Nest of Vipers

Dopo il consueto paio di mesi dall’uscita del precedente episodio arriva, un po’ sottotraccia, il quinto e penultimo capitolo della saga di Game of Thrones raccontata da TellTale. Forse l’episodio più aderente allo spirito originale della serie e che fa da preambolo a un finale che, potenzialmente, potrà addirittura farci più male di quello della quinta stagione televisiva.

Family, Duty, Honor

La narrazione riprende, come prevedibile, ad Ironrath, dove la povera Talia è alle prese con il malvagio Ramsay nella sala grande del castello. Dopo un breve confronto tra Rodrik e il bastardo di casa Bolton, i tre si avventurano tra i boschi circostanti in un’inquietante passeggiata che porta a un’ancora più inquietante scoperta: Arthur, fratello di Elaena Glenmore, è stato catturato e torturato dagli uomini di Ramsey il quale, dopo ulteriori provocazioni, infliggerà il colpo di grazia al nostro alleato. Proprio quando avevamo pensato di essere di nuovo in pieno controllo della situazione, ecco che Ironrath, e i Forrester, vengono di nuovo sopraffatti dalla crudeltà della sorte, come lo stesso Royland tende a sottolineare (Why, after all we’ve been through, must the gods continue to shit on this house). 

Game of Thrones

Poco più a Nord, Gared si trova ormai lontano da Castle Black, e dopo essere scampato ad un pericoloso incontro con i Bruti, dovrà fronteggiare un’ulteriore, e ben peggiore, minaccia: quella degli Estranei. Il piccolo gruppetto formato dai 3 corvi (Gared, Cotter e, qualora lo abbiate portato con voi, Finn) e la piccola Sylvi si trovano quindi costretti a combattere e purtroppo non tutti usciranno vivi dalla battaglia. In quanto circondati, i 3 personaggi rimasti in vita si danno alla fuga, direzione North Grove.

When you play the game of thrones, you win or you die

Ad Approdo del Re continua la linea narrativa di Mira, forse la meno interessante in questo capitolo. Con l’appoggio dell’amica Sera ormai quasi perso e la protezione di Margaery Tyrell ormai messa in dubbio, Mira cade nella tela della regina madre, Cersei Lannister, che cercherà di utilizzarci per tramare contro suo fratello, nostro precedente “alleato”, Tyrion Lannister. Una linea narrativa che procede ad alti e bassi, facendoci talvolta sentire padroni delle nostre azioni, talvolta semplici marionette senza possibilità di decidere il nostro futuro. 

Game of Thrones

Ben più frizzante e adrenalinica la vita ad Essos, dove Asher è di ritorno dalla missione affidatagli dalla Khaleesi. Al posto di una guarnigione di Secondi Figli, però, la madre dei draghi può solo offrire dell’oro, con il quale Asher e i suoi compagni dovranno assoldare dei mercenari. Con la fine della schiavitù a Mereen, sono numerosi i gladiatori rimasti senza padroni, quale miglior occasione per assoldare delle spade? In compagnia di Beshka, il secondogenito di casa Forrester si reca nei quartieri più pericolosi di Mereen, dove viene “accolto” da un gruppo di Pit Fighters, i lottatori delle Fosse. Per riuscire a convincerli a combattere per la sua casata, Asher dovrà sfidare in una battaglia all’ultimo sangue il miglior lottatore del gruppo. Un classico combattimento ricco di Quick-Time event abbastanza lineari, l’unica scelta che dovremo effettuare sarà infatti quale arma impugnare e se finire o no il nemico dopo averlo sconfitto. Ottenuta la fiducia dei Pit Fighters dopo un discorso al limite del populismo più becero, la truppa si imbarca, alla volta di Ironrath.

Game of Thrones

 

Qui abbiamo il primo vero colpo di scena dell’episodio: Talia viene infatti a conoscenza del traditore. Non vi spoilererò la sua identità, sappiate solo che dipenderà dalle vostre scelte passate. Starà a voi decidere quale sarà il suo destino, una morte atroce, o una vita da traditore? Fatto sta che ormai il danno è fatto, Gryff è stato liberato e Ironrath è più in pericolo che mai. A nulla servirà l’arrivo di Asher con i rinforzi: Gryff ha ormai raggruppato una piccola guarnigione, e grazie a un intelligente espediente ha separato Rodrik e suo fratello Asher dal resto delle truppe. Ironrath diventa il teatro di una terribile strage che ci obbligherà, in conclusione, a prendere probabilmente la più ardua decisione dall’inizio della serie.

Iron from Ice

Game of Thrones

Il commento di Lorenzo Agonigi

Continua il trend positivo della serie videoludica del Trono di Spade anche dopo questo quinto episodio. Nonostante qualche vicolo cieco e qualche piccolo passo falso compiuto nelle fasi iniziali, TellTale si sta rimettendo in carreggiata e continua a fornire prodotti di qualità come ci aveva abituato. Se escludiamo la sequenza narrativa riguardante Mira, che potenzialmente poteva essere la più interessante ma che, ahinoi, si sta attorcigliando su se stessa, la restante ora di gioco nei panni dei vari membri della sfortunata casa Forrester scorre piacevolmente. Imprevedibile, crudele, senza via di uscita, un vero e proprio nido di vipere questo episodio, la cui triste conclusione non fa presagire nulla di buono per l'ormai imminente epilogo della prima stagione. Il buon George Martin non si smentisce mai.

9
GAMEPLAY
Quinto episodio più ricco di azione, viene comunque lasciato molto spazio alle decisioni
10
COINVOLGIMENTO
Esclusa la sezione di Mira, non c'era un attimo di respiro
7
LONGEVITÀ
Un'ora e mezza, vola via che è un piacere
6
GRAFICA
Qualche calo di frame rate, soprattutto durante le prime scene
8
SONORO
Alto livello, come al solito
0
BONUS
Né bonus né malus
8 MEDIA + 0 BONUS = 8 TOTALE
  • Gli eventi si susseguono con buona costanza
  • Molti nodi vengono al pettine
  • Il finale
  • La sequenza narrativa di Mira appare come un semplice riempitivo
  • Il finale

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