Sorridete, siete su Scherzi a Parte! No, scherziamo, siete su Candid Camera! No, scherziamo… non è uno scherzo, è tutto vero!
Nintendo ha annunciato ieri il nuovo Nintendo 2DS, prendendo un po’ tutto il mondo videoludico di sorpresa.
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Molti di voi (me compresa) avranno inizialmente pensato ad uno scherzo, vedendo le prime immagini e il nome della console, ma un breve giro del Web avrà certamente fugato i vostri dubbi. Ebbene sì, Nintendo 2DS non è un pesce d’aprile arrivato in ritardo: esiste e verrà lanciato sul mercato il prossimo 12 ottobre (hmmm… una data familiare… vedremo poi perché).
Ma ne vale veramente la pena? È una console con un suo perché o un salto nel vuoto da parte di Nintendo?
Facciamo un po’ di chiarezza
«Sì, ma di fatto in cosa si differenzia il nuovo arrivato dalla linea 3DS?», vi chiederete. Facciamo un breve riassunto delle caratteristiche del 2DS.
La differenza più evidente (suggerita anche dal suo nome) è la completa assenza delle funzionalità del 3d stereoscopico: niente 3d senza occhiali, dunque, anche se il 2DS rimane compatibile con tutta la libreria di giochi Nintendo 3DS e Nintendo DS, esattamente come i suoi “fratelli maggiori”.
La seconda caratteristica che sicuramente salta subito all’occhio è la diversa struttura della console: il 2DS abbandona infatti la chiusura a conchiglia del 3DS e opta per una struttura “aperta”, con entrambi gli schermi a vista e, almeno all’apparenza, piuttosto solida.
Terzo, la console presenta una differente disposizione dei tasti, della croce digitale e dello slide pad, tutti allineati con lo schermo principale (mentre su 3DS avveniva l’esatto opposto). Il tasto Home appare di dimensioni più generose rispetto al passato, come anche il tasto Power, mentre i pulsanti Start e Select sono spostati sul lato destro dello chassis.
Ultimo, ma non meno importante, vista l’assenza della struttura a conchiglia, Nintendo ha aggiunto un interruttore scorrevole per permettere alla console di entrare in modalità riposo (alla quale, su 3DS, si accedeva semplicemente chiudendo gli schermi). Il wi-fi infine non sarà più attivato tramite interruttore, ma via software.
Nintendo 2DS: pensato per chi?
Iniziamo con una buona notizia: Nintendo 2DS includerà nella confezione una scheda sd da 4 GB e, soprattutto, un blocco alimentatore compatibile con tutte le altre console della linea Nintendo 3DS. Un sospiro di sollievo, almeno per quanto riguarda questo, possiamo tirarlo, per fortuna: pare proprio che Nintendo abbia ascoltato le lamentele dei fan legate al 3DS XL e alla decisione di non includere con questo il blocco alimentatore.
Il prezzo del Nintendo 2DS è piuttosto discreto, a prima vista: sarà infatti venduto a $ 129,99 negli Stati Uniti, mentre per l’Europa non è al momento ancora disponibile un prezzo consigliato (anche se probabilmente non si discosterà di molto dai 110-130 euro).
Ricordiamo che i prezzi consigliati di Nintendo 3DS e Nintendo 3DS XL sono, rispettivamente, € 179,00 e € 190,90.
Detto questo, a che pubblico punta Nintendo con la sua nuova console?
Permettetemi qualche osservazione…
3d o non 3d, questo è il dilemma
Innanzitutto, partiamo dal 3d stereoscopico: Nintendo ha sempre sconsigliato l’utilizzo delle funzionalità 3d da parte di bambini di età inferiore ai 7 anni. Il perché lo sapete tutti, credo: essendo ancora in piena fase di sviluppo, i muscoli oculari di un bambino così piccolo potrebbero essere messi a rischio da immagini in 3d. D’altronde, la stessa cosa avviene (o meglio dovrebbe avvenire) con i film in 3d.
Mi pare dunque chiaro che il non aver voluto includere il 3d stereoscopico sulla nuova console sia una chiara dimostrazione d’intenti da parte di Nintendo, che probabilmente punta a raggiungere quegli utenti che non possono utilizzare tale funzionalità.
Al di là dei bambini di cui dicevamo, esistono poi anche delle persone che non si trovano a proprio agio con il 3d stereoscopico (e non solo perché non abituati ad usarlo).
Tuttavia, da posseditrice di un 3DS (modello “originale”, ma poco importa qui), mi sorge spontanea una domanda: ma è tanto difficile per un genitore disattivare il 3d tramite il filtro famiglia?
Certo, se il 3d dà fastidio sempre e comunque all’utente, in effetti forse l’acquisto di un Nintendo 2DS non è una cattiva idea: si può spendere meno per avere una console che, per l’uso che ne fa chi la possiede, fa le stesse cose di un 3DS.
Il dubbio mi sorge invece per quanto riguarda l’aspetto “bambini al di sotto dei 7 anni”.
Ora, sono disposta ad accettare che (soprattutto in Italia) il nome Nintendo sia sinonimo di giochi per bambini (anche se in realtà non è proprio così semplice…), e in effetti nel nostro Paese moltissimi bambini possiedono una console Nintendo, e ce ne sono sicuramente di minori di 7 anni che rientrano in questa categoria.
Capisco anche che il prezzo ridotto possa indurre i genitori ad acquistare un Nintendo 2DS piuttosto che un 3DS, visto e considerato poi che ci troviamo in una situazione economica tutt’altro che rosea…
Ma ve lo dirò chiaramente: se fossi uno di questi genitori con un figlio con meno di 7 anni, non penso che acquisterei un 2DS. Il motivo è semplice: mio figlio crescerà. È vero, risparmierei dei soldi. Ma tra pochi anni (1-2, mettiamo) mio figlio potrà utilizzare il 3d senza controindicazioni. E magari dovrò acquistargli un 3DS, vessata dalle sue incessanti richieste di giocare a Super Mario in 3D (anche se spererei che giocasse anche a Zelda o a Metroid se fosse mio figlio, ma questo è tutto un altro problema…).
Scherzi a parte, torniamo al punto: penso che, come genitore, comprare un 3DS al posto di un 2DS sia un po’ un investimento nel futuro: certo, costerà di più, ma se è veramente al risparmio che voglio puntare, forse mi converrà prendere una sola console in grado di fare tutto, piuttosto che una console “monca” (scusate, ma è un po’ così) prima e una “completa” dopo. A meno che non voglia impedire a mio figlio di giocare in 3d a prescindere dalla sua età.
Oltre tutto, un genitore un po’ spigliato può trovare delle ottime offerte su Internet, dove un Nintendo 3DS può costare anche solo 130-140 euro, mentre un 3DS XL può esser comprato anche per 160-170 euro. Non c’è un grandissimo gap quindi tra la versione “originale” e il nuovo Nintendo 2DS (che, lo ricordiamo ancora, non ha un prezzo ufficiale europeo al momento, ma si aggirerà presumibilmente intorno ai 110-130 euro).
È pur sempre vero, però, che col tempo sarà probabilmente abbastanza facile rintracciare sulla rete delle ottime offerte anche per il 2DS. Come sempre quando si tratta di una nuova console, è questione di tempo.
C’è da considerare, tuttavia, anche un’altra probabile spesa, in tutto questo, ma permettetemi prima di parlare dell’aspetto esteriore di Nintendo 2DS.
Lo chassis e la struttura del Nintendo 2DS
Anche l’aspetto dello chassis rafforza l’ipotesi che il 2DS punti ad un pubblico di giovanissimi: la struttura è certamente più solida di quella che troviamo su un 3DS (“originale” o XL che sia).
L’aver eliminato la cerniera che collega i due schermi ha reso sicuramente molto più resistente agli urti il Nintendo 2DS rispetto ai suoi fratelli maggiori. Oltre al fatto di aver eliminato l’usura dei cavi all’interno della cerniera, che col tempo si rovinano, “uccidendo” lo schermo superiore (si parla comunque di tempi molto lunghi: al momento, che io sappia, a nessun giocatore è accaduta una cosa simile). Non esiste poi, ovviamente, nessun problema di debolezza delle cerniere (vi ricordate i primi esemplari del 3DS originale?).
L’aspetto “plasticoso” e compatto danno certamente un senso di solidità. A dire il vero… sembra quasi di trovarsi davanti ad un indistruttibile Game Boy (lo considero come un complimento, eh! Non fatevi pensieri strani).
Ma… purtroppo c’è un “ma”.
Eh, sì: perché proprio come per il Game Boy (e pure per il Color e l’Advance, se vogliamo mettere i puntini sulle i) la struttura “aperta” presenta un bel problema. I graffi sullo schermo.
Soprattutto se parliamo di un touch screen.
Soprattutto se parliamo di una console pensata per dei bambini.
Ora, certamente ci saranno anche bambini molto attenti alle loro cose. Ma ve lo dico per esperienza personale: pur essendo sempre stata molto attenta alle mie console, ho inevitabilmente finito anch’io per fare qualche piccolo graffio, da bambina, sullo schermo del mio indistruttibile Game Boy Color.
E un touch screen pieno di graffi può solo significare una cosa: controlli meno reattivi e/o precisi.
Ed è per questo che Nintendo ha già mostrato una custodia dedicata al 2DS per prevenire eventuali graffi, suggerendo un prezzo di $ 12,99 per il mercato statunitense.
Ecco spiegato quindi quello che affermavo prima: posso sì comprare un 2DS per risparmiare qualche decina di euro… Ma se poi ne devo spendere già altri dieci per una custodia che sarà quasi indispensabile, il risparmio si riduce di parecchio.
Per quanto riguarda i tasti, probabilmente lo spazio aggiuntivo al di sotto della croce direzionale renderà quest’ultima più comoda da usare, mentre purtroppo ho l’impressione che giocare con l’accoppiata slide pad + touch screen (come ad esempio avveniva in Kid Icarus: Uprising) potrebbe rivelarsi scomodo, almeno all’inizio. In ogni caso, fino all’uscita della console (e alle prime prove “su strada”) sarà impossibile valutare efficacemente l’ergonomia dei controlli.
Consideriamo infine le dimensioni.
Nintendo ha pubblicato già delle informazioni sulla “portabilità” del 2DS: la console misurerà 127 mm di altezza, 144 mm di larghezza e 20,3 mm di spessore per un peso di circa 260 g.
Vi mostriamo una praticissima tabella comparativa. Per ingrandirla, cliccateci sopra.
È da notare il fatto che gli schermi del Nintendo 2DS avranno le stesse, identiche dimensioni del 3DS “originale”.
Nel video che vi presentiamo qui sotto potete farvi un’idea di come la nuova console appaia “nella vita” reale. Attenzione però: si tratta di un filmato pensato per il pubblico degli Stati Uniti, ergo non affezionatevi troppo al 2DS rosso e nero, visto che in Italia al lancio avremo solo il blu e nero e il rosso e bianco.
[youtube http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=sAExBTWIp3M]Un unico schermo
Piccola curiosità: poche ore fa si è scoperto che il Ninendo 2DS possiede, in realtà, un solo schermo, “mascherato” dallo chassis in modo che sembri che la console abbia due schermi separati.
Questo significa anche che si tratta di un touch screen: un semplice schermo di plastica trasparente fa sì che lo schermo superiore non sia sensibile al tocco.
Considerato tutto ciò, c’è una buona probabilità che il 2DS venga preso in considerazione anche dagli appassionati più… “smanettoni”, e che questi riescano a sfruttare le capacità touch anche dello schermo superiore, chissà.
Tuttavia, dovranno certamente fare i conti contro l’agguerrita politica anti-pirateria di Nintendo, e questo potrebbe forse scoraggiare alcuni di loro dall’acquisto.
Nintendo 2DS, scelgo te!
Ed eccoci infine all’ultimo punto che vorrei prendere in considerazione per quanto riguarda Nintendo 2DS.
Già all’inizio di quest’articolo, vi abbiamo svelato la data d’uscita della console: 12 ottobre.
Se siete degli appassionati di Pokémon, questa data sarà già segnata in rosso sul vostro calendario da almeno qualche mese: si tratta infatti del giorno di lancio anche per Pokémon X e Y.
A mio parere, non è un caso che Nintendo abbia scelto di far coincidere le date d’uscita del nuovo gioco e del 2DS: considerando quanto le caratteristiche della console suggeriscano che sia pensata per un pubblico di bambini, è più che naturale che l’azienda di Kyoto speri di piazzarne parecchie unità proprio grazie a Pokémon. Stando infatti alle statistiche, Pokémon è un ip che attira molti bambini (non se l’abbiano a male i fan del battling competitivo, è così).
Personalmente, penso sia piuttosto probabile che Nintendo presenti qualche bundle 2DS + Pokémon X e Y, se non nel periodo di lancio, magari a Natale. D’altronde il 3DS non è ancora molto diffuso tra il pubblico più giovane, e i nuovi episodi Pokémon sarebbero davvero un’occasione golossissima per Nintendo per raggiungere nuovi utenti.
Invogliarli ulteriormente tramite un prezzo ridotto (come quello del 2DS) e togliendo la barriera del “vietato ai minori di 7 anni” sarebbe molto facile, grazie alla nuova console.
L’unico problema, secondo me? Il fatto che per giocare “bene” a Pokémon sia necessario saper leggere: inutile dire quindi che saranno pochi i bambini al di sotto dei 6 anni a giocare con i mostri tascabili. Almeno in teoria. E comprare ad un bimbo una console senza 3d solo perché ha un anno meno del previsto, come ho detto prima, non ha molto senso, secondo me.
Conclusioni
Fondamentalmente, sono del’opinione che Nintendo miri, con il 2DS, ad un pubblico al di sotto dei 7 anni (d’altronde l’ha affermato anche Reggie Fils-Aime, presidente di Nintendo America, in una intervista con IGN).
Ciò non vuol dire, ovviamente, che sia adatto solo a questa categoria: come abbiamo visto, potrebbe essere apprezzato anche da utenti che trovano fastidioso il 3d stereoscopico o da appassionati del modding.
Il 3d, al tempo del lancio del 3DS, era un po’ il cavallo di battaglia di Nintendo (vi ricordate tutte quelle pubblicità del “3d senza occhiali”?). Ora che la console è “maturata” e ha a sua disposizione un parco titoli molto più ampio e vario, il 3d potrebbe aver perso d’importanza (almeno presso una fetta di pubblico), e il Nintendo 2DS sarebbe quindi una risposta a tutto ciò.
Il 2DS potrebbe poi, causa il prezzo ridotto, essere un’ottima opzione “intercontinentale”. Mi spiego: a causa del blocco regionale, molti giochi disponibili solo in alcune regioni non sono accessibili dagli utenti che non possiedono una console della stessa zona geografica. Il nuovo arrivato di casa Nintendo potrebbe dunque, complice il prezzo ridotto (e magari anche gli sconti sui negozi online) fornire una buona alternativa a chi vuol comprare un 3DS straniero. A patto di perdere il 3d, ovviamente.
Insomma: il Nintendo 2DS si svelerà una buona idea oppure no?
Temo che dovremo aspettare i risultati dei dati di vendita, ma l’accoppiata Pokémon + 2DS potrebbe portare a qualche buon risultato per Nintendo. Niente di eclatante, magari, ma pur sempre qualcosa.
D’altronde la realizzazione dei 2DS non dovrebbe costare moltissimo, in teoria: non dovendo resistere allo stress generato dall’apertura e chiusura delle cerniere, i cavi potranno essere di qualità più bassa, magari, oltre al fatto di non richiedere il collegamento di due schermi diversi. L’assenza della tecnologia stereoscopica, inoltre, abbasserà certamente i costi di produzione e migliorerà la durata della batteria (e quindi Nintendo potrebbe optare per batterie di capacità inferiore, meno costose). Il 2DS, infine, presenterà un solo altoparlante anzichè due (anche se sarà sempre possibile avere un suono stereo utilizzando le cuffie).
Sinceramente, spero davvero per Nintendo che il 2DS non porti ulteriore confusione tra il pubblico non esperto (già in difficoltà nel riconoscere le differenze tra Wii e Wii U e tra DS e 3DS). Magari una buona campagna d’informazione potrebbe veramente far miracoli.
Infine, mi auguro che le vendite del 2DS siano migliori di quelle del Wii Mini, anche se penso che sarà forse più facile per Nintendo con il 2DS: il 3DS infatti non si trova ancora nella fase finale del suo ciclo vitale; inoltre le funzionalità non conservate dal 2DS sono davvero poche, anzi solo una, il 3d.
E voi, popolo di Gameback, che ne pensate?
@Oni e John: infatti! Però magari fra qualche mese pure il 2DS godrà di qualche bella offerta… Boh, vedremo. Dipenderà anche dalle vendite del 2DS. Anche se… l’assenza del 3d… mah, non so se ne valga la pena: è un po’ la stessa storia del Wii U versione Basic vs Premium: 50 euro (fino all’altro ieri) per avere quasi 20 GB di memoria in più…
@Nerd Inside: già. :/ Per fortuna io ho una custodia rigida (zeldiana, ci mancherebbe XD) che “rinforza” le cerniere, altrimenti penso che sarei sulla tua stessa barca. Le cerniere sono sempre un grande punto debole, specie in caso di caduta. Peccato che i primi modelli del 3DS avevano questo problema a prescindere, o quasi. :S
ho trovato il mio 3Ds XL a 150 euro con un’offerta ormai qualche mese fa… secondo me finché si trovano offerte di questo tipo e si devono spendere soldi anche in custodia per il 2Ds, il risparmio sarebbe veramente irrisorio se messi a confronto. Vediamo bene come andrà!
Io sono uno dei pochi poveracci ad aver acquistato il 3DS normale al lancio. asd
Ed effettivamente lo schermo traballante mi da’ un po’ di fastidio.
Da molto tempo volevo prendere un 3DS o un 3DS XL, ma sono sempre stato fermato da problemi di budget. Quando ho sentito del 2DS, quindi, ho subito pensato che fosse finalmente arrivata la mia occasione di procurarmi questa console.
Poi, però, ho visto il prezzo. Ora come ora, sceglierei un 3DS (o, se il portafogli acconsentisse, un 3DS XL). Se la differenza tra 3DS e 2DS dovesse effettivamente essere di 20 €, allora preferisco aggiungere qualche spicciolo ma avere un prodotto “completo”.