Questa volta senza fraintendimenti, promesso

È appena uscito un post sul blog di Nosgoth, con allegato un video. Dura solo 40 secondi, ma sono decisamente intensi.

 

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=3jmrMiANEf8]

 

La Closed Beta di Nosgoth inizia il 27 febbraio. Dopodomani. Boom.

Ho già scritto tutto quello che questo comporterà in un articolo qualche giorno fa, quindi per maggiori informazioni vi suggerisco di andare a leggervi quello nel caso non lo aveste già fatto. E sì, anche la nostra recensione è già pronta ed ergo inclusa nel pacchetto.

 

Ma non è tutto. Erano stati più volte annunciati nel mese scorso degli aspetti alternativi per i Vampiri, che ricordassero di più di quelli dei vampiri de-evoluti presenti in Soul Reaver, fortemente richiesti dai fan soprattutto per via di alcune modifiche fisiche tecnicamente “lore-breaking” (orecchie a punta e dita unificate in unghioni). Ebbene, non solo è stato mostrato quasi integralmente il “nuovo” Turelim (sempre nel video), ma abbiamo scoperto che per disegnarli Psyonix ha contattato nientemeno che Daniel Cabuco, il Lead Artist che lavorò all’epoca sul gioco, un personaggio estremamente noto e amato dai fan della saga, che ha lasciato anche un breve comunicato:

È con grande piacere che annuncio il mio coinvolgimento con Psyonix nella creazione di questi costumi classici per i clan di Soul Reaver. Hanno sentito i fan e mi hanno contattato per assicurare che ci fosse un legame autentico con la serie originale.

 

Si terrà anche uno streaming in diretta di Nosgoth, come l’altra volta con lo scopo di mostrare in azione il gioco a chi ancora non lo conosce, domani, 26 febbraio, alle 23 ora italiana. Chi è interessato lo troverà sul canale Twitch del titolo, e conto riusciremo anche a creare una pagina qui sul sito per seguire l’evento.

Lorenzo Forini
Sono nato a Bologna nel 1993, videogioco da sempre, e da sempre mi ha affascinato l'idea di andare oltre al solo giocare, di cercare di capire cosa c'è nascosto in ogni titolo dietro al sipario più immediato da cogliere. Se i videogiochi sono una forma d'arte, forse è il caso di iniziare a studiarli davvero come tali.

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