Pronti a combattere il diavolo?

Se gli action-rpg online sono la vostra passione, nella vostra raccolta videoludica non può mancare Diablo III. Erede di Diablo II, il gioco di casa Blizzard ha appassionato migliaia di giocatori. Ideato da Jay Wilson e annunciato il 28 giugno del lontano 2008 al Blizzard’s World Wide Invitational di Parigi, fu lanciato sul mercato il 15 maggio 2012, per PC e MAC.
Solo un anno dopo verrà convertito per Xbox 360 e PlayStation 3, per poi evolversi nella sua versione next generation, che uscirà entro la fine di quest’anno.

La versione di gioco utilizzata è la 2.0.3.

 

Un’occhiata ai requisiti

Da molti definito come l’evoluzione degli hack’n’slash, Diablo III, nella sua versione Windows, propone i seguenti requisiti (a sinistra i requisiti minimi, mentre a destra troviamo le specifiche consigliate direttamente dal sito battle.net)…

Sistema operativoWindows® XP/Windows Vista/Windows 7/Windows 8 (service pack più recente) con DX 9.0cWindows® 7/ Windows 8 (service pack più recente)
ProcessoreIntel Pentium® D 2.8 GHz oppure AMD Athlon™ 64 X2 4400+Intel® Core 2 Duo 2.4 GHz oppure AMD Athlon™ 64 X2 5600+ 2.8 GHz
VideoNVIDIA® GeForce® 7800 GT oppure ATI Radeon™ X1950 Pro o superioreNVIDIA® GeForce® 260 oppure ATI Radeon™ HD 4870 o superiore
Memoria1 GB RAM (XP), 1.5 GB (Windows Vista/Windows 7/Windows 8)2 GB RAM
Spazio
12 GB di spazio libero sul disco rigido
Internet
Connessione internet a banda larga
Media
DVD-ROM (serve solo per le copie in scatola)
Risoluzione
Risoluzione minima di 1024X768

 

mentre per OS X

 

REQUISITI MINIMISPECIFICHE CONSIGLIATE
Sistema operativoMac® OS X 10.7.5OS X 10.8 (la versione più recente)
ProcessoreIntel® Core 2 DuoIntel® Core 2 Duo
VideoNVIDIA® GeForce® 8600M GT or ATI Radeon™ HD 2600 o superioreNVIDIA® GeForce® GT 330M or ATI Radeon™ HD 4670 o superiore
Memoria2 GB RAM2 GB RAM
Spazio
12 GB di spazio libero sul disco rigido
Internet
Connessione internet a banda larga
Media
DVD-ROM (serve solo per le copie in scatola)
Risoluzione
Risoluzione minima di 1024×768

 

Una cosa che lascia un po’ stupiti è il fatto che la versione MAC del gioco sia solo in lingua inglese, francese e tedesco, mentre per PC troviamo anche il doppiaggio in italiano. Non si sa quale sia il motivo di tale scelta, ma noi di Gameback abbiamo provato il titolo su Windows 8, perciò abbiamo potuto sfruttare un meraviglioso audio nella nostra lingua natale. Le nostre specifiche attuali sono queste. Si tratta di un computer medio-basso, perciò non preoccupatevi: Diablo III è supportato da buona parte dei computer attualmente in commercio. Inoltre potrete modificare le impostazioni, aumentando o riducendo la qualità delle texture e disattivando gli effetti particellari.

SISTEMA OPERATIVO: Windows8 2.6.2.9200
TIPO DI PROCESSORE: Intel® Core™ i3-3227U CPU @ 1.90GHz
VELOCITÀ DEL PROCESSORE: 1,92 GHz
MEMORIA DI SISTEMA: 4,08 GB
SCHEDA VIDEO: Intel(R) HD Graphics 4000
MEMORIA DELLA SCHEDA VIDEO: 1,85 GB
RISOLUZIONE DEL DESKTOP: 1366×768

Come si gioca a Diablo III?

Al contrario di ciò che pensano molti videogiocatori, questo non è un titolo MMORPG, perlomeno, non nel senso vero e proprio. Seppur sia richiesta una connessione internet permanente, si può scegliere fra partita privata e pubblica (attraverso i tag caccia ai mostri, schermaglia e custodi della chiave). Nel primo caso, i nemici saranno più deboli, mentre nel secondo potranno darci una mano altri tre giocatori, a costo della forza del nemico, potenziata a seconda del numero di cui si compone il party (il che vi frutterà un bel po’ di soldini in più). Chiunque potrà quindi entrare nel vostro gioco e aiutarvi, ma non incontrerete mai altri giocatori per le mappe, se non quelli del vostro gruppo. Una cosa molto originale è lo stendardo, il quale vi permetterà di distinguervi dagli altri tre accompagnatori. E’ personalizzabile in forma, sfondo e simbolo grazie agli elementi ricevuti dopo aver sbloccato determinati obiettivi, come l’uccisione di un boss. 

Come ogni titolo Blizzard, è necessario iscriversi al sito battle.net e collegare la chiave di gioco, acquistata fisicamente o virtualmente, al proprio account. Diablo III, al contrario del fratello World of Warcraft, non richiede un canone mensile, in quanto non è possibile selezionare server diversi; perciò non si presentano spese di manutenzione. L’unica presenza che permetteva l’uso di fondi veri e propri era quella della casa d’aste, dove il player poteva acquistare armature e potenziamenti con una carta di credito, ma è stata abolita a marzo. Perciò, se non per l’acquisto iniziale del gioco, si tratta praticamente di un free-to-play.

La creazione del personaggio

All’inizio della prima partita verrà richiesta innanzitutto la difficoltà, che varierà dal classico normale fino a quella hardcore: non affliggetevi, se sentite che il peso della spada è troppo per le vostre spalle, potrete diminuirla dal menù. Il prossimo passo sarà quello della creazione del personaggio. Potremo trovare la versione, rispettivamente maschile e femminile, di cinque classi:

  • Barbaro, esperto in armi bianche
  • Sciamano, abile nelle evocazioni di famigli demoniaci e incantesimi pesanti
  • Mago, eccelso sia nell’attacco che nella difesa
  • Monaco, ottimo healer, sfrutta duplici armi contemporaneamente
  • Cacciatore di Demoni, il quale usufruisce di archi, balestre e trappole. E’ una new entry, mai vista quindi nei precedenti capitoli.

Il vostro character potrà aumentare fino al livello 60, mentre se possedete l’espansione Reaper of Souls (che recensiremo prossimamente) arriverete fino al 70°. In quest’immagine, prelevata dal Blog della stessa Blizzard, potrete notare anche le numerose differenze estetiche. Purtroppo, se non tramite l’armatura e gli accessori, non potrete personalizzarne l’aspetto.

Zaino in spalla!

A prescindere dalla classe scelta, il protagonista si ritroverà nella cittadina di Nuova Tristram, esattamente venti anni dopo l’assassinio di Baal, Lord della Distruzione, fratello del famoso Diablo (il quale, nel frattempo, ha distrutto la Vecchia Tristram). Ciò che permetteva all’universo dalle sfumature gotiche Sanctuarium di vivere in pace era la Pietra del Mondo, andata distrutta. Il mondo è quindi pervaso dal caos e senza più una guida. Una notte, le orde di non morti vengono risvegliati da una misteriosa entità, lanciando la città nella disperazione. Qui viene in soccorso Leah, una giovane ragazza, nipote adottiva dell’anziano Cain, il quale sembra sparito. Sarà compito dell’Eroe da noi gestito ritrovarlo e comprendere chi si cela dietro gli attacchi zombie. Dopo ogni atto, verrà visualizzato un video in cinematic, grandiosamente realizzato.

Il gameplay e la schermata di gioco

Diablo III sfrutta uno stile tutto suo. Forgiato da un motore grafico interamente progettato dalla casa produttrice del medesimo, e ridefinito tramite quello fisico, che non poteva essere altri se non l’ Havok, presenta una modalità di gameplay estremamente frenetica. Il personaggio, inquadrato dall’alto, è facilmente potenziabile tramite le armature e la vasta scelta di poteri sbloccabili durante il percorso. Essi sono affinati dalle rune, le quali permettono, per esempio, di tramutare un semplice affondo di spada in un attacco dalla lama elettrica. Questi attacchi, siano essi magici o provocati da un’arma, sono facilmente sfruttabili tramite la comoda barra posta sul fondo della schermata e selezionabili tramite i tasti numerici, da 1 fino a 0.

Incorniciata dalla sfera rossa, indice della salute, e quella alla destra (variabile a seconda della classe scelta inizialmente), la quale indica la risorsa che sfrutta l’Eroe per sferrare i suoi colpi più mortali, la barra ci permette anche di controllare l’avanzamento di livello (parte superiore di colore arancione) e di aprire diversi menù, fra cui quello delle abilità, il diario delle missioni e le impostazioni di gioco. Potremo inoltre tenere sotto controllo la latenza del server di gioco, tramite la piccola striscia verticale a destra (attualmente di colore verde, in quanto il lag è basso).
Sulla parte superiore dello schermo, alla sinistra, è presente l’icona del giocatore, affiancata da quella del compagno, se assoldato. Al centro possiamo leggere il nome del nemico selezionato: fate molta attenzione al colore con cui è scritta, perché da lì capirete quanto è forte e se si tratta di un boss. In questo caso, il morto vorace è di classe bassa, perciò non è un attentato alla nostra vita. Per finire, a destra troviamo la classica mappa e la lista delle missioni attive. Sono presenti anche la classica chat, la casella di posta e la voce amici.

Il mondo di Sanctuarium

Il gioco, che presenta un Pegi 16, è tutto fuorché rose e fiori. Seppur, a primo impatto, sembri un rating esagerato per questo genere, offre realmente un universo ricco di elementi splatter, come nell’immagine sottostante, dove si può vedere una cassa toracica condita da budella che penzolano vistosamente. Forse è meglio non sapere da dove provenga quel cadavere.

Ma le sorprese non sono finite: la terra su cui camminiamo non sarà mai la stessa. Infatti, Diablo III genera mappe e posiziona oggetti o nemici in zone generate in maniera casuale, il che rende il gioco estremamente longevo e quindi giocabile più volte. Un elemento notevole e raro da trovare all’interno di un videogame.
Per quanto riguarda il design vero e proprio, si può notare una presenza massiccia di item medievali (non poteva essere altrimenti) e un’architettura che non ha nulla da invidiare al concetto di arte gotica, che si ripresenta persino nei font o addirittura nei menù, dove compaiono decorazioni simili ai rosoni o alle vetrate di Notre Dame.

La grande bellezza (del comparto tecnico)

Come ogni titolo Blizzard che si rispetti, la colonna sonora è squisita. Composta da Russel Brower, si offre di accompagnarci per tutta la durata del gioco, con un totale di 23 tracce a suon di ottoni e percussioni. La traduzione è stata eseguita in maniera impeccabile e i protagonisti principali sono stati doppiati da grandi voci italiane, come quella di Claudio Moneta. Persino gli effetti, come il cozzare delle lame, o i passi sulla sabbia, sono stati ricostruiti egregiamente.
Per quanto riguarda la grafica, di cui abbiamo ampliamente parlato precedentemente, possiamo decretarla come unica nel suo genere, a causa (forse) per lo stile un po’ lontano dai classici action-rpg, il che lo contraddistingue ancora di più. I bug presenti sono perlopiù collegati all’inventario o alle missioni, e non toccano le texture di vestiti o ambientazioni. Siamo curiosi di vedere il porting su next-generation, visto ciò che ha detto il produttore Alex Mayberry: “Ci saranno cambiamenti nelle versioni per console che daranno la sensazione che il gioco sia stato fatto appositamente per quella piattaforma”. Si parla quindi di un vero e proprio remake per la nuova generazione.

Le espansioni

La prima espansione del videogame ha visto recentemente la luce: si tratta di Reaper of Souls, di cui parleremo prossimamente. Oltre all’aumento del livello, propone anche un nuovo personaggio, il Crociato, estremamente forte, un nuovo nemico e un nuovo atto. Questo primo contenuto aggiuntivo è stato creato in risposta a tutte le critiche che Blizzard si è vista arrivare addosso, fra cui quelle che puntano il dito contro l’intelligenza artificiale. 

Il commento di Eleonora Gueli

Diablo III, sin da subito, mi ha ricordato il buon e vecchio Sacred, probabilmente a causa dello stile di ripresa della telecamera leggermente rialzato, e un po' per le ambientazioni. Persino alcune ambientazioni rimandano all'espansione Underworld. Avevo sentito parlare della bruta violenza del gioco, ma non me ne aspettavo così tanta, ed è stata una bella sorpresa. E' un titolo che da assuefazione e sopratutto lascia la libertà al giocatore di duellare in party o da solo.

9
GAMEPLAY
Gameplay piacevole, seppur non sia possibile utilizzare il solito stile W-A-S-D per muoversi
9
COINVOLGIMENTO
Le ambientazioni risucchiano il giocatore all'interno del mondo di Diablo III, conducendo su un terreno ricco di nemici
9
LONGEVITÀ
La generazione casuale delle mappe permette di rigiocare gli atti come fosse sempre la prima volta
8
GRAFICA
Grafica unica nel suo genere, ma criticata da molti
9
SONORO
Audio eccellente, dal doppiaggio agli effetti sonori
0.2
BONUS
Un gioco online che permette ai players di divertirsi senza spendere per il canone mensile è da premiare, ma il prezzo base è un po' salato
8.8 MEDIA + 0.2 BONUS = 9 TOTALE
  • Ottimi il doppiaggio e la traduzione in lingua italiana
  • Generazione casuale delle mappe
  • Grande longevità
  • Possibilità di scegliere la modalità di gioco (co-op o singolo)
  • Ora disponibile su più piattaforme
  • Audio italiano non supportato per la versione MAC
  • Pochissime possibilità di personalizzare l'Eroe
  • Casa d'aste eliminata

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