Ubisoft chiarisce una volta per tutte la questione

[AGGIORNAMENTO 2]

È stato pubblicato un post sul blog ufficiale di Ubisoft per chiarire la questione. Non intendo riportarlo tutto parola per parola perché mi sembra un po’ troppo lungo, ma vi trascrivo i passi fondamentali.

 

Mettiamo le cose in chiaro fin da subito: Ubisoft non limita i propri giochi. Non limiteremmo mai la risoluzione di un gioco. E non faremmo mai nulla di intenzionale per diminuire nulla che abbiamo prodotto o sviluppato.

Il che, ovviamente, ci porta ad Assassin’s Creed Unity. Il gioco è stato al centro delle discussioni ultimamente, e non solo per un recente giro di hands-on e di feature. Un giornale ha pubblicato una storia usando alcune citazioni del Senior Producer Vincent Pontbriand per suggerire che avessimo ridotto la risoluzione su PlayStation 4.

“Assolutamente no,” ha detto Pontbriand. “Abbiamo passato quattro anni costruendo il miglior gioco che riuscivamo ad immaginare. Perché mai dovremmo fare qualcosa per trattenerlo?” Pontbriand prosegue dicendo che capisce perché qualcuno potrebbe pensare che sia successo, in seguito ad una recente intervista, e aggiunge “Ho semplicemente scelto le parole sbagliate quando parlavo della risoluzione del gioco, e per quello mi scuso.”

(…)

La bellezza dell’ambientazione, accanto all’enorme quantità di NPC, la dimensione della città e il numero di sistemi sovrapposti si sommano per realizzare un titolo veramente next-gen – e uno che sfrutta davvero quello che le nuove console offrono. Il che, ovviamente, ha portato alcuni giocatori a chiedersi: se è un gioco davvero new-gen, perché non consegnarlo in 1080p completi su entrambe le console?

La risposta è sia semplice che complessa. Assassin’s Creed Unity sta spingendo i sistemi new-gen più di quanto qualsiasi altro titolo di Ubisoft abbia mai fatto. Una rapida occhiata all’impatto visivo – la città in sé, le folle, Arno in movimento – mostrerà quanto il gioco sia splendido e “next-gen”.

La risposta più complessa? La risoluzione finale di un gioco non viene stabilita fino a molto tardi nel ciclo dello sviluppo. È evidente perché il team ha dedicato il grosso degli scorsi mesi ad ottimizzare Unity per raggiungere 900p con un frame rate costante di 30. Considerando il numero puro di pixel che vengono spostati da tutte le parti costantemente – il che ha effetti sia sulla CPU che sulla GPU –  si tratta di un risultato notevole, soprattutto perché Assassin’s Creed Unity uscirà quando le console new-gen saranno vecchie di un anno scarso. (Come con tutti gli hardware, diventa più facile ottimizzare con più esperienza e soluzioni software/middleware che arrivano soltanto nel tempo.)

Allo stato attuale, Assassin’s Creed Unity è bloccato a 900p. Ma perché “fermarci” lì? “Sappiamo che tanti giocatori considerano 1080p a 60 fps lo standard perfetto, soprattutto sulla nuova generazione di console”, dice Pontbriand. “Ci rendiamo conto che eravamo anche arrivati a 1080p in alcuni dei nostri vecchi giochi, tra cui AC4. Ma abbiamo fatto la decisione giusta di concentrare le nostre risorse sul consegnare la miglior esperienza di gioco possibile, e la risoluzione in questo è solo uno dei fattori. Tutti quegli NPC, tutti i dettagli della città, tutti i sistemi in azione contemporaneamente, e la modalità cooperativa senza soluzione di continuità hanno un peso che si fa sentire. Non volevamo fare alcun tipo di compromesso sull’esperienza globale di gioco. Quei pixel in più potrebbero arrivare solo al costo del gameplay.”

(…)

 

Per farla breve, il discorso ha senso. Ha senso quando si dice che non si capisce per quale motivo un’azienda dovrebbe castrare i propri stesssi giochi (aggiungo io, a meno di non mettersi un cappellino di latta in testa quando ci si alza la mattina), ha senso quando si spiega che Unity mette insieme una serie di elementi oggettivamente pesanti e complessi da gestire, e ha senso quando dice che ad un solo anno dall’uscita delle console l’ottimizzazione è ancora un lavoro non scontato.

A questo punto suppongo possiamo confermare 900p definitivi su PS4 e Xbox One, anche se non è stato detto esplicitamente. Comunque vada, e come ho scritto sia qui sotto nelle vecchie parti della news sia in quest’altra pagina apposita, tutta questa polemica mi sembra pretestuosa e infinitamente disinformata. Persone senza le minime conoscenze tecniche e/o grafiche che si mettono a decretare cosa si potrebbe e si dovrebbe riuscire a fare in un gioco che non è neanche ancora uscito e che nessuno ha visto o testato? Eehhh…

 

Se non ci saranno altri sviluppi degni di nota, per me personalmente la questione si chiude qui. 900p 30 fps per un titolo come Unity in questo momento è un risultato ben più che comprensibile tanto su PS4 che su Xbox One; se credete davvero che gli sviluppatori tramino nell’ombra per danneggiare la vostra preziosa console agli occhi del mondo credo dovreste focalizzarvi sull’oltrepassare lo stadio mentale delle scuole elementari. E, soprattutto, 180 righe in meno non fanno la differenza neanche se la si va a cercare, quello che importa veramente ai fini dell’impatto visivo è ben altro. Se non vi fidate sulla parola, vi rimando ancora al mio ultimo articolo.

Assassin’s Creed Unity uscirà l’13 novembre prossimo su PS4, Xbox One e PC.

 

 

[AGGIORNAMENTO 1]

Ubisoft ha contattato IGN.com per chiarire le parole di Pontbriand. Questo è quanto è stato comunicato al giornale.

 

Capiamo come la citazione di Vincent sia stata malintesa. Per mettere le cose in chiaro, non abbiamo ridotto le specifiche di Assassin’s Creed Unity per colpire nessun sistema a vantaggio di un altro.

Assassin’s Creed Unity è stato costruito da zero apposta per le console next-gen. Nel corso degli scorsi 4 anni abbiamo creato Assassin’s Creed Unity per conseguire il livello di qualità incredibile che abbiamo ora raggiunto su Xbox One, PlayStation 4 e PC. È un processo di costruzione da zero fino ai nostri obiettivi, non di riduzione, e siamo orgogliosi di dire che abbiamo raggiunto quegli obiettivi su tutte le versioni.

A nessun punto abbiamo deciso di ridurre le ambizioni delle due versioni. Entrambe hanno beneficiato della massima dedizione di tutte le nostre risorse di ottimizzazione disponibili per aiutarle a raggiungere il livello di qualità che abbiamo oggi con l’esperienza centrale di Assassin’s Creed Unity.

Le specifiche finali per Assassin’s Creed Unity non sono ancora cementate, ma possiamo dire che abbiamo mostrato Assassin’s Creed Unity a 900p durante la nostra anteprima hands-on della scorsa settimana. Siamo fiduciosi che i giocatori resteranno emozionati dalla splendida grafica e da come Parigi è stata portata in vita in Assassin’s Creed Unity.

 

Volendo provare a stare dietro alla polemica che si è alzata, si potrebbe argomentare che queste nuove parole non solo dovrebbero essere più credibili perché scritte con calma, e non dette al volo durante un’intervista in chissà quale contesto e circostanza (ricordo che Videogamer.com non ha pubblicato interi brani di intervista, solo quegli stralci), ma perché quello descritto da Ubisoft ora è il corso degli eventi più credibile e normale per quasi tutti i giochi in sviluppo. Oltre al piccolo fatto marginale che downgradare per il gusto di downgradare non ha nessun senso, neanche volendoci immaginare un’azienda immorale e disposta a sotterfugi.

Il fatto è che non voglio. Mi sono semplicemente stancato di rincorrere ogni polemica strumentale e caccia alle streghe che un giornale, o spontaneamente gli utenti con più tempo libero e meno equilibrio mentale, mettono in piedi. Da persona che ha giocato a decine di videogiochi, ha seguito il settore ormai per qualche anno, ha delle conoscenze tecniche più che minime su come funziona una engine 3D e ha anche visto dall’interno come avviene lo sviluppo di un piccolo titolo, so quanto questi discorsi siano completamente senza fondamento, ma soprattutto senza ripercussioni sull’apprezzabilità che un gioco ha per chiunque nel momento in cui ce l’ha tra le mani.

Come ho pronosticato ieri, questa spiegazione non verrà ascoltata da nessuno, per il semplice motivo che non è comoda e romperebbe il giocattolo dell’accanirsi contro qualcuno per dimostrarsi superiori. Se ci tenete a sapere cosa avrei detto su questa vicenda vi rimando a questo mio vecchio articolo; lì si parlava di Watch Dogs e di The Division, ma a quanto pare certe cose non cambiano mai.

 

 

Passando alle cose serie, cioè i videogiochi, questo nuovo comunicato sembrerebbe smentire le parole di Pontbriand al punto da non dare neanche più per scontato che il gioco girerà a 900p su PS4 e Xbox One al momento dell’uscita, fra un mese e qualche giorno, o magari persino dopo (Assassin’s Creed IV: Black Flag è uscito a 900p sia su PS4 che su Xbox One, ma una patch al day one per PS4 lo portava a 1080p).

Tutto, tecnicamente, è possibile. Fate conto che se questo evento si è tenuto la settimana scorsa la build che si è usata deve essere vecchia di almeno due o tre settimane, quindi a quasi due mesi dall’uscita del gioco, tempo più che sufficiente per ottimizzare ancora abbastanza da produrre risultati tangibili sul prodotto finito.

 

Dubito si possa lavorare sul frame rate e arrivare addirittura a 60 – il discorso di Pointbriand sull’uso della CPU è molto convincente – ma forse un po’ la risoluzione si può limare. Forse. Un po’. Importa? Fate voi. Secondo me, non tanto. La differenza tra 900p e persino 1080p è del 20% delle righe, che non è invisibile ma non è certo assurda, soprattutto perché 900 righe sono già più che sufficienti nel grosso dei casi da non produrre artefatti particolarmente visibili, anche in relazione alle 1080.

Ad importare davvero, anche solo restando nell’ambito grafico, sono ben altre cose, cioè i settaggi visivi (le ombre, le texture, i modelli…), la qualità delle animazioni, la pulizia dell’esecuzione, il design artistico, le scelte estetiche e come si combinano con le tecnologie disponibili e svariati altri elementi più o meno facili da individuare. Questo fa la grafica, e questo fa la differenza tra un gioco bello da vedere e uno brutto. Peccato che non sia riassumibile in un numero da sbattere in faccia a qualcuno, altrimenti vedreste che successo avrebbe.

 

 

[ARTICOLO ORIGINALE]

Videogamer.com ha parlato con Vincent Pontbriand di Ubisoft, che ha confermato che Unity girerà a 900p e 30 fps sia su PS4 che su Xbox One.

Lo stesso Pontbriand ha precisato che il collo di bottiglia è nelle CPU, non nelle GPU, perché il gioco usa un sistema di IA molto pesante che impedisce di salire sopra a 30 fps sulle due console. Se si trattasse solo di grafica, dice, potrebbero far girare Unity “a 100 fps” (credo volesse essere un’iperbole per dire semplicemente “ad un frame rate molto più alto”, anche se tutti la stanno leggendo alla lettera), ma le cose stanno come stanno.

 

Fino a qui niente di incredibilmente sconvolgente (anche se alcune persone con molte speranze e poche conoscenze tecniche si prefiguravano risultati da 1080p 60 fps, e ora si sentono deluse). La cosa che sta e farà davvero discutere è un’altra frase detta da Pontbriand nella stessa occasione: “Abbiamo deciso di bloccare [le due versioni] alle stesse specifiche per evitare discussioni e quant’altro”. Il che ovviamente ha e avrà l’effetto esattamente opposto, cioè di attirare l’attenzione sul gioco e l’azienda, ed era ovvio anche prima che il risultato sarebbe stato questo.

Invece che fare quello che ho visto fare da tutti gli altri giornali che ho girato fino ad ora, cioè fingere di non capire (o non capire e basta, che sarebbe più grave) e restare fumosi senza commentare, apposta per scatenare discussioni nell’utenza (tattica tra l’altro vincente, vedo), vorrei provare io per primo a ragionare sul perché le cose verrebbero gestite in questo modo.

 

 

Dunque, la prima cosa che mi sento in dovere di dirvi è che le specifiche tecniche non vendono i giochi, o almeno non sono uno dei fattori principali. La stragrande maggioranza delle vendite di Unity, in particolare su console, arriverà da persone che conoscono la saga o magari la scoporono per la prima volta con uno spot in tv, ma in ogni caso da gente che dedica ai videogiochi un’attenzione ben minore di quella che stiamo dedicando loro qui e che queste minuzie tecniche sa a malapena che esistono.

Se assumiamo quindi che la risoluzione in sé non ha rilevanza nella percezione che il grosso del pubblico ha del gioco, resta da chiedersi per chi ne abbia. La risposta è ovvia: per le persone che in questo momento stanno discutendo a riguardo come se fosse una questione di vita o di morte. Se l’obiettivo di questo commento era catturare l’attenzione di qualcuno, quell’attenzione era ovviamente la loro, ed è stata pescata in pieno.

 

Non sto ipotizzando che Unity non possa girare meglio su una delle due piattaforme, sto seguendo la logica espressa da Ubisoft: se il motivo della parità non fosse tecnico, ma realmente “politico”, l’unica spiegazione logica che mi viene in mente è che si stesse cercando – e si sia riusciti – di attirare l’attenzione sul gioco nel fronte “internet” ad un mese dal lancio, consapevoli che la cosa non avrebbe comunque avuto ripercussioni negative sul grosso delle vendite su console. Penso anche che dichiarare la parità su console non dovrebbe impensierire gli utenti PC, che in questo caso si troverebbero investiti dalla discussione senza che la cosa abbia particolari ripercussioni negativa sulla loro percezione del gioco. In altre parole, pubblicità gratuita per piazzare Unity su PC, visto che la stragrande maggioranza degli utenti console queste cose in realtà non le conosce o considera nell’acquisto.

La seconda possibilità, che nessuno sembra avere preso in considerazione neanche per un secondo ma che in fondo suona come la più razionale e ovvia (o almeno lo farebbe se non vivessimo in un costante clima di complotti) è che Pontbriand si sia solo espresso malamente e sia stato frainteso. È perfettamente possibile che il senso del suo discorso dovesse essere “visti i limiti delle CPU, in ogni caso Unity sarebbe girato bene o male uguale su entrambe le console, quindi piuttosto che cercare di risicare 20 righe in più su una delle due abbiamo deciso di stabilizzarci su 900 e basta, perché la differenza sarebbe stata nulla dal punto di vista visivo ma al contrario avrebbe fomentato discussioni di un tipo con cui non vogliamo avere nulla a che fare”. Se davvero le cose dovessero stare così posso garantirvi che per quanto Ubisoft rettifichi e specifici nei prossimi giorni non riuscirà a far cambiare idea a nessuno, perché nessuno di quelli che prendono veementemente parte a discussioni simili è disposto ad ammettere che la propria console non potrebbe fare molto meglio di quella della concorrenza.

Può anche esserci una via di mezzo tra queste due spiegazioni, ovvero che il gioco gira come gira su entrambe le console perché così si è riusciti a farlo girare (plausibile) ma che si sia colta volutamente l’occasione per buttare quest’esca e ottenere lo stesso effetto del primo scenario.

 

Per ora è impossibile trarre delle conclusioni definitive, ma ovviamente la cosa rimbalzerà ancora parecchio nei prossimi giorni. Su siti come NeoGAF la gente sta già (come da copione) dando di matto, e in generale l’argomento fa trend su tutti i giornali che hanno pubblicato la notizia. Nei prossimi giorni potremmo farci un’idea più chiara della situazione, soprattutto sentendo cos’ha da aggiungere Ubisoft o se non ha da aggiungere altro.

 

 

Lasciandomi infine alle spalle le paranoie di internet – e qui mi rivolgo unicamente a chi il gioco vuole giocarlo, e non usarlo come argomento di dibattito – posso solo dire che 900p 30 fps, se stabili e puliti, sono un risultato più che discreto considerando le caratteristiche del titolo e la relativa novità delle sue componenti tecniche. Insomma, qualunque sia la risposta alla vicenda precedente, da persona con un minimo background tecnico credo che tanto meglio di così realisticamente non si potesse fare da nessuna parte.

Ubisoft sembra muoversi sempre di più verso titoli con IA complesse o con tantissimi NPC negli ambienti, e in questo sono tecnicamente dei pionieri, quindi a maggior ragione con i primi tentativi faranno fatica a ottenere risultati fantastici. Queste sono possibili risposte alla richiesta di “novità vere” permesse dalle nuove console, “il motivo per cui si è dovuti passare di generazione”, e come da sempre le novità non vengono fuori perfette e complete il giorno dopo la creazione della macchina, richiedono anni su anni e giochi su giochi di sperimentazioni per essere aggiustate, “capite” dagli stessi sviluppatori ed integrate tanto nel gameplay quanto nelle engine.

 

In ogni caso, Assassin’s Creed: Unity uscirà il 13 novembre su PC, PS4 e Xbox One.

Lorenzo Forini
Sono nato a Bologna nel 1993, videogioco da sempre, e da sempre mi ha affascinato l'idea di andare oltre al solo giocare, di cercare di capire cosa c'è nascosto in ogni titolo dietro al sipario più immediato da cogliere. Se i videogiochi sono una forma d'arte, forse è il caso di iniziare a studiarli davvero come tali.

2 Responses to “Assassin’s Creed Unity a 900p 30 fps su PS4 e Xbox One [aggiornato 2]”

  1. […] molto brevemente. Ovviamente non ho resistito alla tentazione di allargarmi (e di smentirmi quando qualche giorno fa dicevo di non voler avere più niente a che fare con storie come questa), quindi eccomi qui puntuale a […]

  2. […] 6 ottobre viene confermato ufficialmente che Unity girerà a 900p, 30 fps sia su PS4 che su Xbox […]

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