Bloodborne è un gioco che come pochi fa della sfida e del suo superamento la propria ragione d’essere, ma per chi è nuovo ai titoli di From Software (o anche solo non li ha mai digeriti) al primo approccio potrebbe sembrare un ostacolo insormontabile. Ecco quindi qualche consiglio su come uscire dalla palude che è l’inizio della partita, e più in generale su come orientarsi quando si inizia ad ingranare.
Ricordate che Bloodborne non è un gioco facile, che morirete più volte e che in certi punti vi troverete a sbattere contro dei muri. La prima regola, ogni volta che andate in difficoltà, è non darsi per vinti, esplorare, imparare, migliorarsi e potenziarsi ancora, e poi riprovare.
Questa pagina contiene qualche lieve spoiler. Se non volete sapere o vedere nulla al di là di come superare le primissime fasi della partita, smettete di leggere alla fine del primo capitolo.
Le primissime ore di gioco
Le prime una, due o tre ore di gioco in Bloodborne saranno probabilmente più spietate e frustranti di tutto il resto della partita, quindi armatevi di pazienza e pensate che una volta superata la prima boa le prospettive miglioreranno molto. Ci saranno altri picchi di difficoltà più avanti, ma all’inizio siete obbligati a percorrere un’unica strada senza alternative e stipata di nemici un po’ troppo forti per farsi uccidere senza opporre resistenza.
Sbloccare il livellamento
Il punto è: appena iniziate la partita non potete salire di livello. Uccidendo nemici ottenete già Echi di sangue (che fanno da punti esperienza), ma la vostra Intuizione è a zero. L’icona dell’Intuizione è un occhio, e potete vederla sotto l’indicatore degli Echi, in alto a destra nell’interfaccia. L’Intuizione si ottiene (principalmente) in tre modi: utilizzando l’oggetto Conoscenza del folle (+1), scoprendo un boss (+1) o sconfiggendone uno (+3).
Più avanti l’Intuizione avrà altri effetti, ma la questione più pressante ora è che per poter salire di livello dovete parlare con l’Automa nel Sogno del cacciatore, ma non si sveglierà finché la vostra Intuizione non sarà pari almeno a 1. Per raccimolare questo misero punto dovete quindi esplorare e trovare una Conoscenza del folle da qualche parte oppure raggiungere un boss.
Raggiungere il Chierico Belva…
Ci sono due boss a cui potete accedere appena iniziata la partita: il Chierico Belva e Padre Gascoigne. Il Chierico Belva è il più vicino, e anche se richiede un paio di schivate è decisamente quello a cui consiglierei di puntare.
Per prima cosa, dovrete superare la grande folla raccolta attorno al rogo del licantropo; non è necessario che uccidiate tutti, dovete solo prendere la scala sulla sinistra del rogo e poi proseguire, una volta arrivati nella piazza successiva tutti i nemici dietro di voi dovrebbero abbandonare l’inseguimento. Quando avete ripreso fiato uccidete l’ogre che sta colpendo il portone, perché altrimenti ve lo ritroverete addosso a tradimento da dietro poco dopo. A questo punto salite le gradinate vicino alla fontana fino allo spiazzo con alcuni cani e una piccola ronda di cittadini; vi conviene uccidere uno alla volta almeno i cani, che fareste fatica a seminare, poi proseguite ancora per le scale sulla destra rispetto a dove siete arrivati.
A questo punto siete su un largo ponte pattugliato da due lupi mannari; non siete pronti ad affrontarli, quindi dovrete schivarli e proseguire oltre. Lungo il ponte incontrerete anche un cittadino, un ogre e alcuni corvi, ma non serve che combattiate neanche quelli: arrivate alla fine della strada e apparirà il Chierico Belva, e voi avrete finalmente il vostro punto Intuizione. Poi è probabile che morirete in modo orribile, ma quella è un’altra questione.
… oppure trovare la prima Conoscenza del folle
Se per qualunque motivo volete complicarvi un po’ la vita ma non triggerare il Chierico Belva, nelle prime zone di gioco potete anche trovare una Conoscenza del folle ed usare quella per ottenere il vostro primo punto Intuizione.
Strada lunga (ma che tanto prima o poi dovreste fare comunque):
La strada è la stessa di prima fino ai lupi mannari: a questo punto invece di proseguire diritto lungo il ponte, dopo averli superati, voltate a sinistra appena possibile (dove è fermo il cittadino) ed entrate nella casa. Qui dentro ci sono quattro persone in tutto, due per piano, che potete affrontare o no. Scendete le scale e uscite dalla porta a sinistra, poi riasalite le gradinate ed aprite il cancello: adesso se morite potrete rapidamente tornare qui direttamente dalla seconda lanterna.
Tornate verso la casa e proseguite alla sua sinistra, dove vedrete due ogre aggirarsi in uno spiazzo; potete affrontarli, ma penso convenga ancora scappare. Non proseguite dritto dopo di loro ma andate a destra, dove troverete una stretta scala, poi svoltate a sinistra. Qui dovrete combattere un paio di cani (tranquilli, il grosso di quelli nelle gabbie non può scappare, ma potete ucciderli per fare esperienza) e poi proseguire, fino a scendere qualche gradino ed entrare in un edificio.
Scendete le scale e vi troverete in uno stanzone con fucilieri e mezzi-lupi; al centro sotto di voi c’è un canale di scolo; non vi conviene buttarvi giù, ma è lì che dovete andare. Proseguite ed uscite dallo stanzone dalla porta lungo la parete opposta a quella da cui siete arrivati e scendete per la scala a pioli di fronte a voi. Sùbito a destra guardando la scala una volta giù c’è un tunnel con diverse barche arenate, in fondo al quale troverete due topi giganti e una Conoscenza del folle. Raccoglietela ed usatela dal menu degli oggetti, e avrete il vostro punto Intuizione.
Strade corte (sola andata):
Ci sono altre due strade per arrivare in questo stesso punto, più corte ma che per tornare poi indietro vi obbligheranno comunque a seguire a ritroso il primo percorso che ho descritto (o a proseguire oltre); se contavate di farcela fino al Sogno vivi, quindi, meglio prendere direttamente quello. Se vi interessa solo ottenere la Conoscenza del folle il più in fretta possibile ma per qualche motivo voleve evitare il Chierico Belva, ci sono anche queste due scorciatoie.
1) Questa strada è comunque un po’ pericolosa, ma è consigliata soprattutto perché vi farà trovare anche un completo di abiti da cacciatore.
Torniamo alla posizione iniziale coi due lupi sul ponte: invece di superarli questa volta andate da tutt’altra parte, ovvero giù dalle scale di fronte a quelle da cui siete appena arrivati. Raggiungerete uno spiazzo che guarda sul grande rogo di prima, e in cui ci sono svariati barili e oggetti distruttibili lungo la parete sinistra: fatevi largo, e sbloccherete un altro accesso alle fogne.
Attenti a dove mettete i piedi e scendete le due scale a pioli (la seconda è un po’ nascosta, molto vicino alla prima), poi proseguite fino a che non siete in fondo al tunnel e al livello più basso: alla vostra sinistra c’è un mezzo-lupo con uno spuntone, il nemico più pericoloso dell’area ma non inaffrontabile, dietro di lui il completo da cacciatore e davanti a voi un salto che termina in una distesa di cadaveri. È lì che dovete andare, ma per non farvi troppo male dovete suddividere la caduta in più salti sfruttando le travi sulla destra o sulla sinistra dell’abisso. Quando sarete scesi fino in fondo ignorate i cadaveri (che non resteranno tali a lungo) e l’oggetto in mezzo ad essi e risalite la scala a pioli di fronte. Proseguite nel tunnel davanti a voi e sulla sinistra, verso la fine, troverete lo stesso cimitero di barche di prima.
2) Se volete solo fare il più in fretta possibile senza neanche trovare il completo, c’è una terza via che taglia il grosso dei pericoli e vi reimmette sulla strada “regolare” più lunga che ho descritto per prima.
Non appena avete superato la grande folla attorno al rogo, prima ancora di salire fino ai due lupi sul ponte, guardate nell’area circostante la piazza con la fontana e l’ogre che batte contro il portone. Circa dal lato opposto di quest’ultimo troverete barili e casse ammassati che potete rompere, e che riveleranno un piccolo salto che porta direttamente alle gabbie dei cani.
Suggerimenti per i combattimenti
Quando potete, schivate
La schivata del vostro personaggio (+ direzione, dopo aver agganciato un nemico con R3) è incredibilmente reattiva ed efficace: nell’istante esatto in cui state schivando diventate a tutti gli effetti trasparenti, e praticamente nessun attacco può ferirvi, anche se fisicamente vi tocca.
Inoltre, molti dei nemici che incontrerete lasciano la miglior finestra per essere colpiti sùbito dopo avere attaccato o finito una serie di attacchi, quindi di norma è meglio prima schivare e poi rispondere.
Usate tutti i tipi di attacchi
Il tutorial del gioco è un po’ fumoso a riguardo, ma il vostro range di attacchi è più ampio di quello che potrebbe sembrare; R1 è dedicato agli attacchi rapidi, R2 a quelli pesanti ed L2 all’uso dell’arma nella mano sinistra, ma non è tutto.
Se premete L1 (cambio forma dell’arma principale) sùbito dopo una schivata o un altro attacco la trasformazione sarà un attacco essa stessa. Ma, soprattutto, ricordate che R2 nasconde altri due colpi: tenetelo premuto ed eseguirete un attacco caricato, più lento del normale ma molto più potente (e per alcune armi con un’area d’effetto molto più ampia), oppure premetelo e muovete la levetta sinistra in avanti ed eseguirete un colpo con salto.
Non scordate neanche che attaccando mentre correte o sùbito dopo avere schivato si eseguiranno colpi diversi dal solo premere R1 o R2, con tempi diversi, danni diversi, consumi di stamina diversi e potenzialmente anche tipologia di danno diverso (ad esempio, colpire di punta invece che di taglio). Se infine vi calate o saltate giù da un dislivello e premete R1 in volo eseguirete un colpo in caduta; non attenuerà i danni dell’impatto col terreno, ma può causare ferite considerevoli se si precipita da abbastanza in alto, e l’area effettivamente colpita è quella tutta intorno a voi, non solo dove l’arma distesa materialmente tocca.
Parare con il fucile ed eseguire colpi cruenti
La funzione principale del fucile è stordire un avversario e lasciarlo vulnerabile ad un colpo cruento. Se sparate e colpite qualcuno mentre sta caricando/eseguendo un attacco considerato pesante non solo lo bloccherete, ma lo vedrete cadere in ginocchio (o qualcosa di simile per gli esseri a quattro zampe o con forme indefinibili).
Se siete quasi perfettamente davanti o dietro e a contatto con un avversario stordito, potete eseguire un colpo cruento. Per farlo dovete premere R1 mentre la levetta sinistra è assolutamente immobile nella posizione di base. Il colpo cruento è quello che causa i danni più alti in assoluto, funziona anche contro alcuni dei boss e vi rende immuni agli attacchi di altri nemici per tutta la durata dell’animazione.
Muoversi e colpire di soppiatto
Molti nemici possono essere presi di sorpresa, se arrivate loro da dietro muovendovi lentamente (semplicemente, non inclinate la levetta fino in fondo). Può essere utile per evitare del tutto uno scontro, ma anche per stordire un avversario ed eseguire un colpo cruento.
Potete stordire un avversario colpendolo con un attacco caricato (tenete premuto R2) quando non siete ancora stati notati. Basta quindi avvicinarsi a qualcuno camminando, fermarsi e colpirlo, quindi avvicinarsi fino quasi a toccarlo e premere R1, come dopo uno stordimento con l’arma da fuoco.
Usate il recupero attivo con intelligenza
Quando venite feriti, la salute che perdete rimane evidenziata in arancione nella barra della vita per alcuni secondi. Per ogni colpo che mandate a segno su un nemico in quella finestra di tempo recupererete immediatamente parte della salute persa, in teoria anche tutta.
Questa meccanica è estremamente utile, ma bisogna stare attenti a non farsi trasportare troppo. I pattern d’attacco di molti nemici sono studiati per punire chi cerca di attaccare a ripetizione senza cautela, quindi anche se avete parecchia vita che potreste recuperare spesso è più sicuro colpire un paio di volte e allontanarsi, ed eventualmente usare una pozione (che avete sempre con voi in numero più che sufficiente).
Conservate gli oggetti consumabili per quando servono
Alcuni oggetti consumabili che troverete nel corso della partita hanno un’utilità discutibile, ma altri possono essere fondamentali in situazioni altrimenti critiche. Le molotov in particolare, unite ai vasi di petrolio, possono garantirvi un colpo di grazia abbastanza comodo contro boss che quando rimangono a corto di salute si trasformano in furie inavvicinabili.
Se state combattendo normali nemici che si respawnano non conviene usare oggetti consumabili particolari, a meno che non siate davvero alle strette. Al contrario, meglio subire qualche ferita in più e poi usare un paio di pozioni generiche, che trovate ovunque in grandissime quantità.
Suggerimenti generali per la partita
Gestire gli Echi di sangue
Quando morite perdete tutti gli Echi di sangue in vostro possesso. In realtà non li avete ancora persi per sempre: se riuscite a tornare dove siete morti, li ritroverete nelle vicinanze o sotto forma di una chiazza azzurra sul pavimento, che potete raccogliere, oppure all’interno di un nemico (che si disingue per gli occhi che emanano luce azzurra), che dovete uccidere. Nel mondo, tuttavia, è presente una sola “traccia” alla volta: questo significa che se morite due volte di fila senza recuperare gli Echi della prima, essi spariranno per sempre, e resteranno solo quelli lasciati alla seconda morte (anche se sono zero).
Bloodborne non gioca quasi mai sporco con la vostra vita (nel senso che praticamente mai vi vedrete uccisi da un evento ambientale che semplicemente non potevate prevedere), ma se siete troppo affrettati rischiate di buttare via Echi del sangue senza ragione. Non credo neanche che abbia senso essere troppo paranoici e correre a livellare ogni volta che si può, ma vi conviene pensare un po’ a cosa vi conviene fare di volta in volta: se avete accumulato migliaia di Echi siate più cauti ed evitate scontri rischiosi e non necessari, e allo stesso modo spendetene il più possibile prima di una battaglia che sapete essere pericolosa.
Ricordate che gli Echi si possono usare anche per acquistare oggetti dai messaggeri nella vasca più a valle nel Sogno del cacciatore: se ne avete troppo pochi per salire di livello ma troppi per fidarvi a portarveli in giro, acquistare oggetti utili e potenzialmente scarseggianti (come molotov, petrolio, antidoti e più avanti sedativi) è un buon sistema per ipotecarli in caso di morte.
Potenziate solo le armi e le statistiche che vi servono
Anche se all’inizio avete solo un’arma, presto ne raccoglierete una manciata di altre. I danni di molte delle armi del gioco sono quasi identici, quindi non guardate tanto a quello, ma a quale trovate più comoda da usare sul campo. Vi conviene scegliere una sola arma e (appena sarete avanzati abbastanza nel gioco e avrete trovato gli strumenti appositi) potenziarla ogni volta che potete, aumentando di molto il danno, piuttosto che sprecare risorse per portare avanti più armi contemporaneamente e tenere aperta la porta a bonus quasi invisibili con oggetti con cui non vi trovate a vostro agio.
Lo stesso vale per le statistiche del personaggio: pensate a quale vi sembra il problema che incontrate più spesso in quel momento e lavorateci. Vi sembra di morire troppo in fretta? Aumentate la vitalità. Vi trovate costantemente senza fiato? Aumentate la resistenza. Non vi sembra di causare abbastanza danni? Aumentate forza o abilità, a seconda di quale influenza di più la vostra arma. Tinta del sangue e Arcano hanno effetti molto marginali all’inizio, quindi se non vi sembra che servano a nulla non abbiate paura di trascurarli, ci sarà tempo di recuperare più tardi se è proprio necessario. Ricordate anche che le Fiale di sangue curano sempre il 40% della vostra salute massima, qualsiasi sia il suo valore assoluto, quindi allungare la barra della vita fa guadagnare loro efficacia, e non perderla.
Interagire con le lanterne rosse
In giro per Yarhnam noterete che accanto ad alcune porte o finestre sono appese o appoggiate lanterne con un fuoco di colore rosso: indicano che in quella casa è presente una persona con cui potete parlare avvicinandovi e premendo quando compare l’opzione dell’interazione.
Non tutte le persone hanno qualcosa di utile da dirvi o da darvi, ma interagire con alcuni cittadini può procurarvi oggetti, armi o informazioni, e proseguendo potreste vedere svilupparsi una sotto-trama che ruota intorno a questi dialoghi. Ricordate anche che a volte dovrete provare a parlare più volte con una persona per tirarle fuori un dialogo utile, e che altre dovrete avere prima fatto qualcos’altro, anche solo avere sconfitto un certo numero di boss. Ogni tanto, quindi, conviene fare un nuovo giro da tutte le persone che fino a quel momento non erano state di grande aiuto, nel caso qualcosa sia cambiato.
Cercate le scorciatoie
All’inizio, quando si esplora, la tentazione naturale è quella di sperare sempre in una lanterna per avere un checkpoint, tornare al Sogno e poi ricominciare esattamente da dove si era arrivati; spesso è vana, perché il gioco non vi fa avanzare tanto per checkpoint, quanto piuttosto per scorciatoie.
In giro, e soprattutto vicino alle lanterne, troverete diverse porte e cancelli che non potete aprire: quasi sempre potete semplicemente farlo dall’altro lato, e ci arriverete proseguendo lungo le vie già aperte. Questo sistema serve a farvi raggiungere rapidamente luoghi che la prima volta impiegano tempo e fatica per essere conquistati, ed è fondamentale starci attenti se non si vuole impazzire o impiegare secoli ogni volta che si muore o si torna al Sogno.
I boss non vanno per forza sconfitti sùbito o in ordine
Non tutti i boss di Bloodborne sono obbligatori, e per molti non c’è un ordine predefinito. In alcuni punti della partita un boss blocca l’unica strada verso una nuova zona (o custodisce un oggetto necessario ad aprirne una), ma finché avete ancora aree da esplorare non serve che vi intestardiate a sconfiggere un avversario particolarmente ostico solo perché lo avete già scoperto.
Ciao Claudio,
Non c’è una logica esplicita, se è questo che intendi. Ovvero, non ci sono indicazioni chiare all’interno del gioco stesso su cosa va fatto per forza e dove. Ad ogni modo la partita segue una struttura precisa e c’è una sorta di trama che va avanti, anche se i contenuti “opzionali”, cioè tutto quello che non è strettamente obbligatorio fare per finire il gioco, resta la maggior parte.
La struttura di Bloodborne è sostanzialmente a zone, anche se non vengono marcate esplicitamente ce ne si rende conto una volta che si ha esplorato abbastanza. Ogni zona inizia dopo avere sconfitto un certo boss e si conclude con un altro boss – ma non tutti i boss delimitano una zona, anzi, molti sono opzionali e non è neppure necessario ucciderli per poter finire il gioco. Per esempio, la prima zona termina con Padre Gascoigne; dentro ci sono svariati percorsi collegati e un boss opzionale (il Chierico Belva), ma finché non si è ucciso Gascoigne non si va avanti nel gioco. Dopo ci si ritrova in un’altra “zona”, anche se molto più grande, che a sua volta ha un preciso boss da uccidere per poter proseguire nella partita e tutto il resto è “secondario”.
Le “zone” sono comunque poche e grandi, e il grosso del gioco è esplorazione per capire dove si può andare e quali boss sono dove. Se dovessi indicare uno “scopo della partita” quando sei lì che giochi, sì, è esplorare, seguire le storie degli NPC, trovare i boss ed ucciderli per sbloccare sempre più aree, armi, oggetti ecc. A vedere la fine si arriva naturalmente facendo solo questo.
Se ti serve altro chiedi pure,
Lorenzo
Ciao Lorenzo,
Ho una domanda da porti,
In che modo ci si orizzonta in bloodborne?
Bisogna solo esplorare a caso o c’è una logica da seguire?
Grazie e complimenti per tutto!
ciao