In primo piano l'aggiunta della tanto attesa modalità Competitiva

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A poco più di un mese dall’uscita ufficiale di Overwatch, il team di sviluppo, capitanato da Jeff Kaplan, continua ad arricchire e a perfezionare la già ottima esperienza di gioco per i fortunati giocatori della closed beta in vista dell’arrivo della open, che si terrà dal 5 al 9 maggio (a partire dal 3 maggio per chi ha prenotato il titolo da Gamestop). Nella corposa patch di aprile, che pesa poco meno di 2Gb, è stata fatta sostanzialmente una grande aggiunta, contornata da altre piccole, ma non per questo meno importanti, modifiche. Andiamo a vedere nel dettaglio i cambiamenti maggiori:

  • Modalità competitiva: da tempo richiesta è finalmente arrivata. La modalità competitiva permetterà ai giocatori di approcciarsi al gioco in maniera più seria e tattica, cercando di scalare la vetta delle divisioni e dei ranghi mensili in cui i giocatori verranno inseriti in base alle proprie abilità e ai propri risultati. Sarà possibile unirsi a una partita sia da soli che all’interno di un gruppo di amici, sarà poi il matchmaking a inserirvi in una partita più bilanciata possibile. Per accedere a questa modalità però bisogna prima aver raggiunto il livello 25.
  • Aggiunta e rimozione di elementi cosmetici come spray, icone giocatore e voice lines, oltre a numerose nuove skin leggendarie per diversi eroi
  • Il sistema di penalità per l’abbandono dei match è stato rivisto: una volta superata la soglia minima di completamento dei match i giocatori riceveranno un avviso, qualora la percentuale di completamento continui a scendere, si riceverà una diminuzione dell’EXP guadagnata del 75%, finchè la percentuale di abbandoni non tornerà a un livello sufficientemente basso.
  • Implementati degli strumenti per monitorare in maniera più efficace la qualità della propria connessione internet durante i match

Per le modifiche a mappe e alle abilità dei personaggi vi rimandiamo al topic ufficiale del forum di Overwatch

Lorenzo Agonigi
Diciamo la verità, un giocatore che inizia la sua carriera prendendo in mano un controller del Nintendo 64 non può di certo considerarsi fortunato (avanti, venitemi a dire che voi avete capito subito come impugnarlo).

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