A dirlo è Tim Heaton, studio director di Creative Assembly, studio che si è occupato dello sviluppo di Alien Isolation, titolo ispirato all’originale pellicola del 1979 e che ha riscosso un successo davvero inaspettato, dovuto anche all’estrema cura che gli sviluppatori hanno riposto nel loro lavoro. Heaton afferma infatti che il team “ha sudato sangue” per realizzare il gioco, regalando sicuramente grandi soddisfazioni però a tutti i membri. Sarebbe lecito quindi attendersi un secondo capitolo, visto che di spunti narrativi riguardanti la saga ce ne sono ancora in abbondanza. Non è invece cosi scontato, però, lo sviluppo di un ipotetico Alien Isolation 2 : “Davvero vogliamo spendere cifre significative di denaro per essere sempre vicini al pareggio o alla perdita? Questo non è quello che vuole SEGA, dato che abbiamo un grande portfolio di altri giochi che hanno grande successo”. In buona sostanza ciò che Heaton sostiene è ciò che bene o male sappiamo tutti: sviluppare titoli AAA è estremamente costoso e rischioso per i producers, che spesso vanno incontro a spese molto ingenti per poi limitarsi a recuperare i soldi investiti con le vendite.
Perciò non ci resta che sperare che SEGA decida, ancora una volta, di rischiare…