In un’intervista con OXM (Xbox, The Official Magazine), Phil Spencer ha voluto spendere qualche parola per complimentarsi con le case avversarie, Sony e Nintendo.
In barba alle console war tutte, Spencer ha infatti affermato:
“Nintendo, I think – and there’s some argument about this – that their first-party is such an amazing asset. […] Their first party studios and IP can lead what they do as a company and the platforms are almost in service to the IP – not in a bad way”.
“They have such iconic stories and this will seem somewhat random, but when we go back and do something like Killer Instinct, a little bit of the history of your franchise can actually be important part of people feeling connected. Obviously the history of Killer Instinct isn’t a history on Xbox, but it’s Rare’s history and I think the reaction when we announced it on-stage at E3 showed that playing to the people’s heart, I think Nintendo does that as well as anybody in terms of hitting the franchises and having huge success with them”.
“Nintendo, credo – e vi sono delle contestazioni su questo – possiede delle risorse importantissime nei titoli first-party. […] I loro propri studi di sviluppo e IP sono la punta di diamante della loro compagnia e le loro piattaforme sono quasi sviluppate appositamente per le IP – e non in senso negativo”.
“Possiedono delle saghe veramente famosissime e questo potrebbe sembrare, in un qualche modo, casuale, ma lo stiamo sperimentando anche noi. Essendo tornati noi stessi indietro nel tempo e avendo deciso di fare qualcosa come Killer Instinct, una parte della storia di quel franchise è diventata parte importante della comunità dei giocatori”.
“Ovviamente, la storia di Killer Instinct non è limitata alle console della linea Xbox, ma fa parte della storia di Rare, e io credo che la sensazione che i fan percepirono nei loro cuori quando annunciammo il titolo sul palco dell’E3 sia la stessa percepita dai giocatori ogni volta che Nintendo presenta nuovi titoli delle sue IP storiche, ottenendo dei grandi successi”.
Ma i complimenti ci sono stati anche per l’acerrima rivale, Sony:
“Sony – and I’m focused on first-party because of what I do – I really respect their focus on investing in new things and creative things, what they’ve done with David Cage and Quantic Dream around Beyond [Two Souls] and Heavy Rain; they stay committed to franchises even if they don’t sell 10 million units, they’ll stay committed to things”.
“I think that long-term commitment to franchises is important, where it’s easy to pull off the Band-Aid and move onto the next thing [if it doesn’t sell]. I respect their ‘stick-to-it-iveness’. I’ll say, they’ve done a nice job with PS4. […] When I think about their announcement, their clear focus on a customer, leading with the value proposition of what they’re trying to do, staying true to a vision, I think they’ve done a nice job in how they defined the PS4”.
“Di Sony – e parlo sempre dei titoli first-party – rispetto sinceramente l’obiettivo d’investire in cose nuove e in cose creative, ciò che anche noi abbiamo fatto con David Cage, Quantic Dream per Beyond [Two Souls] e Heavy Rain: continuano a supportare anche i franchise che non vendono dieci milioni di unità”.
“Sono dell’opinione che questa fedeltà a lungo termine verso i franchise sia importante, in un mondo dove è molto facile lasciare nel dimenticatoio un titolo che ha raccolto poco successo e passare ad un qualcosa d’altro. Rispetto la loro fedeltà. Devo dire, hanno fatto davvero un buon lavoro con PS4. […] Quando penso al loro annuncio, alla loro capacità d’individuare e puntare agli acquirenti, alla loro dichiarazione di quanto stiano cercando di fare, restare fedeli ad una visione, credo che abbiano fatto davvero un ottimo lavoro sulla definizione di PS4”.
Insomma, una vera e propria dichiarazione d’amore al videogioco, ai titoli innovativi, fedeli al credo delle proprie aziende ma anche dolcemente reminescenti del passato. E voi come lo vedete il mondo videoludico?