Chi è familiare con la saga di Legacy of Kain, nel cui mondo Nosgoth è ambientato, sa che i Vampiri belli e scintillanti (cioè, per gli standard di un Vampiro di LoK) non sono destinati a durare a lungo, e che la loro sorte è al contrario quella di tramutarsi lentamente nei mostri grotteschi e privi di intelletto visti in Soul Reaver (1999).
Per creare un legame più forte con il brand, Psyonix, lo sviluppatore di Nosgoth, ha deciso svariati mesi fa di realizzare delle skin “evolute” per i Vampiri del gioco (chiamando addirittura come collaboratore Daniel Cabuco, art designer storico della saga di Legacy of Kain) che rappresentassero uno stadio intermedio verso questa degenerazione.
Sono state mostrate e pubblicate già da diverso tempo le skin di Reaver (Dumahim), Tyrant (Turelim) e Sentinel (Razielim). Oggi per la prima volta diamo uno sguardo a quelle di Deceiver (Zephonim) e Summoner (Melchiahim), accompagnate da una breve descrizione di lore sulla loro trasformazione (originali qui e qui).
I Deceiver si crogiolavano nei loro poteri e abilità crescenti, sposando pienamente i vantaggi conferiti loro dal loro signore Zephon. Man mano che il tempo trascorreva, i loro doni con proprietà da insetti si evolvevano in trasformazioni fisiche. Sotto alla loro pelle iniziò a formarsi una dura corazza chitinica, che si espandeva verso l’esterno e faceva staccare la carne. I loro corpi si allungarono e ogni parvenza di umanità iniziò a lasciare il posto ad una forma più efficiente nell’uccidere, una che rifletteva i loro istinti, la loro volontà e le loro conseguenti azioni. Essi accolsero i cambiementi alla loro forma dovuti ai loro doni oscuri, rivestendo quella nuova pelle con un arazzo di pezzi d’armatura foggiati nelle sembianze di insetti. L’abilità di Zephon di nascondere il suo vero volto dietro ad una maschera esoscheletrica veniva visto dai Deceiver come l’apice dell’evoluzione: scelsero di imitare il loro signore con una maschera divisa, che riflettesse il loro dualismo tra vampiri e insetti predatori. Presto i loro bozzoli iniziarono ad assomigliare a nidi di ragno, le loro case ad un enorme alveare e i metodi con cui si nutrivano a quelli di contorte abominazioni di un aracnide. Mantenevano le loro vittime in vita per settimane, appese in prigioni di ragnatele, per potersene nutrire a piacimento. Sventurati erano quanti che si opponevano ai Deceiver, poiché morire per mano loro non era rapido e indolore, ma una lenta e costante tortura…
I Summoner di Melchiah si consideravano inarrestabili. Erano i più numerosi di tutti i vampiri, e coglievano l’opportunità di espandere la loro influenza nel mondo. Poi, una bizzarra piaga iniziò a serpeggiare tra i loro ranghi: una corruzione della carne, che comprometteva pelle, muscoli ed ossa. Nutrirsi non leniva i sintomi, e presto essi iniziarono a disperarsi, quasi scagliandosi gli uni contro gli altri. Fu allora che la scoperta di Melchiah venne resa nota. Potevano legare la carne, gli arti, le ossa di altri a loro stessi, non solo riguadagnando le funzionalità perdute, ma assorbendo anche parte della forza e della resistenza delle loro vittime. I Melchiahim aspirarono immediatamente a migliorare le loro qualità, smembrando le loro vittime dopo essersi nutriti per appuntarsi e cucirsi addosso i trofei delle loro uccisioni. Qualcuno lo faceva per ottenere grotteschi vantaggi in combattimento, altri per accrescere la propria bellezza. All’interno del loro clan nacque la moda di avere più pelli diverse, piercing e marchi per mostrare la propria tenacia e invulnerabilità. Le modifiche corporee divenneo un modo per dimostrare l’indifferenza al dolore, per scatenare il terrore nei nemici e per contribuire a diffondere storie su cosa sarebbe successo al cadavere di una vittima dopo essere stato dissanguato. E anche se la decomposizione li avrebbe comunque colpiti prima o poi, tra i nemici non mancavano certo i pezzi di corpi per tenere a bada il morbo. Gli altri clan li deridevano, affermando che possedevano il “dono minore” tra tutti i vampiri, ma i Summoner la pensavano diversamente. Potevano continuamente e incessantemente migliorare loro stessi, ingannare la morte con ogni impianto, e rimpiazzare i danni di fuoco, acido o luce solare. Non sarebbero mai ristagnati in loro stessi, non avrebbero mai conosciuto quella noia per l’eternità che poteva portare alla follia. Erano diventati davvero inarrestabili.
La skin del Deceiver dovrebbe uscire nel corso di marzo, mentre per quella della Summoner non abbiamo ancora un tempo di attesa.
Nel corso dei prossimi mesi inizieranno ad essere introdotte nel gioco anche delle Prestige Skin, un equivalente di queste ma per le classi umane da sbloccare, come per i Vampiri, raggiungendo il livello 25 con la classe stessa. È stato mostrato un concept per la Prestige Skin dell’Hunter:
Ricordo che Nosgoth è un titolo free-to-play, disponibile e aperto a tutti su Steam.