Benvenuti nell’atelier degli alchimisti!

 

Avete mai desiderato abbandonare le sparatorie, le auto da corsa e le navicelle spaziali per dedicarvi a qualcosa di più tranquillo? Atelier Escha & Logy: Alchemists of The Dusk Sky potrebbe essere la vostra nuova fissazione.

Allontaniamoci dalle città piene di smog e traffico per tuffarci in uno dei classici villaggi giapponesi, pieni di dolci animaletti, piante rigogliose e piccole streghe: Colseit

 

 

Tanto tempo fa…

…C’erano Escha Logy, i nostri due protagonisti. All’inizio del gioco ci viene proposto chi interpretare: la prima è una giovane ragazza, assunta dal reparto di ricerca e sviluppo governativo. Allegra, solare, i capelli rosa, il fare un po’ …particolare e il carattere timido rapiscono subito il giocatore.

 

Al contrario, Logy (Logix Fiscario) è un adolescente serio e freddo, con il classico fascino di chi proviene da una regione lontana, in questo caso quella di Central City, dove ormai i vecchi calderoni sono superflui per la creazione di pozioni.
A seconda del personaggio scelto, eseguiremo delle missioni che ci porteranno a certi pensieri interiori, ma mai ad una vera e propria modifica della trama, in quanto, sempre e comunque, anche l’altro farà parte del party.

Un tuffo nel passato

Prima di descrivere Alchemists of The Dusk Sky, facciamo un breve riassunto per chi si fosse perso le puntate precedenti. La serie single-player di Atelier nasce nel lontano 1997 dalle mani della Gust Corporation, azienda giapponese. Proposta per Gameboy Color, Gameboy Advance, Nintendo DS, PSP, PS Vita, PS2 e PS3, viene persino “convertita” per la Sega Saturn e il Dreamcast. Il ruolo del giocatore è quello di diventare un alchimista, in grado di recuperare materiali da animali, piante e frutta per creare cure mediche, armi o vestiti, quasi come se si trattasse di un vero e proprio lavoro. Per procurarsi l’occorrente, il gioco sfrutta un sistema JRPG, dove il party è composto da più elementi selezionati a turno, proponendo quindi un gameplay molto leggero e facile da comprendere per qualsiasi player, che sia alle prime armi o meno. I principali titoli (su PS2 e PS3) sono:

  • Atelier Marie/Elie/Lilie: The Alchemist of Salburg 1,2,3
  • Atelier Judie/Viorate: The Alchemist of Gramnad 1,2
  • Atelier Iris: Eternal Mana – The Azoth of Destiny – Grand Phantasm
  • Mana Khemia: Alchemist of Al-Revis – Fall of Alchemy
  • Atelier Rorona: The Alchemist of Arland
  • Atelier Totori: The Adventurer of Arland
  • Atelier Meruru: The Apprentice of Arland
  • Atelier Ayesha: The Alchemist of Dusk
  • Atelier Escha & Logy: Alchemists of The Dusk Sky
  • Atelier Shallie: Alchemists of the Dusk Sea

Quest’ultimo non ha ancora una data di uscita in Italia, mentre per la terra natia si parla del 26 giugno 2014. Solitamente in Europa questa serie viene introdotta sul mercato ad un anno di distanza, perciò si dovrà aspettare probabilmente il 2015.

La trama di Alchemists of The Dusk Sky

Escha e Logy sono opposti in tutto e per tutto, ma ciò non li vieta di creare una solida amicizia con un lavoro in comune, quello dell’alchimista. Non sono comunque soli, poiché alcuni membri, specialmente amici della ragazza dai capelli color confetto, faranno parte della storia principale e persino del party che ci porteremo dietro per tutto il videogame. Il loro compito è quello di recuperare il materiale giusto per avere informazioni e aiutare i cittadini di Colseit a riprendersi da un evento catastrofico, chiamato Dusk.

Dal calderone alla pozione: il gameplay

Lo stile di gioco di Atelier è semplice ed essenziale: scelto il nostro protagonista, il nostro compito sarà quello di vagare per le città e i boschi alla ricerca di elementi da utilizzare per creare pozioni, armi e item per le missioni che ci verranno affidate. Il personaggio, visualizzato sempre in terza persona, sarà libero di camminare, correre, saltare, raccogliere frutta dagli alberi e uccidere nemici da cui trarre risorse. La telecamera visualizza lo scenario da una visuale alta, permettendoci di scrutare bene le zone da visitare, inoltre, gli oggetti utili (come per esempio le spezie) saranno sempre evidenziate tramite una luce bianca – azzurra, facilitandoci il lavoro. Quando avremo trovato il necessario, potremo utilizzare il calderone (nel caso di Escha) o metodi più avanzati (come Logy) presenti nell’Atelier, la nostra base.

 

I dialoghi con i personaggi (sempre presentati con nome e cognome) gestiti dalla IA sono alquanto semplici: spesso e volentieri non saranno doppiati, ma presenteranno un testo a schermo, come, per esempio, le saghe di Monster Hunter e Pokémon. Le scene più importanti invece saranno dotate di audio. Ciò ci permette di skippare velocemente i dialoghi delle missioni secondarie qualora non ci interessassero per dedicarci interamente a quelle principali.

 

Altra peculiarità del videogame è quella del tempo. Come in un lavoro vero, saremo soggetti al trascorrere delle ore, dei giorni, delle settimane, dei mesi e persino degli anni. L’obiettivo primario sarà infatti da completare entro quattro mesi, ma il tempo scorrerà velocemente, specialmente quando si creano gli item e si sfrutta il viaggio “rapido”: infatti, quando avremo bisogno di un determinato ingrediente ed esso non è disponibile nei negozi delle città, potremo cercarli nei boschi, sfruttando la mappa. Se per arrivare alla meta è necessario attraversare la zona Y e Z, potremo tranquillamente evitarle, selezionando il punto di destinazione. A questo punto, il nostro character, visto dall’alto, attraverserà sulla mappa Y e Z, senza sostare e ingaggiare nemici, ma ci costerà ore preziose a seconda della distanza dall’obiettivo. Il nostro compito, perciò, è di sfruttare l’alchimia per preparare e potenziare i personaggi del party, in modo da poter combattere.  Ad aiutarci ci saranno sempre i tutorial.

Musica, maes….alchimista!

La colonna sonora di Alchemist of The Dusk Sky è sicuramente una delle qualità più apprezzabili, in quanto è persino selezionabile dal menù principale. Acquistabile anche su internet, comprende la bellezza di 3 dischi, di cui vi proponiamo la tracklist, prelevata dal sito koe.anime-sharing.com, per un totale di 96 tracce.

Disc 1

01 Milk-iro no Touge -OP Size-
02 Yakusoku (Piano-ban)
03 Aki no Houkai -Autumn Collapse-
04 Sora ga Akairo dakara
05 Banri Ikkuu
06 Pavane
07 Waga Na wa Legion
08 Hikari wo Koete
09 Fulcrum
10 Ooinaru Waza
11 Sora wo Miagete
12 Ringo no Ki
13 Ojousan, Issho ni Ringo wo Tabemasen ka?
14 Hane Yasume
15 Katawara ni Saku Hana Part 2
16 Hinadori Part 2
17 Kumo no Minato
18 Megane ga Tagiru
19 Kitchen Dance
20 Niku to Meshi no Sanka
21 Special Finest Tippy Golden Flowery Orange Pekoe
22 Spicy Sugar
23 Sugary Spice
24 Hummingbird
25 Kaikou
26 Berry no Dangan
27 Moya no Onna
28 Doushita Mon ka
29 Renkinjutsushi Escha-chan no Jikenbo
30 Sora to Kikyuu to Kikou Chikeigakuteki Taiyou no Monogatari
31 Tomarigi
32 Rokkakukei no Shuuseki (PV Shiyoukyoku)

Disc 2

01 Asatsuyu no Pizzicato
02 Shippo no Kazu wa Futatsu to Hitotsu
03 Osorubeki Kuuhaku
04 Oka no Fumoto de
05 Namonaki no Chi e
06 Kuchiyuku Hikari
07 Updraft
08 Koudo wo Agete
09 Fukeyo Kaze, Tobeyo Arashi -Full Metal Slug-
10 Don’t Panic
11 Dorothea no Tora
12 Cliff Of Burned Place
13 Close To The Edge Part 2
14 Jingai makyou Boukentan
15 Shundou
16 Kara
17 Houkou
18 Dragon ni Ai wo -Don’t Kill The Dragon-
19 Hatsuga (Genminatio)
20 Keisei (Furumatio)
21 Gogo wa Satou Tappuri no Chai wo
22 The Pen And The Sword Part 2
23 The Pen And The Sword Part 3
24 Marion ga Kowai
25 G Protein-Coupled Receptor
26 Senobi
27 Simulacra
28 Boukenka no Bolero
29 Toki no Wadachi
30 Soshite Daremo Inaku Natta Basho de
31 Mou Ichido, Akai Akumu
32 Harukanaru Omoide

Disc 3

01 Souyoku
02 Kyouun wo Nukete
03 Hatarakibachi no Inai Su de
04 Michi ni Michita Michi
05 Hitoribocchi no Jooubachi
06 Sky Of Twilight (Instrumental)
07 Rou no Tsubasa
08 Yakusoku (Tasogare no Oka)
09 Garasu no Kagi
10 Soreike! Kaihatsu Han
11 Teokure
12 Consolation
13 Yuube no Shirabe
14 Tasogare no Boin
15 Hataraku Hito no Ragtime
16 Renkinjutsushi no Benshouhou
17 Shall We Talk
18 Hitori no Heya
19 Kaikon
20 Soute n no Sora wo Tobu
21 Nemuru Su
22 Gyakkou
23 FJ: Mugendai Chronicle
24 FJ: Acht-Acht
25 FJ: Purple Haze
26 FJ: journey
27 FJ: The Pen And The Sword Part 3
28 Hitoyasumi
29 Te to Te wo Tsunaide
30 Takaramono
31 Amai Gohoubi
32 Moeru Yuuyake -Goodbye Dusk Sky-

Dentro un manga (o un anime?)

La grafica del game è un argomento di cui si potrebbe parlare per molto tempo, poiché decisamente unica nel suo genere: infatti l’ambientazione presenta uno stile decisamente semplice e stilizzato, con texture relativamente curate, per far risaltare i personaggi stile anime, ma con una colorazione e un dettaglio più simile ad un manga: si può definire quindi un ibrido, in quanto si tratta di un’animazione ma con tratti curati quanto un fumetto vero e proprio.

A prima vista non presenta bug di alcun genere, tanto meno errori di traduzione o di comprensione (al contrario del libretto presente nella confezione, con un italiano per nulla corretto).

Per concludere…

Atelier: Alchemists of The Dusk Sky è quel genere di gioco che non necessita di aver giocato ai capitoli precedenti e neppure una grande esperienza nei JRPG, insomma, uno di quei titoli da giocare con tranquillità, allontanandosi al frenetico tram-tram degli altri giochi di ruolo nipponici. Un’esperienza piacevole, ma che alla lunga potrebbe risultare un po’ noiosa a causa dei combattimenti non proprio avvincenti.

 

Il commento di Eleonora Gueli

Essendo per me il primo Atelier, ho avuto la possibilità di notare i pregi e i difetti del gioco, senza fare paragoni con i predecessori. E' stato piacevole sedersi sul divano e per una volta allontanarsi dai videogame frenetici, immergendosi in un mondo tranquillo e quasi fatato. Sicuramente non uno dei migliori japan role-playing game, ma neanche da sdegnare. Sono curiosa di provare gli altri titoli, specialmente per Nintendo DS.

7
GAMEPLAY
E' divertente esplorare i paesaggi, ma il combattimento a turni alla lunga risulta monotono
8
COINVOLGIMENTO
Il mondo colorato e stregato coinvolge moltissimo il giocatore, trasportandolo in un universo allegro e sereno
8
LONGEVITÀ
Tante ore di gioco disponibili e la possibilità di selezionare due storie parallele seppur diverse rende il gioco discretamente longevo
7
GRAFICA
Lo stile manga/anime rende il titolo piacevole, oscurando la bassa qualità di alcune texture secondarie
9.5
SONORO
Colonna sonora senza precedenti, estremamente curata
0
BONUS
Né bonus né malus
7.9 MEDIA + 0 BONUS = 7.9 TOTALE
  • Non richiede grosse conoscenze di JRPG, con un gameplay accessibile anche ai più piccini
  • Grafica unica nel suo genere e decisamente azzeccata per il genere proposto
  • Ottima colonna sonora
  • Possibilità di giocare sia in lingua inglese (di facile comprensione) che in giapponese
  • Combattimenti poco avvincenti
  • Trofei solo in lingua giapponese
  • Gameplay alla lunga un po' ripetitivo

Lascia un commento