“È così che Batman è morto”.

È con queste parole, pronunciate dal commissario Gordon, che si apre Batman: Arkham Knight, l’ultimo capitolo della serie dedicata all’uomo pipistrello sviluppata da Rocksteady e pubblicata da Warner Bros, che vanta al suo attivo cinque giochi – due dei quali realizzati da WB Montréal (Arkham Origins) e Armature Studio (Arkham Origins Blackgate). Batman AK è disponibile per Ps4, Xbox One e PC. Quest’ultimo, tuttavia, a differenza delle versioni per console presenta gravi problemi di framerate, mancanza o riduzione degli effetti grafici, bug e diversi altri problemi che hanno portato WB a ritirare il prodotto da Steam e da diversi negozi.

L’ultima notte del cavaliere oscuro diventerà il miglior gioco in circolazione dedicato a un supereroe o il nostro amato pipistrello verrà schiacciato dalle troppe aspettative ?

Be the Vengeance

È passato poco più di un anno dagli eventi di Arkham City, il quartiere è stato sgomberato, e trasformato in un enorme cantiere a cielo aperto. La polizia di Gotham, il commissario Gordon, perfino lo stesso Batman si aspettavano tumulti, lotte di potere e atti criminali particolarmente distruttivi. Invece non accadde nulla. Persino i criminali più scellerati tennero un basso profilo. Era la quiete prima della tempesta, perché nel sottobosco criminale della città tutti i supercriminali, insieme ad un nuovo “giocatore”, stavano stringendo un patto che avrebbe scosso Gotham come mai prima d’ora. Il terrore iniziò nella notte di Halloween, in un bar, lo Spaventapasseri riversò il suo nuovo gas, provocando terribili allucinazioni in tutti i presenti portandoli a massacrarsi letteralmente a vicenda. Pochi istanti dopo apparve Jonathan Crane (alias Spaventapasseri) su tutti i maxischermi della città con il seguente messaggio: “Gotham, questo è un ultimatum. Abbandonate la città, o scatenerò le vostre peggiori paure.” In pochissime ore il caos si scatenò per le strade e diversi mezzi vennero approntati per far evacuare tutta popolazione civile. La notte successiva la città risultò quasi deserta. Erano rimasti solo la polizia ed i criminali per le strade, mentre stava per esplodere la peggior guerra che Gotham avesse mai visto.

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Be the Batmobile

Quello che i fan dell’uomo pipistrello aspettavano di più da questo nuovo capitolo della serie era sicuramente l’introduzione della famosissima Batmobile, che per l’occasione ha avuto una rivisitazione rispetto a quella vista in Arkham Asylum e Origins o comunque nel normale immaginario batmaniano. Si tratta di un veicolo corazzato in grado di trasformarsi in un vero e proprio blindato munito di minigun, missili immobilizzanti, emp, cannone da 60 mm e altre diavolerie che la rendono, la regina incontrastata delle strade di Gotham. Tuttavia non è tutto oro quel che luccica, infatti fin dai primi momenti è possibile notare una serie di piccoli difetti che affliggono la Bat-vettura come una sorta di strano senso di pesantezza o la quasi totale mancanza, durante l’esplorazione della città, del senso di velocità che invece dovrebbe scaturire dalla guida di un veicolo del genere. Sfrecciare per le strade della città infestata da malviventi purtroppo non sempre regala grandi soddisfazioni. Allo stesso modo, non si possono spendere grandi elogi per quanto riguarda i combattimenti fra mezzi, dato che, sebbene risultino curati, mano a mano che si progredisce nel gioco, purtroppo, tenderanno a diventare sempre più ripetitivi. Nonostante tutto, comunque, non mancano i momenti in cui non vorrete mai scendere dall’auto, come per esempio durante i percorsi dell’enigmista, che risultano davvero geniali ma soprattutto incredibilmente divertenti. Oltre a questo, la batmobile torna utile in tantissime situazioni, più e più volte, per progredire nella storia, risolvere piccoli puzzle o recuperare i trofei del “signor” Nigma. In ogni caso, prima che a qualcuno sorga la domanda “ma investendo e sparando  ai criminali in città, Batman non sta infrangendo il suo voto?” la risposta è no; infatti, la vettura è accessoriata con un sistema che stordisce i nemici al contatto e da una sicura che si attiva automaticamente in presenza di bersagli umani.

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Be the night

Se da una parte la nuova feature non ha proprio convinto al 100%, dall’altra Arkham Knight migliora in tutto e per tutto la formula dei precedenti capitoli. L’ormai noto e amato free flow system è stato migliorato rendendo i combattimenti a mani nude ancora più complessi, fluidi e rapidi grazie all’approdo sulle console di nuova generazione, mantenendo però sempre le solide basi dei prequel. Diversi nemici, infatti, non resteranno più statici su un solo stile di combattimento ma ne alterneranno vari, vendendo cara la pelle e costringendo il giocatore ad utilizzare numerosi gadget e tattiche per poter abbattere anche un singolo nemico. Inoltre, durante i combattimenti in free flow, in alcune occasioni potremo utilizzare il nuovo sistema dual play, che consente di prendere temporaneamente possesso del secondo personaggio che sta assistendo Batman nello scontro. Sebbene sia divertente e spettacolare, di fatto il dual play si limita a permettere di mettere a segno dei ko in coppia e abbattere qualche nemico impossibile per l’altro personaggio: per quanto sia promosso a pieni voti, è un vero peccato che sia stato limitato così tanto. Anche la “modalità” predatore è stata migliorata, grazie all’introduzione del “terrore”, una specie di “bullet time” (disponibile all’inizio del combattimento e ricaricabile tramite i ko silenziosi), che consente di neutralizzare una serie di nemici in rapida successione, molto utile quando si ha a che fare con gruppi particolarmente numerosi o vicino a postazioni difese da torrette.

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Be the Batman

La vera protagonista di Batman: Arkham Knight, però, risulta senza alcun dubbio Gotham City, viva e riprodotta alla perfezione da Rocksteady, nella quale ci perderemo per ore ed ore tra missioni secondarie che ci porteranno ad investigare su misteriosi omicidi, disinnescare mine, distruggere torri e posti di blocco, salvare pompieri rapiti, risolvere le sfide proposte dall’enigmista (243 per l’occasione) e tanto altro ancora. Ogni missione, come d’altronde tutto il gioco, è stata curata in maniera maniacale, facendo crescere sempre di più nel giocatore la voglia vederne la conclusione. Inoltre, un’altra differenza rispetto agli altri capitoli è che se si vorrà assistere al finale completo, sarà necessario completare il gioco al 100%, il che significa portare a termine tutte le quest secondarie, pena trovarsi di fronte ad un finale “strozzato” a seconda della percentuale di completamento.

Anche dal punto di vista tecnico, Arkham Knight si conferma a livelli altissimi. Tutta l’avventura procede sempre fluida, senza caricamenti (o quasi), e tutti gli elementi di gioco sono curati alla perfezione: dalla vista che sovrasta Gotham alla più piccola texture nascosta, gli sviluppatori sono riusciti davvero a spingere l’Unreal Engine 3 a limiti che neanche si potevano immaginare fino a qualche tempo fa. Peccato che, come ogni gioco di questo genere, anche Arkham Knight non sia esente da piccoli e grandi difetti tecnici. Qua è là ci si potrà imbattere in anomalie come la pioggia all’interno di un edificio o sporadici crash della console. Fortunatamente, comunque, stanno venendo già rilasciate diverse patch per sistemare questi errori, quindi confidiamo che in tempi brevi almeno i più importanti di questi problemi vengano risolti.
Ottima anche la colonna sonora – realizzata Nick Arundel, che aveva già realizzato quelle di Asylum e City – così come il doppiaggio italiano ormai più che affermato, da parte di “soliti noti” come Marco Balzarotti che ancora una volta interpreta Batman in modo perfetto.

Il commento di Premaz

Batman: Arkham Knight è lo spettacolare ed avvincente finale della serie legata all'uomo pipistrello, ma anche il miglior videogioco legato ad un supereroe attualmente in circolazione. Le nuove feature introdotte, sebbene non siano state sfruttate sempre nel migliore dei modi, si sono integrate alla perfezione in un gameplay con radici ben consolidate ma che riesce comunque a rinnovarsi senza snaturarsi. Purtroppo qualche difetto di natura tecnica c'è, ma comunque il gioco vale decisamente la candela, soprattutto vista la mole di contenuti offerti. Rocksteady ha mantenuto la parola e ha offerto l'esperienza batmaniana definiva. Adesso tocca solo a noi indossare cappuccio, tuta e mantello e diventare davvero Batman.

9
GAMEPLAY
Ottimo gameplay ulteriormente raffinato rispetto ai capitoli precedenti, peccato però per la poca convinzione in alcune nuove feature.
9
COINVOLGIMENTO
La trama tiene sempre un ritmo serrato portando sia il giocatore che Batman, verso l'esplosivo finale in un escalation di colpi di scena
9.5
LONGEVITÀ
Tra storia principale, missioni secondarie e trofei dell'enigmista rischiate di prendere residenza a Gotham per diverso tempo
9.5
GRAFICA
L'Unreal Engine 3 è stato spinto oltre ogni limite regalandoci una veste grafica maestosa, peccato solo per qualche bug di troppo
9.5
SONORO
Ottimo doppiaggio e colonna sonora indimenticabile
0
BONUS
Né bonus né malus
9.3 MEDIA + 0 BONUS = 9.3 TOTALE
  • Trama matura e sempre interessante dall'inizio alla fine.
  • Gameplay raffinato grazie a tante piccole aggiunte come il “terrore”, la Batmobile e il dual play.
  • Gotham riprodotta alla perfezione.
  • In ogni angolo della città ci attendono tantissime cose da fare:  una missione secondaria, un trofeo dell'enigmista da recuperare, una sfida con la Batmobile e tanto altro ancora.
  • Tecnicamente impressionante in ogni settore.
  • Nonostante sia stata migliorata, l'intelligenza artificiale risulta ancora lacunosa.
  • Utilizzo eccessivo in alcuni fasi della batmobile.
  • Si poteva osare qualcosa di più durante le fasi dual play.
  • Qualche bug di troppo ogni tanto.

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