Endless Legend è il nuovo strategico a turni, a tema fantasy, sviluppato da Amplitude Studio. Attualmente, il gioco è disponibile su Steam in early access, con una versione ancora priva di feature importanti (ad esempio la modalità campagna) e che richiede ancora qualche piccolo aggiustamento, ma che tutto sommato risulta già abbastanza godibile fin da ora, e che lascia davvero grandi speranze per il futuro.
Tra leggenda e innovazione
Il più grande punto a favore di Endless Legend è senza dubbio l’originalità del titolo, che riesce a distinguersi e portare interessanti novità nel campo dei TBS (turn-based strategy), pur non stravolgendo, allo stesso tempo, i principi e le caratteristiche fondamentali del genere.
In questa versione del gioco, è disponibile solo una modalità, in cui è possibile sfidare la CPU avversaria. La partita può essere personalizzata a proprio piacimento: si può scegliere quanti turni farla durare, quale popolazione (ognuna con le sue peculiarità) usare e contro quali e quante lottare; si può inoltre modificare la difficoltà, la grandezza e la morfologia della mappa di gioco e via discorrendo. Una volta iniziata la partita, controlleremo il nostro eroe, con il quale dovremo fondare la nostra prima città. La mappa di gioco è divisa in regioni, e ogni regione è composta da caselle esagonali (un po’ come in Civilization, tanto per intenderci); ogni casella porta alla città benefici diversi (oro, cibo e punti scienza…). In ogni regione è possibile costruire massimo una città, che può, poi, essere allargata, in modo da sfruttare tutte le risorse del territorio. Ne consegue che già la scelta dell’esagono in cui insediarsi diventa un’importante scelta strategica.
La schermata di gioco, come potete notare anche dall’immagine qui sopra, è piuttosto minimale, ma estremante comoda, efficace e intuitiva. Basteranno poche decine di minuti di gioco per imparare a padroneggiarla, anche se non si è troppo familiari con la lingua inglese.
Il gameplay è abbastanza simile a quello dei grandi classici del genere: dovremo gestire le risorse per non far morire di fame il popolo, costruire rapidamente nuovi edifici e così via. È anche presente un sistema di progressione per ere, simile a quella presente in Age of Empires, che permetterà di sviluppare tecnologie sempre più utili (e dispendiose). Per poter sbloccare una nuova età di sviluppo dovremo, prima, aver appreso almeno 10 tecniche dell’era precedente.
Altra caratteristica interessante, è la presenza dei punti influenza, necessari per gestire i rapporti diplomatici con le altre fazioni. Inizialmente, infatti, si parte in una situazione di “guerra fredda“, in cui tutte le popolazioni sono rivali, anche se non ci sono veri combattimenti tra le unità militari. Per cambiare questa situazione di base, possiamo usare i punti influenza per fare proposte di pace (e successivamente di alleanza) oppure dichiarazioni di guerra, necessarie per poter attaccare una città nemica. I punti influenza, inoltre, possono essere spesi, ogni 20 turni, per ottenere bonus per l’impero, ad esempio 50% in più di produzione di denaro per 20 turni.
Le certezze
Attualmente, anche se in una versione ancora preliminare, Endless Legend convince già per molti aspetti. In primis, l’originalità del titolo, che non stravolge il genere ma riesce ad introdurre meccaniche di gioco molto interessanti, che richiederanno al giocatore un’attenta pianificazione delle mosse, soprattutto ai livelli di difficoltà più alti, che offrono una sfida davvero impegnativa. Interessante, inoltre, il ciclo delle stagioni estate-inverno, che aggiungeranno ancora più pepe al gioco, costringendoci a cambiare improvvisamente i nostri piani in caso di imprevisti o inaspettatamente lunghi periodi di freddo.
Le incognite
La principale incognita di Endless Legend è il sistema di combattimento, che ha le potenzialità per essere il fiore all’occhiello e forse addirittura il maggior punto di forza del gioco, ma che allo stesso tempo ha anche le premesse per rivelarsi il difetto più evidente del titolo di Amplitude Studio. Innanzitutto, prima di iniziare il combattimento sarà possibile scegliere se controllare manualmente le proprie truppe oppure lasciar gestire tutto alla CPU, opzione utile soprattutto quando si è in forte vantaggio sugli avversari e non si vuole perdere tempo inutile a combattere una battaglia già vinta in partenza.
Una volta iniziato il combattimento, come prima cosa dovremo scegliere come schierare le nostre truppe. Fatto ciò, possiamo iniziare lo scontro.
A questo punto, dovremo pianificare l’azione, e qui arrivano le prime grane. Se, infatti, quando si utilizzano unità da combattimento ravvicinato, fila tutto liscio, quando si impiegano gli arcieri diventa tutto più complicato. I comandi che possiamo impartire, infatti, sono solo due: attaccare un nemico oppure muoversi in una certa direzione. Nel caso si scelga la prima opzione, l’unità resterà ferma o, se necessario, si avvicinerà all’avversario quanto basta, per poi attaccare in sicurezza dalla distanza, senza dare al nemico l’opportunità di contrattaccare. Nel caso in cui ci si sposti, invece, il nostro arciere compierà lo spostamento, e una volta completato il movimento, deciderà da solo di attaccare il nemico più vicino, anche se noi non volevamo. Non è possibile, dunque, nello stesso turno, scegliere come muoversi e chi attaccare. O si sceglie chi attaccare, o si sceglie come muoversi. Inutile dire che ciò risulta piuttosto fastidioso.
Nonostante questo problema, il difetto principale del sistema di combattimento, attualmente, è l’esagerata potenza degli arcieri e le unità che possono attaccare dalla distanza. Per vincere, infatti, è sufficiente allontanarsi dal nemico e lasciare che le truppe attacchino, senza a loro volta subire danno dai nemici (a meno che anche questi ultimi non possano attaccare dalla distanza). In questo modo, risulta virtualmente possibile scappare per la mappa e sconfiggere i nemici senza mai subire un colpo. Per fortuna, la zona in cui si svolge il combattimento è sempre abbastanza limitata (sono i confini bianchi che vedete nell’immagine qui sopra), e ciò limita le nostre possibilità di fuga. Inoltre, ai livelli di difficoltà più alta, la CPU riesce più facilmente a metterci all’angolo per annullare il nostro vantaggio. Il problema, insomma, persiste, ma se non altro è attenuato..
Consigliato o sconsigliato?
Endless Legend è un titolo che già ora, in early acceess, si presenta come un gioco dall’identità ben precisa, capace di portare interessanti novità nel campo degli strategici a turni, pur non stravolgendo i principi fondamentali del genere. Consigliato a tutti i fan dei TBS (turn-based strategy) che vogliono dare fiducia ad un titolo già ora molto interessante, e che mostra ottime potenzialità per il futuro.