Nella prima parte di questo speciale abbiamo analizzato alcune delle molte Software House che hanno chiuso durante il 2012. Tra esse non sono mancati molti nomi di spicco del panorama videoludico che, attraverso i loro titoli, hanno segnato intere generazioni di videogiocatori. Abbiamo visto, inoltre, come la legge del mercato non ha risparmiato neanche alcune Software House che più di altre hanno dimostrato la loro competenza con titoli qualitativamente eccellenti ed apprezzati. In questa seconda parte analizzeremo altre celebri chiusure.
Zipper Interactive : da sempre uno degli studi di punta della grande famiglia Sony. Inizia la sua carriera nel 1995 con lo sviluppi di alcuni titoli per PC ma è solo verso l’inizio del nuovo millennio che i ragazzi di Zipper raggiungono un folgorante successo. Viene pubblicato, infatti, il primo capitolo del brand Socom, nato per sfruttare l’innovativa infrastruttura online di Playstation 2. Tra i titoli sviluppati successivamente troviamo l’interessante (ma non particolarmente riuscito) esperimento di MAG e uno dei primi titoli disponibili per PS Vita : Unit 13. Nel 2012 Sony, costretta a dover tagliare risorse, chiude lo studio.
Rockstar Vancouver : la crisi economica non ha risparmiato neanche uno degli studi di sviluppo più talentuosi ed importanti degli ultimi anni, all’apparenza inaffondabile. A loro si deve lo sviluppo di uno dei titoli più attesi ed acclamati dell’anno da poco conclusosi : Max Payne 3. Purtroppo, nonostante l’altissima qualità del prodotto, le vendite non sono state soddisfacienti e ben al di sotto dello standard a cui è abituata la grande R. Ai ragazzi di Rockstar Vancouver si deve, inoltre, lo sviluppo di Bully, uno dei prodotti più apprezzati ed interessanti della scorsa generazione. Ancora oggi, infatti, i fan ne chiedono a gran voce un seguito.
Ubisoft Vancouver : dopo l’interessante Academy of Champions per Wii, questo piccolo studio con sede in Budapest ha dovuto affrontare il cocente insuccesso di titoli come Pure Football e il recente MotionSports Adrenaline. Lo scorso anno Ubisoft ha deciso di licenziare i ragazzi del team, scusandosi di non aver saputo valorizzare il loro talento nello sviluppo di giochi sportivi.
Sony Liverpool : la chiusura di questo studio ha rappresentato uno shock per molti videogiocatori. Fondato nel lontano 1988, a questa Software House si deve la creazione di una delle saghe più importanti nel panorama PlayStation : WipeOut. La loro longeva carriera, costellata di titoli come Destruction Derby e Lemmings, finisce nell’Agosto 2012 e rappresenta la perdita di un importante punto di riferimento per il panorama videoludico mondiale.
Bright Light : fondata nel 2008, si è occupata principalmente dello sviluppo di alcuni capitoli basati sul brand di Harry Potter e di diversi titoli casual. Lo studio, composto da più di cento dipendenti, viene smantellato da EA all’inizio di Gennaio 2012. Alcuni degli sviluppatori sono stati, in seguito, riassegnati ad altri studi interni al publisher.
Big Huge Games : la chiusura di questo promettente team di sviluppo è stata una conseguenza del fallimento della casa madre 38 Studios. I BHG sono diventati famosi grazie al titolo Rise of Nations, accolto in maniera entusiastica dalla critica e dal pubblico. Fortunatamente, Epic Games ha assunto molti degli ex-dipendenti nei loro vari studi interni.
Da aggiungere a questa lista, già di per sè lunga, ci sarebbero ancora altri nomi: ImaginEngine (Apples to Apples), Multiverse Network (Firefly), Monumental Games (Moto GP) ecc.
La speranza per il 2013 è quella di non vedere più SH chiudere ma di assistere al superamento di uno dei periodi più difficili degli ultimi anni.