Questione di tempo

Dopo Chrysalis, il primo episodio (di cinque) di Life is Strange, eravamo rimasti positivamente stupiti, ma allo stesso tempo anche un po’ incerti su alcuni aspetti, in particolare su quanto potessero realmente influire sullo svolgimento della trama le scelte compiute. In questo senso, Out of Time ci ha finalmente dato qualche risposta, dissipando qualche dubbio e dando diverse conferme alle nostre prime impressioni.

Il focus della storia, in questo secondo episodio, si sposta leggermente di più su Max e le sue vicende personali, più che sugli eventi di Arcadia Bay e degli altri personaggi. La protagonista, infatti, sta ora cercando di studiare meglio il suo potere, per comprenderne il funzionamento e i limiti. Limiti, appunto, che finalmente cominciano ad emergere. Evitando possibili spoiler di qualsiasi tipo, ci limitiamo a dire che la possibilità di riavvolgere il tempo potrebbe rivelarsi non sufficiente a toglierci dai guai.

https://www.youtube.com/watch?v=bMxetvCzTcQ

Bad boys e bad girls

In Out of Time, la trama comincia a prendere a forma, e la storia si fa davvero interessante, coinvolgente e ricca di suspense. Anche i personaggi, la loro caratterizzazione e le loro relazioni interpersonali meritano un’altra lode, anche se le new entry sono piuttosto poche. Un po’ sottotono rispetto al primo episodio, invece, la gestione di alcuni dialoghi e alcune scelte, che sembrano essere state inserite più per non far annoiare il giocatore, che per influenzare realmente la trama. In generale, comunque, le circa 3 ore di gameplay scorrono più che piacevolmente, sapendo offrire sequenze di gioco al cardiopalma, soprattutto sul finale, quando si comincerà a sentire sulle proprie spalle il peso delle scelte intraprese durante l’avventura, con tutte le conseguenze che esse comportano.

Fuori tempo

Sebbene il ritardo e il rinvio dell’uscita, questo secondo episodio dà conferme anche sul versante tecnico, che non migliora affatto rispetto al primo episodio, mantenendone tutti i difetti, e forse accentuandoli ancora di più, in particolare per quanto riguarda il framerate, con cali non poco frequenti e piuttosto evidenti. Lo stile grafico e la sceneggiatura continuano comunque ad essere più che convincenti, così come la colonna sonora, davvero straordinaria, azzeccatissima, e che ancora una volta non può che essere elogiata.

Il commento di Giovanni John Improta

Questo secondo episodio conferma che potenzialmente ci troviamo di fronte a quella che potrebbe essere una delle migliori avventure grafiche dell'anno. Out of Time mantiene i difetti, soprattutto per quanto riguarda il comparto tecnico, già visti nel primo capitolo, ma dà altresì graditissime conferme. La storia comincia a farsi davvero interessante, le scelte compiute dimostrano di poter essere decisive, e il peso delle decisioni prese nel corso dell'intera avventura inizia a farsi sentire, ponendo il giocatore di fronte alle conseguenze delle proprie azioni

6.5
GAMEPLAY
Il gameplay comincia ad avere un peso maggiore, ma resta comunque risicato
9.5
COINVOLGIMENTO
Max comincia a sentire i limiti del proprio potere, alcune scelte si rivelano davvero decisive, storia che si fa sempre più interessante
7.5
LONGEVITÀ
Circa 2-3 ore per terminarlo, ma c'è un ottimo tasso di rigiocabilità
8
GRAFICA
Stile grafico accattivante, ma il comparto tecnico ha bisogno di maggior cura
9.5
SONORO
Colonna sonora eccezionale e azzeccatissima, buono anche il doppiaggio
0.4
BONUS
Se continua su questa strada, potrebbe rivelarsi una delle migliori avventure grafiche dell'anno. Se non LA migliore
8.2 MEDIA + 0.4 BONUS = 8.6 TOTALE
  • Il peso delle scelte comincia a farsi sentire
  • La storia si fa sempre più interessante
  • Colonna sonora che non può non essere elogiata
  • Il comparto tecnico continua ad avere troppi problemi
  • Solo in inglese

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