Una delle Software House più attive e produttive degli ultimi anni è sicuramente quella dei ragazzi di Telltale Games. Da diversi anni la società statunitense ha intrapreso un percorso artistico incentrato esclusivamente sul genere delle avventure grafiche e, vedendo i curricula dei vari membri dello studio e i risultati ottenuti negli anni, non si possono avere dubbi sull’effettiva positività di questa scelta. Nel giugno 2004, infatti, diversi ex dipendenti della LucasArts, leader nel settore PC per tutti gli anni ’90, decisero di mettersi in proprio e di fornire una nuova visione dell’ormai dimenticato genere delle avventure grafiche. Nella loro ultima fatica, i ragazzi di Telltale, hanno voluto cimentarsi nella trasposizione videoludica del celebre fumetto di Robert Kirkman : The Walking Dead, riuscendo a coronare otto anni di carriera e riscuotere un successo mondiale sia dal punto di vista commerciale, sia da parte della critica. Nonostante l’oggettivamente ottimo risultato ottenuto dalla Software House alcuni videogiocatori rimangono ancora particolarmente scettici sulla bontà di questi titoli. Analizziamo, quindi, quelle che possono essere le maggiori criticità dei vari giochi Telltale e i loro punti di forza.
Il gameplay : film o videogioco ?
Una delle domande che molti giocatori si pongono davanti a giochi di questo tipo è se le fasi di gameplay possano essere considerate numericamente adeguate ad un videogioco piuttosto che ad un “film interattivo”, termine con il quale si sono definiti più volte titoli similari. In effetti, confrontando le avventure di Telltale con quelle storiche della LucasArts, la differenza più marcata risiede proprio nel gameplay. I titoli sviluppati dal celebre studio di George Lucas intorno agli anni ’90, infatti, erano interamente basati sulla risoluzione di enigmi difficili e articolati, il cui completamento era strettamente legato all’esplorazione dell’intera area di gioco e all’interazione con i personaggi secondari. Differentemente, i titoli Telltale seguono uno stile maggiormente basato sull’atmosfera cinematografica e sulle emozioni che la trama e i suoi risvolti possono dare al giocatore. Questo diverso approccio porta, quindi, ad una sensibile differenza di difficoltà fra le avventure grafiche originali e quelle moderne. Se le prime, per essere completate, richiedevano una massiccia dose di intelligenza e di intuito, le ultime possono essere portate a termine senza alcuno sforzo come se si stesse seguendo un film e non effettivamente giocando. Il perno su cui ruota l’intera esperienza dei titoli Telltale, però, è un elemento quasi del tutto assente nelle prime avventure grafiche e cioè quello di poter prendere scelte decisive per lo svolgimento della trama. Questa focalizzazione sulla storia e l’atmosfera rende un titolo Telltale profondamente diverso da come sarebbe potuta essere un’avventura grafica anni fa. Infine, c’è da (nostalgicamente) aggiungere che i grandi capolavori LucasArts godevano di personaggi e atmosfere geniali ed irriverenti, tutt’ora non ancora eguagliate da nessun titolo del genere.
Continua nel prossimo episodio…
Un’altra grande critica mossa da molti videogiocatori nei confronti dei titoli Telltale è quella della distribuzione ad episodi. Il problema principale di questo tipo di strategia commerciale è quello di “spezzettare” l’esperienza di gioco, tanto da poter far risultare quest’ultima frammentaria e discontinua. Suddividere un gioco in più episodi, come spiegato da John Carmack (ID Software), può essere utile dal punto di vista commerciale, grazie ad una distribuzione dei costi di sviluppo, ma allo stesso tempo può rappresentare un impedimento per la varietà di gameplay. Un brand ad episodi, inoltre, deve inizalmente percorrere una distribuzione esclusivamente digitale, cosa non ancora del tutto accettata dai giocatori più conservatori. Nonostante ciò, aggiornare costantemente un titolo con i vari episodi può risultare una strategia vincente per mantenere sempre costante il livello di attenzione del pubblico verso il titolo stesso.
La rinascita di un genere
Il successo ottenuto dagli ultimi lavori di Telltale Games hanno portato all’attenzione di tutti un genere che, anche nel suo momento più florido, è sempre stato destinato ad una piccola fetta di intenditori. Bisogna, quindi, fare un applauso ai ragazzi dello studio statunitense per aver riportato in auge un genere dimenticato come quello delle avventure grafiche. Se tutto questo non bastasse, i loro titoli hanno dimostrato che si può sfruttare una licenza importante (The Walking Dead ; Ritorno al futuro) in maniera fresca ed interessante, senza rovinare il materiale su cui si sta lavorando.