Fra una settimana (e fra un mese sulle nuove console) uscirà Call of Duty: Ghosts, nuovo capitolo della serie di punta di Activision. Abbiamo parlato di cani, abbiamo parlato di pesci e abbiamo parlato di soldati donna nel multiplayer, ma per tutte le informazioni che il publisher ha man mano snocciolato sembrano essercene altrettante, di natura più tecnica ma non per questo meno importanti, su cui si sta cercando di mantenere un innocente silenzio il più a lungo possibile.
Oggi cercherò di riassumere tutti i “rumor” con una qualche fondatezza alle spalle riguardanti il titolo sviluppato da Infinity Ward e di argomentarli per chi magari ha poca praticità con argomentazioni di tipo tecnico, anche se a livello pur sempre molto basilare.
La risoluzione next-gen
(La notizia ha già circolato parecchio e già ho ricostruito l’andamento della vicenda originaria per esteso, quindi se siete interessati a conoscere tutta la storia nei dettagli vi conviene leggere per prima cosa il mio vecchio articolo)
Riassumendo molto brevemente, a luglio Infinity Ward ha affermato, un po’ en passant, che sia su PS4 che su Xbox One Ghosts sarebbe girato con una risoluzione nativa di 1080p, 60fps; da allora non si è saputo nulla di ufficiale, ma non si avevano ragioni per non credere alla dichiaraziona.
La situazione ha iniziato a farsi sospetta quando, poco più di una settimana fa, IGN ha pubblicato un preview del titolo basandosi sulla versione PS4. Cosa c’è di strano, direte voi. Il fatto è che fin da quando la “battaglia” delle nuove console è iniziata Call of Duty è stato da sempre affiancato a Xbox One, per ragioni più che altro di marketing e di target (ad esempio, invece, Assassin’s Creed IV ha avuto un rapporto molto più stretto con la console Sony), quindi la scelta naturale per un preview sarebbe stata la console di Redmond, per cui il gioco è stato maggiormente pubblicizzato.
Le teorie, all’inizio infondate, hanno iniziato a circolare: che CoD su Xbox One sia qualitativamente sensibilmente perggiore che su PS4 e su PC? In questo caso mandare avanti la versione PS4 sarebbe stata da parte di Activision una mossa per tutelare sia il gioco che la nuova Xbox, evitando di far notare subito una disparità tecnica non indifferente. Le teorie sono diventate ufficialmente rumor quando su NeoGAF l’utente cboat, una fonte interna anonima ritenuta affidabile, ha affermato che a Microsoft sanno già perfettamente non solo che il nuovo CoD girerà sulla loro console a 720p, ma che lo stesso avverrà anche per TitanFall, altro gioco dello stesso publisher (guardare il vecchio articolo per le fonti).
Uno scatto “rubato” del retro della scatola del gioco per PS4 ha confermato che sulla console concorrente Ghosts girerà effettivamente a 1080p nativi, il che agli occhi di molti metterebbe in una pessima situazione Xbox One – non del tutto infondatamente – se la versione “di punta” del gioco, quella in qualche modo suggerita, dovesse rivelarsi decisamente inferiore.
A rincarare la dose ci ha poi pensato due giorni fa Jeremy Conrad, ex-giornalista di IGN, che tramite il proprio account Twitter ha rilasciato il seguente messaggio:
FIFA, Forza, NBA2k – 1080p
Ryse – 900p
Ghosts, BF4 -720p
#XboxOne, $500 ben spesi.
sottolineando poi come nei chioschi promozionali di Xbox One vengano usati tv a 720p per mostrare i giochi, in particolare BattleField 4. Lo stesso Conrad spiega come il 5 novembre verranno pubblicate le recensioni di CoD per tutte le piattaforme ad eccezione di Xbox One, cosa che avverrà invece il 12 novembre (i publisher che danno versioni di prova dei giochi in anticipo possono imporre delle date minime per pubblicare le recensioni); sarebbe, a suo dire, un tentativo per nascondere la questione della risoluzione come anche altri, non meglio specificati, problemi della versione One del gioco.
La differenza da un punto di vista tecnico tra 1080p e 720p, se di quella solo si trattasse, non sarebbe così drammatica da poter rovinare il gioco; molti tv nominalmente a 1080p non sono in realtà abbastanza grandi da far realmente notare tanta differenza stando ad una distanza media dallo schermo, ma per chi prevedeva di giocare su monitor da 40-45 pollici o più la disparità tra le due risoluzioni inizierebbe a dare parecchio nell’occhio.
La preoccupazione maggiore, più che per la risoluzione di per sé, sarebbe nella ragione dietro a questa differenza: PS4 e Xbox One sono strutturalmente, almeno sulla carta, molto simili, e allo stesso tempo simili ad un PC. Se quindi con in mano strumenti egualmente facili da gestire non si fosse riusciti a ottenere un risultato decente con uno dei giochi che prevede di vendere di più al lancio della nuova generazione, e addirittura sulla “sua” piattaforma, ci sarebbe ampio spazio per farsi delle domande sulle vere capacità di Xbox One all’atto pratico.
Un fotogramma di un video a 1080p è composto da 2’073’600 pixel, uno di un video a 720p da “soli” 921’600; il 1080p è 2,25 volte più impegnativo da disegnare. Questo non vuol dire ovviamente che una macchina in grado di dare una risoluzione a 1080p sia 2,25 volte più performante di un’altra che si ferma a 720p (questo è solo l’aspetto del disegno a video, ci sono tanti altri calcoli in ballo), ma la differenza non è comunque marginale.
Il porting per PC
Diversi sono anche gli interrogativi sulla versione PC del gioco, questa volta più che altro per la qualità del porting e per la sua scalabilità e ottimizzazione.
Più che di un “rumor”, in questo caso si tratta di una speculazione basata su dati ufficiali provenienti da Activision, ovvero i requisiti minimi di sistema. Tra di essi spiccano lo spazio su disco (40 GB), la GPU (GeForce GTS 450) e la RAM (6 GB).
Riguardo la prima voce, la domanda è come faccia il gioco ad occupare tanto spazio, anche in relazione ad altri giochi next-gen tecnicamente e graficamente paragonabili se non palesemente migliori (20 GB Watch Dogs e 30 GB Battlefield 4, per esempio). La teoria più probabile è una scarsa compressione delle texture e degli asset in generale, probabilmente per facilitare le prestazioni senza dover lavorare troppo per l’ottimizzazione.
Le altre due voci, non mostruose ma comunque alte, fanno specie perché questi sono i requisiti minimi, non quelli consigliati. Significa che gli sviluppatori sconsigliano vivamente di acquistare il gioco se il vostro computer non ha pezzi di questa potenza o superiori, ma qui si sta parlando di una scheda video di fascia più che media e di una quantità di memoria raramente richiesta da un gioco, e mai prima d’ora da un FPS “scriptato” come CoD in fin dei conti è.
La paura è che i requisiti massimi siano di poco diversi da quelli minimi, con il gioco in versione PC estrapolato direttamente dalle versioni next-gen e davvero poco scalabile, tutto a svantaggio di chi si trova con un computer di fascia più bassa. Visto che Ghosts uscirà su Xbox 360 e PS3 è impensabile che non sia possibile arrivare ad un compromesso migliore su PC, qualcosa di più simile alle versioni per le vecchie console almeno dal punto di vista grafico, ma non è affatto scontato che Infinity Ward abbia anche solo voluto provarci.
Le dimensioni sulle nuove console
Abbiamo detto dei 40 GB su PC, ma c’è il serio rischio che la cosa si ripeta su PS4 e Xbox One.
Per chi non lo sapesse, la scorsa generazione ha visto installazioni quasi sempre obbligatorie su PS3 ma di ridotta entità e quasi sempre opzionali su Xbox 360 ma dal volume un po’ più corposo. Nessuno si è posto veramente la domanda fino ad ora, ma quale sarà la situazione installazioni obbligatorie per i giochi di nuova generazione? Il dubbio è sorto quando hanno iniziato a venire fotografati i retri delle scatole di alcune copie di giochi next gen. Prima è toccato alle tre esclusive di punta di One (Dead Rising 3, Forza Motorsport 5 e Ryse: Son of Rome), che in totale sembra richiederanno 120 GB obbligatori su disco tutte sommate, ma la cosa si è allargata anche a PS4 grazie proprio ad una foto di Ghosts, quella già citata in precedenza in relazione alla risoluzione video. Il verdetto è chiaro: “spazio richiesto su disco: 40 GB”.
Che su PS4 CoD richiederà un’installazione totale è ormai quasi confermato, e visti gli altri tre casi è molto, molto probabile che lo stesso avvenga su One.
Su un hard disk da 500 GB, 40 GB a gioco inizierebbero a farsi sentire non poco, per non parlare dei tempi materiali di installazione (che è vero può essere solo parziale prima di poter cominciare a giocare, almeno su PS4, ma che comunque impiegherebbe nel caso migliore dai cinque minuti a gioco in su). Che CoD richiederà queste installazioni è praticamente cosa certa ormai, ma è bene sperare che si tratti di un caso isolato e non di una regola per la next-gen.
Le versioni old-gen/Wii U
Non dimentichiamoci che anche questo nuovo Call of Duty uscirà su PS3 e Xbox 360 come gli ultimi 6 capitoli della saga. La premessa riguardo le versioni old-gen è che un gioco pensato anche e soprattutto per piattaforme nuove su quelle vecchie non potrà non sfigurare; questo non è un dubbio né una preoccupazione, ma qualcosa da mettere in conto per forza di cose.
Interrogativi ben più motivati sono al contrario quelli riguardo il multiplayer. L’ennesimo scatto di una scatola, questa volta della versione Xbox 360, mostra infatti la dicitura “giocatori online: 1-12”, che non solo sarebbe una riduzione rispetto alle nuove versioni, ma anche rispetto agli scorsi capitoli della saga sulle vecchie console (da sempre il limite dei giocatori online anche su PS3 e Xbox 360 è stato 18). La stessa cosa, al 99,9%, sarebbe vera anche per PS3 e per Wii U.
A chi fosse in possesso di una Xbox 360 priva di hard disk potrebbe poi anche non piacere la notizia che quasi certamente, come la stessa foto mostra, sarà obbligatoria un’installazione minima da 3 GB. Nulla si sa dell’installazione su PS3 per ora, ma una cifra simile o maggiore è facilmente ipotizzabile, e lo stesso vale per Wii U.
Tutti i dubbi riguardo le versioni PC e current-gen saranno svelati il 5 novembre, martedì prossimo, quando il gioco uscirà su queste piattaforme. Per avere risposte complete riguardo la next-gen, al contrario, bisognerà aspettare dopo il 20 del mese.