Nintendo, a prescindere dal lancio di Wii U, ha deciso di non abbandonare ancora il Wii, che in questi sei anni ha raggiunto quasi 100 milioni di unità vendute nel mondo. Complice anche l’imminente arrivo del Natale, la casa di Kyoto ha dunque presentato un nuovo restyling della console dei record.
Il Wii Mini, previsto al momento solo per il mercato canadese (dove il lancio è avvenuto il 7 dicembre), si presenta con uno chassis nero opacizzato dal bordo rosso fiammante, ed è accompagnato dal classico duo Wii Remote Plus+Nunchuck, anche loro di rosso vestiti.
La console, che è di dimensioni leggermente (ma davvero “leggermente”) più contenute rispetto alle sue versioni precedenti, non può in alcun modo connettersi ad Internet (nemmeno tramite adattatori USB, come scoperto da Digital Foundry), tant’è che anche le Impostazioni Internet del sistema operativo sono state rimosse. Ovviamente, per questo motivo, gli utenti che compreranno Wii Mini non potranno giocare online nè tantomeno scaricare giochi e applicazioni dal Wii Shop, cosa che taglia fuori uno dei punti di forza del Wii: la Virtual Console. E per i nostri amici canadesi non ci sarà nemmeno alcuna possibilità di usare Netflix sui loro Wii Mini.
Sempre parlando di retrogaming, i giochi per GameCube non sono supportati, come del resto accadeva già con il Wii Family Edition (conosciuto ai più come “Wii orizzontale”).
La nuova versione non permette nemmeno di utilizzare le schede SD (che comunque, vista l’assenza della connessione Internet, diventano piuttosto inutili), visto che non presenta l’apposito slot. In ogni caso non crucciatevi: anche se si fossero potute utilizzare le schede SD, non sarebbe comunque stato possibile giocare ai titoli WiiWare/Virtual Console “travasandoli” da un altro Wii, visto che sono sempre stati legati indissolubilmente alla console utilizzata per scaricarli dalla rete. Una delle due porte USB è stata inoltre rimossa.
Lo slot disco non “mangia” più automaticamente i DVD, ma è stato sostituito da uno sportello che si apre grazie alla pressione di un pulsante (molto GameCube-style, per intenderci. Ops, il classico dito nella piaga!).
Wii Mini, inoltre, non supporta nè i cavi component nè i 480p. Se il Wii, pur non essendo una macchina ad alta definizione, poteva essere spremuto un pochino di più grazie a un cavo component, la nuova versione rimane ancorata al classico cavo composito.
Vale allora la pena comprare il Wii Mini? Beh, per alcune famiglie (specie con bambini piccoli) potrebbe essere un affare: niente Internet, nessuna preoccupazione nel lasciare i pargoli davanti alla console. E il restyle presenta anche un bassissimo consumo di energia rispetto al Wii (che già era piuttosto “green” in questo senso). Inoltre, per il giocatore “medio”, di poche pretese, le limitazioni di questa versione non dovrebbero costituire un grande problema, e la presenza di più di 1300 giochi tra i quali scegliere potrebbe costituire già una buona ragione per comprare Wii Mini.
Evidentemente Nintendo spera di racimolare qualche soldino in più rivolgendosi proprio a queste categorie di videogiocatori, visto e considerato che i costi di produzione per Wii Mini sono certamente inferiori a quelli di un Wii “standard”.
Al momento la nuova versione è disponibile solo in Canada, al prezzo di 99$, e non esistono piani per la messa in vendita in altre zone del globo: probabilmente la casa di Kyoto aspetterà i risultati di questo “Mini” esperimento prima di decidere la prossima mossa.