ha voglia di aprirvi, o che si tratta di una persona gioviale pronta a parlarvi delle cose più svariate. Il dialogo con i personaggi è uno dei più importanti modi che abbiamo per reperire informazioni sugli scenari di gioco. Spesso anzi rappresenta la chiave per l’avanzamento (globalmente lineare) dell’avventura.
Una prima critica la potremmo muovere su questo punto: Lumino City è un gioco tanto visivamente abbondante quanto “meccanicamente” essenziale. Se potete interagire con un certo elemento di gioco, potete star certi che ad un certo punto quell’interazione vi servirà. Dove sta la critica? Semplicemente in questo: sarebbe stato veramente interessante aggiungere qualche elemento di interazione in più, qualche NPC in più con cui parlare, qualche oggetto da utilizzare magari un una side-quest. Non si tratta di un elemento necessario in un videogame punta e clicca, ma al termine dell’avventura si rimane veramente con la voglia di saperne di più sulla città e i suoi abitanti.
Puzzle a go-go.
I puzzle, come ci si aspetterebbe, sono al centro dell’avventura. La loro natura è particolarmente ben riuscita e promette di farvi tornare bambini. Chi di noi non ha mai smontato degli oggetti da piccolo per vederne l’interno a magari capirne (o fantasticarne) il funzionamento? Questa è la sensazione che restituiscono i puzzle di Lumino City, con le loro componenti un po’ reali un po’ immaginarie messe insieme (apparentemente) a caso.
Alcuni puzzle risultano essere piuttosto intuitivi e al limite risolvibili con qualche prova. Altri ahinoi (ma per la gioia di chi cerca la sfida) risultano assai più ostici, principalmente perché le indicazioni sono nascoste per i livelli e non sempre viene immediato vederle e/o cercarle. Ad ogni modo risultano essere globalmente alla portata di tutti, almeno con un po’ di riflessione (non fate volare la tastiera dalla finestra!).
Nonostante si basino sul punta e clicca, i puzzle sono vari e ben realizzati. L’unico in cui abbiamo riscontrato difficoltà particolari è stato quello del mulino a vento con cui comunicare in codice morse (ve lo mostriamo nel video qui sotto).
Nella nostra versione il mulino a vento non ci lasciava il tempo di codificare le lettere a più simboli, riconoscendo subito quelle più brevi. Ad ogni modo, dopo avere verificato che si trattava di un problema diffuso, abbiamo identificato una procedura di troubleshooting indicata dagli sviluppatori stessi su Steam.
Uno stile artistico tutto da godere.
Lumino City possiede tutto il fascino dei lavoretti fatti con la carta e materiali di vario tipo (legnetti, pezzi di metallo, circuiti stampati e simili). Ad un primo approccio è difficile non meravigliarsi di fronte a quante ore di lavoro devono esserci volute per creare gli scenari. Questione di poco tempo, è lo stile vi farà sentire subito a casa. Nel caso voleste approfondire, vi lasciamo con una preview del making of. Dateci un’occhiata, ne vale la pena.
Le musiche non stancano e si comportano da accompagnamento ideale all’avventura.
Ho trascorso alcune ore spensierate in Lumino City, e l'avventura mi ha lasciato una bellissima sensazione. Non sono propriamente un amante del genere ma ho comunque tratto divertimento dal titolo. Sento di poter consigliare Lumino City ad occhi chiusi, ancor più se lo reperite in offerta.
- Un punto d'incontro tra programmazione e artigianato.
- Scenari belli da esplorare e da osservare.
- Puzzle in generale ben bilanciati.
- Buon fattore sfida.
- Musiche a tratti ripetitive.
- Alcuni puzzle nello specifico sono poco chiari.
- Le meccaniche servono solo i puzzle dell'avventura, ma nessuna side-quest.