Il concept che prevede un’arena in cui dei partecipanti più o meno innocenti sono costretti a sfidarsi e combattere fino alla morte per la gioia del pubblico ha origini davvero lontane. Già infatti nell’antica Roma una delle principali fonti di intrattenimento del popolo, in assenza di TV e simili, erano i “Ludi”, spettacoli in cui i partecipanti (solitamente gladiatori ma spesso anche schiavi non esperti nel combattimento) erano rinchiusi all’interno di un’arena costretti a combattere per poterne uscire vivi, il tutto sotto gli occhi accaniti del pubblico in festa. Uno spettacolo sicuramente macabro che però, tramandato nei secoli, ha ispirato le menti di autori più recenti come Koushun Takami o Suzanne Collins, autori rispettivamente dei romanzi “Battle Royale” e “The Hunger Games” e, di conseguenza, anche quelle degli sviluppatori di Xaviant, studio di sviluppo statunitense. L’obiettivo del team era quello di realizzare il primo titolo del genere Battle Royale in versione stand-alone, ovvero non ricreato tramite mod all’interno di un gioco non sviluppato appositamente per la modalità di gioco in questione.
N.B.: The Culling è attualmente in Early Access ed è uscito solo di recente dalla closed alpha. Per questo motivo non ce la sentiamo ancora di valutare definitivamente il titolo, in quanto i tempi non sono ancora maturi. Ci limiteremo quindi a esprimere le nostre impressioni dopo aver speso diverse ore su questa build, riservando il giudizio definitivo per quando il gioco verrà messo in vendita in forma completa, secondo gli sviluppatori tra circa un anno.
Let The Culling begin!
The Culling è uno show televisivo, che supera, in termini di trash, anche il più terribile dei reality trasmessi sulle reti nazionali e internazionali. In The Culling 16 concorrenti vengono rilasciati su un isola tropicale, obbligati combattere e uccidere gli altri partecipanti in modo da rimanere l’ultimo sopravvissuto sull’isola, il tutto in una ventina di minuti, la durata media di una partita.Una volta liberati dalla nostra gabbia la scelta su come affrontare questa sadica partita spetterà solo a noi: recuperare dei materiali naturali per costruire armi e equipaggiamento di fortuna oppure tentare la sorte esplorando uno dei numerosi edifici ricchi di risorse sparsi per l’isola? Adottare uno stile di gioco cauto cercando di attaccare gli avversari a sorpresa, oppure buttarsi nella mischia cercando di sopraffare gli altri partecipanti con la mera forza bruta? Ciascuno stile di gioco ha i suoi pro e i suoi contro, e starà a noi decidere quale strategia adottare in modo da poter restare in vita più a lungo possibile. Il respawn, com’è scontato dire, non è presente, una volta morti infatti saremo solo una delle tante vittime di The Culling e potremo decidere se continuare a osservare lo svolgersi della partita da spettatore oppure tornare al menù e prepararci per un altro match. L’assenza di respawn ovviamente rende il tutto più adrenalinico in quanto ogni minimo errore potrebbe portarci esserci fatale. The Culling ci mette sotto pressione, anche se la nostra vita non è realmente in bilico, ci sentiamo come se lo fosse, l’immersione è totale, questo grazie anche a un insieme di effetti audio davvero ben riuscito: captare i passi dei nemici nel folto della vegetazione, immersi in un ruscello, oppure all’interno di un edificio, sarà spesso la nostra salvezza, spingendoci ad allontanarci dal luogo qualora non fossimo in grado di affrontare uno scontro, oppure ad attaccare per cercare di sopraffare e derubare il nostro nemico della vita nonchè del più prezioso equipaggiamento. Il tutto verrà sapientemente ripreso dalle telecamere sparse per la mappa e narrato dall’irriverente narratore e presentatore del programma televisivo, che vi terrà informati riguardo l’andamento della partita e non si esimerà dal fare sarcastici commenti sulla nostra situazione e il nostro operato.
I ferri del mestiere
Nonostante sia ancora in Early Access, The Culling offre già una buona varietà di armi, trappole e altro tipo di equipaggiamento. Il combattimento prevede l’utilizzo di armi da corpo a corpo, armi da taglio, da colpo, armi da lancio e da fuoco. Le armi sono suddivise in Tier, e causano danni gradualmente maggiori dal primo Tier fino al terzo. Un esempio: il coltello che otterremo unendo due sassi sarà un’arma da taglio di Tier 1, così come tutte le armi ottenute tramite crafting (parleremo più avanti del sistema di crafting). Queste armi improvvisate sono utili per avere un minimo di difesa nelle prime fasi della partita, o come arma della disperazione durante le fasi più avanzate. Le armi di secondo e terzo tier, invece, si possono trovare solo sparse sulla mappa, garantiscono maggiore affidabilità e, ovviamente, una quantità maggiore di danni. Differenti tipi di armi causano, inoltre, diversi tipi di ferite: armi da taglio, da lancio e da fuoco, per esempio, causano sanguinamento (prosciugamento progressivo della barra della salute), le armi da colpo causano stordimento etc… Per chi non amasse combattere apertamente il gioco fornisce diversi tipi di trappole e esplosivi che, sapientemente piazzati, non lasciano scampo alla povera preda. C’è da dire che spesso l’approccio dalla distanza è assolutamente preferibile visto che il sistema di combattimento corpo a corpo ha ancora alcune falle, in primis le hitbox poco precise, e risulta ancora parecchio macchinoso e poco soddisfacente
Per fare un tavolo, ci vuole il legno…
Il sistema di crafting, come già anticipato, è di fondamentale importanza per la sopravvivenza nei primi minuti di gioco e ci è parso fin da subito semplice e intuitivo. In giro per l’isola troveremo solo due tipi di risorse base: sassi e legno. Solo con queste due risorse è possibile costruire una gran varietà di oggetti: coltelli, lance, archi, cerbottane, triboli etc… Il sistema prevede il crafting di risorse “a due a due”: due sassi fanno un coltello, il coltello più un pezzo di legno crea una lancia, la lancia unita ad un altro pezzo di legno ci dà un arco. Costruire ha un duplice costo: non solo richiede tempo, ci rende vulnerabili, e fa un discreto rumore ma implica anche l’uso di F.U.N.C., la valuta del gioco, necessaria non solo per il crafting ma anche per aprire le casse di equipaggiamento avanzato sparse per la mappa, oppure chiamare un approvvigionamento aereo con materiali di alta qualità. La gestione intelligente dei F.U.N.C. sarà indispensabile nel determinare la nostra sopravvivenza, perciò dovremmo sempre tenerli d’occhio e spenderli solo se estremamente necessario. Per abituarci al crafting e alla gestione della valuta di gioco, gli sviluppatori hanno inserito due tutorial, uno base e uno avanzato, che ci introducono in toto alle meccaniche del gioco, e che si concludono facendoci partecipare a una partita di prova contro avversari gestiti dall’IA. Fortemente consigliati prima di diventare carne da macello buttandosi prematuramente nella mischia.
Anche lo stile conta
Il gioco prevede due modalità di gioco per il momento, il free-for-all standard, in cui saremo da soli a combattere, oppure il deathmatch a squadre, in cui otto coppie dovranno dapprima ritrovarsi all’interno della mappa e poi collaborare per uscirne vivi. Nonostante ogni partita rappresenti un’esperienza a se stante, ciò che ciascuna partita ha in comune con la precedente è il personaggio con cui decideremo di affrontarla. Saranno presenti infatti tre slot in cui potremo personalizzare tre differenti combattenti, sia con elementi estetici (che peraltro sono già presenti per la compravendita nel mercato di Steam), sia con perk che potenzieranno alcune nostre abilità e che dovremo scegliere con cura per . Peccato per l’assenza del modello di personaggio femminile, modello che gli sviluppatori hanno già pianificato di inserire in futuro.
Tecnicamente parlando…
The Culling è stato testato sulla seguente configurazione:
CPU Intel Core i5 6500 @ 3.2GHz
8Gb RAM DDR4
GPU Gtx 970 4Gb
W10 Pro, risoluzione schermo 1920×1080
A settaggi massimi il titolo ha risposto davvero bene, mantenendo 60fps stabili, tranne sporadici casi. L’Unreal Engine 4 fa la sua sporca figura e l’isola è già bella da vedere. Certo, bisogna ancora fare diversi ritocchi, rifinire le ambientazioni e magari aggiungerne di nuove per spezzare la monotonia. Nonostante quindi lo stato abbastanza primitivo dello sviluppo The Culling è assolutamente fruibile e non presenta problematiche che lo rendano ingiocabile.I 15€ richiesti dagli sviluppatori, quindi, sono pienamente giustificati e, se avete passato diverse ore sulle mod battle-royale di Rust o H1Z1, sicuramente apprezzerete allo stesso modo, se non di più, The Culling.
Una preghiera personale agli sviluppatori: non abbandonate questo titolo.