In effetti qualcosa non torna

PCGamesHardware ha pubblicato un video in cui evidenzia la differenza grafica un video di gioco di Rome 2 ufficialmente di codice alpha e la versione finale.

 

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=mZvv1vR1ZHM]

 

C’è da dire che con i settaggi massimi (e il gioco che li applica davvero, AHEM) Rome 2 ha una grafica ottima, di cui dubito in senso assoluto ci si possa lamentare, anche pensando al numero di soldati in campo e allo stile del gioco. Non è questo il punto della questione. Il fatto è che nei primi video di giochi diffusi il comparto grafico risultava semplicemente alieno, con un dettaglio grafico e un sistema di luci dinamiche su ogni singolo soldato (a parte magari le texture) paragonabile a quello per un gioco molto buono “a misura d’uomo”, ovvero un FPS o qualche altro titolo con molti meno modelli a video alla volta.

Gli unici elementi davvero un po’ debolucci nella versione finale sono le animazioni, o meglio la concatenazione delle animazioni, ma soprattutto il terreno. Le mappe hanno delle texture di un livello molto altalenante, con ottimi terricci (come quello in questo video), discreti prati ma ambienti desertici abbastanza penosi, che stonano decisamente per qualità rispetto al resto. Nulla comunque che una patch potrebbe, se non proprio ribaltare, almeno decisamente migliorare. Si vedrà.

 

A mio modesto parere, di tutti i problemi che ha ora Rome 2 l’unico serenamente accantonabile è migliorare la grafica ai settaggi massimi quando già tutto funziona. Sono però convinto che qualcun altro non la penserà così, e sento puzza di una nuova denuncia a Sega per pubblicità ingannevole. La stessa esatta cosa, in effetti, era accaduta con Alien: Colonial Marines, ovvero erano stati mostrati dei video pubblicitari di gioco con una grafica non paragonabile a quella del titolo finito, e per il publisher non si è messa molto bene.

Lorenzo Forini
Sono nato a Bologna nel 1993, videogioco da sempre, e da sempre mi ha affascinato l'idea di andare oltre al solo giocare, di cercare di capire cosa c'è nascosto in ogni titolo dietro al sipario più immediato da cogliere. Se i videogiochi sono una forma d'arte, forse è il caso di iniziare a studiarli davvero come tali.

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