Misure, peso, rumore e altro

La rivista tedesca Computer Bild ha tenuto negli scorsi giorni un evento di chat su livestream.com in cui ha analizzato, con suggerimenti da parte degli utenti, una PS4 su cui sono riusciti a mettere le mani. Riporto tutto quello che è stato scoperto.

Premetto che non parlo tedesco, ma visto che il tedesco e l’inglese sono sintatticamente molto simili una traduzione automatica del testo che ho fatto mi sembra molto, molto accurata, quindi la prendo per buona.

 

Hardware:

È possibile aprire la console dalla parte lucida della faccia superiore del case, che dopo aver tolto una particolare vite con sopra incisi i quattro tasti del Dualshock slitta e si sfila, dando accesso all’hardware. Questa prima vite è stata tolta con un normale cacciavite a croce, esattamente come quella che tiene al suo posto il disco fisso, mentre per le altre all’interno (quelle dei pezzi hardware che di solito non si devono andare a toccare) pare servano cacciaviti più particolari.

Viene fatto notare anche che PS4 non ha un’uscita video analogica, ovvero può trasmettere il segnale video solo tramite HDMI. Chi non dispone di un tv con ingressi di questo tipo, dunque, dovrà trovarsi un adattatore.

 

Velocità di boot:

La console (non connessa ad internet) è salita completamente in poco meno di 21 secondi. Trattandosi di un kit di sviluppo e non di un prodotto per la vendita, comunque, questo dato è da prendere con molta cautela.

 

Rumore:

Tutti i rumori, per ragioni a me ignote, sono stati registrati in Sone. Il Sone è un’unità di misura “soggettiva”, ovvero misura l’impatto della pressione sonora percepita e quindi dà un’idea del “fastidio” che provoca il rumore. Una conversione da Sone a Decibel non è immediata proprio per questa ragione, ma possiamo dire che:

Phon = 40 + 10 log2(Sone)

Cioè 1 Sone equivale a 40 Phon (un’altra unità di percezione), 2 Sone a 50 Phon, 4 a 60, 8 a 70 e così via, e dato che in condizioni “ottimali” di udito 1 Phon è equivalente a 1 Decibel… eccovi la conversione, bene o male, fatta.

 

In ogni caso, viene detto che appena accesa e ferma nel menù la PS4  è virtualmente muta. Dopo dieci minuti, sempre con la console ferma nel menù, il rumore totale arriva, standoci a poco più di un metro, a 0,815 Sone, un suono comunque appena percepibile. Per avere un termine di paragone, una PS3 primo modello, dopo lo stesso tempo e nelle stesse condizioni, produceva circa 0,83 Sone.

Dopo un’ora di attività il rumore, però, inizia a prendere le distanze da quello della vecchia console Sony: la PS4 si ferma stabilmente a 0,83 Sone, mentre una PS3 (sempre Fat?), nello stesso tempo, ha ormai raggiunto i 2,1 Sone. Si parla bene o male di 37,3 Decibel contro più di 50, un divario tutt’altro che indifferente.

 

Disco fisso:

La console in possesso di Computer Bild ha un hard disk HGST (Western Digital) da 2,5 pollici (6,35 centimetri) con 500 GB di memoria e da 5’400 giri al minuto. La velocità operativa sembra essere quella di un normale lettore di questo tipo, quindi la capacità di trasferimento dovrebbe attestarsi sugli 80-100 MB/s.

 

Lettore:

Il lettore di PS4 è in grado di leggere dischi spessi fino a 12,5 mm, a differenza dei soli 9,5 mm permessi da PS3. Ovviamente può fare da player per Blu Ray e DVD video, anche se – come già si sapeva – non leggerà i CD audio, né credo altri CD alcun tipo.

Ricordo che già era stato dichiarato in passato che il lettore leggerà i Blu Ray con velocità fino a 6x, che sarà con ogni probabilità sfruttata da tutti i giochi.

 

Pesi e misure:

La console pesa precisamente 2764 grammi, cioè – ovviamente – 2, 77 kg. È abbastanza poco, rapportato alla PS3: 5 kg una Fat, 3,2 kg una Slim e 2,1 kg una Super Slim.

Le dimensioni di PS4 sono 30,5 x 27,6 x 5,4 cm (larghezza, profondità e altezza). Una PS3 Fat è 32,5 x 27,4 x 9,8 cm, una Slim 29,0 x 29,0 x 6,5 cm e una Super Slim 29,0 x 23,0 x 6,0 cm.

Il Dualshock 4 pesa esattamente 214 grammi. Per raffronto, un Dualshock 3 pesa 190 grammi e un Sixaxis 137 grammi.

 

Forse nei prossimi giorni saranno fatti nuovi test e misurazioni, ma per adesso è tutto.

Lorenzo Forini
Sono nato a Bologna nel 1993, videogioco da sempre, e da sempre mi ha affascinato l'idea di andare oltre al solo giocare, di cercare di capire cosa c'è nascosto in ogni titolo dietro al sipario più immediato da cogliere. Se i videogiochi sono una forma d'arte, forse è il caso di iniziare a studiarli davvero come tali.

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