The Iron Horde
World of Warcraft è uno dei MMORPG più datati attualmente in circolazione. Giusto poche ore fa è giunto al suo decimo anniversario, celebrato in grande stile con l’espansione Warlords Of Draenor, assieme alle sue novità, vecchie glorie e problemi di istanze. Scopriamo insieme se il gioco di Blizzard vale effettivamente la candela…
La lunga storia di World of Warcraft
E’ giusto spendere qualche parola su un titolo che ha fatto la storia del gaming online. Approdato sulla rete il 23 Novembre del 2004 grazie all’azienda Blizzard, il gioco (sequel di Warcraft III) propone una storia esclusivamente online di stampo GDR (gioco di ruolo) fantasy-medievale. Il compito principale del giocatore è innanzitutto scegliere la propria fazione (Alleanza od Orda), creare il proprio personaggio (selezionando nome, sesso, razza, classe e aspetto fisico) e compiere missioni. Giocabile solo ed esclusivamente su PC e MAC tramite canone mensile, ha raggiunto ben dodici milioni di iscritti, calati successivamente a dieci (probabilmente proprio a causa della richiesta di un pagamento per giocare, al contrario di moltissimi altri MMO usciti con il passare degli anni e che offrono un sistema Free To Play).
Attualmente propone ben cinque espansioni: The Burning Crusade, Wrath fo The Lich King, Cataclysm, Mists of Pandaria e Warlords of Draenor. Quest’ultima ha portato molti cambiamenti con sé, fra cui una nuova veste grafica, l’inserimento delle guarnigioni e l’aumento del level cap da 90 a 100.
La serie ha avuto un successo talmente grande che è approdata anche nel mondo cartaceo (fumetti e libri), nonché sul grande schermo, con il film Warcraft, che uscirà fra qualche anno.
Warlords of Draenor
L’espansione, uscita il 13 Novembre 2014 in edizione standard, deluxe e digital deluxe, è posta in una linea temporale diversa rispetta alle precedenti espansioni: Draenor (le attuali Outland o Terre Esterne) è stata appena messa sotto scacco dall’Orda di Ferro ed è prossima alla distruzione. Si tratta quindi in un salto nel passato, dove il Portale Oscuro è ancora perfettamente funzionante e pronto ad essere utilizzato per assaltare Azeroth e vecchie conoscenze tornano in azione. L’Alleanza e l‘orda si ritrovano quindi (curiosamente) a dover unire le proprie forze per contrastare la minaccia del clan orchesco.
Ma ciò che attrae molto di questa espansione non è solo la storia: come abbiamo già detto prima, sono stati effettuati diversi cambiamenti rispetto al WoW per come è conosciuto: quella più importante e sostanziale è sicuramente l’aggiornamento grafico, di cui parleremo nella sezione apposita; altra importante new entry è quella delle guarnigioni (o garrison), di cui invece discuteremo nella sezione omonima.
Crazy little thing called LAG (e non solo)
Diciamocelo: giocare ad un titolo esclusivamente online al day one equivale più o a meno ad un tentativo di suicidio. World of Warcraft ne è la conferma, più che prevista, infatti è risultato pressoché ingiocabile (e non solo per il primo giorno). Il problema maggiore è stato creato dalle guarnigioni, vere e proprie istanze che ad un certo punto si sono trovate talmente sature da espellere i giocatori, teletrasportandoli in luoghi senza senso (compresa la sottoscritta, la quale si è ritrovata in mezzo a Pandaria da un momento all’altro) o provocando bruscamente la disconnessione dal servizio Battle.net.
Ai più sfortunati è capitato di rimanere fisicamente bloccati su un punto della mappa per diversi giorni oppure di dover rimanere in coda per accedere al reame.
Per non parlare del server lag pesante e persistente. I giocatori si sono rivoltati contro l’azienda, insultandoli, aprendo ticket come se non ci fosse un domani e intasando il forum ufficiale. Alcuni hanno minacciato di denunciarli, altri hanno chiesto il rimborso. Blizzard non ha esitato, comprendendo il problema e lavorandoci senza sosta (seppure ogni tanto la guarnigione continui a non essere disponibile), nonché risarcendo i giocatori con cinque giorni gratuiti di abbonamento. Una soluzione veloce e onesta, seppur non apprezzata da alcuni gamer che hanno dichiarato di voler abbandonare definitivamente WoW.
Ultimo, ma non meno importante, è stato il problema bug: personaggi che passano attraverso i muri o… totalmente inesistenti, a tal punto da rendere impossibile completare l’obiettivo. Insomma: alcuni problemi potevano benissimo essere evitati, altri, purtroppo, erano prevedibili e c’era poco da fare, se non pazientare. Attualmente, Warlords of Draenor è giocabile senza alcun problema.
Mi guarnigione es tu guarnigione!
Argomento decisamente scottante è quello delle guarnigioni, discusse quanto amate (come si suol dire: il mondo è bello perché è vario!). Al contrario di altri MMORPG come Star Wars: The Old Republic, che sfruttano un discorso di housing (ovvero di una dimora altamente personalizzabile), World of Warcraft lascia stare il discorso customizzazione per un’esperienza forse meno completa ma decisamente più utile. La garrison (giusto per essere un po’ più internazionali) è un luogo dove i giocatori investono moltissimo tempo, e per un motivo ben preciso: è una fonte di soldi.
Disponibile dopo la conclusione di una delle missioni principali, sarà possibile selezionare le strutture da costruire, mentre altre saranno sbloccate tramite quest apposite. Serve principalmente a due scopi: far craftare oggetti agli NPC senza doverci perdere tempo personalmente e ingaggiare questi ultimi per missioni “speciali” (anche in questo caso molto simili a quelle presenti su The Old Republic). Il lavoro è semplice e produttivo: basterà completare alcune richieste per ottenere dei personaggi con determinate abilità (e non parliamo di una dozzina di NPC, ma quasi di centinaia!), sfruttabili a seconda delle occasioni. La vera perla di tutto ciò sono le ricompense: aumento di punti esperienza per il character utilizzato e per noi, oro e persino oggetti rari. Ciò comporta ad un vero rinnovamento del titolo.
Il gameplay
Il gameplay, ovviamente, non ha subito alcuna modifica per quanto riguarda la modalità di interazione con l’ambiente, ma ha subito un drastico cambiamento per quanto riguarda il personaggio, l’interfaccia e il mondo circostante.
Ciò che è stato forse maggiormente contestato dai videogiocatori presenti dall’edizione vanilla (ovvero quella di base, senza espansioni) è il drastico depotenziamento di alcune classi, che si sono viste cambiare persino alcuni poteri. Fortunatamente, la cosa non ha influito troppo sul gioco, ma è stata probabilmente necessaria visto l’aumento del level cap e l’arrivo di nuovi, temibili nemici.
Per quanto riguarda l’ambito istanze, incursioni, spedizioni e PvP, ne sono state aggiunte per tutti i gusti (e livelli… oltre il 90): dalle Miniere di Magliorosso ai Bastioni di Roccianera Superiori e sopratutto è stato completamente rivisto il sistema con cui accedervi. E’ stata infatti inserita l’opzione Gruppi Organizzati, che ci permette di cercare (o di creare) party di cui abbiamo bisogno, che sia per un campo di battaglia, un’arena, un’incursione o semplicemente per sbloccare gli obiettivi o farmare oggetti.
Infine, anche l’interfaccia utente ha visto un cambiamento tramite la patch 6.0.2, la quale ha organizzato in maniera più ordinata le borse, le mount, i giocattoli e il registro missioni. Per quanto riguarda i raid, questi saranno disponibili dal 2 Dicembre 2014.
Rifacciamoci il trucco: comparto grafico
Altra modifica di cui abbiamo ampiamente parlato (senza entrare nel dettaglio) è la grafica del gioco, quasi del tutto aggiornata. Il lavoro più pesante è stato effettuato sui personaggi, che hanno subito rimodellamento e retexturizzazione, nonché un reset completo dei movimenti (ora più fluidi).
Insomma: Warlords of Draenor non ha portato con sé solo novità a livello di storyline e gameplay, ma una vera e propria rivisitazione, che dopo 10 anni dall’uscita di World of Warcraft era assolutamente necessaria. Anche le ambientazioni sono state rinfrescate, senza però abbandonare lo stile semi-cartoon che caratterizza il titolo.
Draenor offre un’ampia visione di ciò che è in grado di fare Blizzard: la mappa è vasta, con ben sette zone esplorabili, le quali variano da lande innevate a foreste selvagge. Un lavoro niente male!
Musica per le orecchie: comparto audio
Come per tutti i titoli Blizzard, anche Warlords of Draenor eccelle per tutto ciò che riguarda il comparto audio. Il doppiaggio in italiano è insuperabile, così come la colonna sonora realizzata appositamente. Contenuta nell’edizione deluxe, la OST comprende i seguenti brani:
01 A Siege Of Worlds
02 The Homeworld Beckons
03 Times Change
04 Eternal Night
05 Clan Warsong
06 Visions Of The Prophet
07 The Foundry
08 Allegiances
09 Sacrifice
10 Family
11 Old Growth
12 Instruments Of The Arcane
13 We Will Be Conquerors
14 Ways Of The Ancient Ones
15 Khadgar
16 Ancestors
17 Iron Dawn
18 Lifeblood
19 Tides Of War
Per quanto riguarda gli effetti sonori, anche questi sono di qualità eccellente e non è stato riscontrato alcun problema.