Dopo 20 anni di avventure, Pokémon continua a tenerci compagnia con l'(ormai classico) appuntamento annuale. Ed eccoci sbarcare quindi nella regione di Alola con Pokémon Sole e Luna, pronti a fare la conoscenza dei Pokémon di Settima Generazione.
Per festeggiare anche noi l’anniversario, abbiamo deciso di offrirvi una recensione scritta a quattro mani: da me (Daniela) e da Oni. D’altronde, una regione così piena di novità come quella di Alola richiede… un nuovo punto di vista!
E allora andiamo! La nostra avventura sta per (ri)cominciare! Spiegate le vele!
Sul mare luccica l’astro d’argento
Pokémon Sole e Luna si apre in modo… insolito rispetto agli standard della serie.
Siamo appena sbarcati ad Alola dopo un lungo viaggio dalla regione di Kanto, ma l’attenzione non viene concentrata subito su di noi, bensì su una giovane ragazza in fuga. Da chi? Perché? Non ci è dato sapere. Ma prima ancora di ottenere il nostro starter abbiamo modo di incontrarla, assieme alla creatura che l’accompagna.
Lylia, questo il nome della ragazza, è in fuga da alcuni loschi figuri che vogliono impossessarsi del piccolo Pokémon che sta cercando di proteggere, Cosmog.
La trama (di cui non vogliamo rivelarvi troppi dettagli per non rovinarvi l’esperienza) è sempre presente e “viva”, non solo di contorno alle nostre avventure, e viene svolta principalmente con l’aiuto di tantissime cutscene e dialoghi con personaggi davvero molto… “tangibili”, credibili.
In Pokémon X e Y avevamo tanti personaggi anonimi, solo abbozzati e dimenticabili sulla lunga distanza. Pokémon Sole e Luna invece riesce a farci stringere amicizia con comprimari sì stereotipati e non troppo complessi (come si può dire per la stragrande maggioranza degli NPC nella serie Pokémon), ma davvero “vivi” e credibili, capaci talvolta di toccare le corde emotive del giocatore.
Commento di Daniela:
La cura riposta nei personaggi non giocanti è notevole. Pur non andando quasi mai oltre i classici “amico sorridente”, “fanciulla in pericolo”, “bel tenebroso” e via dicendo, Lylia e compagnia mi hanno saputo regalare risate genuine e momenti di tristezza. Era dalla Quinta Generazione che non provavo nulla di simile.
Le cutscene sono tante, ma quasi mai invadenti. La storia è accattivante e con interessanti colpi di scena.
Commento di Oni:
Innegabilmente Pokémon Sole & Luna sono riusciti dove X & Y hanno (parzialmente) fallito. Trama e personaggi sono memorabili e tutto sommato credibili (fermo restanti i canoni della serie), e difficilmente arriverete alla fine dell’avventura senza aver sviluppato una preferenza per lo spensierato Hau, per la determinata Lylia o per uno degli altri personaggi del cast. Una nota di lode va data inoltre agli ambienti, molto più coerenti che in passato e degno contesto per un’avventura di ampio respiro. Ne riparleremo in dettaglio tra poco.
Stessa spiaggia, stesso mare?
Pokémon Sole e Luna è una mezza rivoluzione di alcune meccaniche della serie.
Innanzitutto abbiamo l’eliminazione delle MN (convertite in MT per essere comunque usate durante la lotta). Niente più schiavi MN, dunque (gioisca il Team Plasma!). Tutti gli enigmi ambientali che una volta richiedevano mosse come Surf e Forza (così come Volo e la bicicletta) sono stati sostituiti dal Poképassaggio, un sistema che fa buon tesoro di quanto già sperimentato nella Sesta Generazione e l’eleva all’ennesima potenza. Ora utilizzare un Lapras per andare a scuriosare nella spiaggia vicina o farsi trasportare da un Charizard da un’isola all’altra è questione di un click. E non dovremo nemmeno avere il Pokémon con noi, visto che tutte le creature legate a questo servizio sono… a noleggio! Davvero ottimo.
L’avventura si snoda tra quattro isole principali. Al contrario di quanto potrebbe sembrare a una prima occhiata, ogni isola è davvero grande, quasi una mini-regione che racchiude città e percorsi molto variegati tra loro. Questi ultimi, pur essendo (come sempre in Pokémon) piuttosto lineari, sono più naturali che mai, con collinette, avvallamenti, stradine serpeggianti e piccoli anfratti da esplorare. L’impressione di avanzare in linea retta sparisce grazie a tutti questi piccoli accorgimenti.
Un’altra grande novità è stata la sostituzione dei Capopalestra con i Kahuna e i Capitani. Ogni Capitano offre una sfida diversa nel corso dell’avventura, che può andare dalla classica lotta Pokémon a fetch quest a veri e propri quiz. Niente di trascendentale, ma riesce comunque a risultare fresco e divertente.
I nuovi Pokémon (e le forme Alola) sono molto interessanti sia come design che dal punto di vista competitivo: nonostante la scarsa Velocità della maggior parte di essi, possiedono mosse e abilità inedite davvero molto interessanti da integrare nelle proprie strategie.
Il nuovo menù di lotta è estremamente intuitivo, con le mosse disposte sulla destra e le altre opzioni sulla sinistra. Sono stati aggiunti anche dei suggerimenti (disponibili per i Pokémon già visti nel corso dell’avventura e per tutti i Pokémon nell’Albero della Lotta e nella Battle Royale) sull’efficacia delle proprie mosse sugli avversari. Inoltre, selezionando le icone dei Pokémon in campo, è possibile visualizzare tante informazioni utili, come i tipi del Pokémon, le sue modifiche alle statistiche e la durata e gli effetti di mosse come Barriera o di condizioni metereologiche.
Ma, a proposito di lotte, parliamo della nuova grande aggiunta di Pokémon Sole e Luna: le Mosse Z. Attivabili tramite cristalli da assegnare ai nostri Pokémon, permettono di potenziare una delle mosse conosciute (a patto che sia dello stesso tipo del cristallo). Ciò permette la pianificazione di nuove strategie (considerando che anche le mosse di stato possono essere potenziate in questo modo).
Sempre in ambito lotte dobbiamo spendere qualche parola sulla Battle Royale, nuovo formato 4 vs 4, tutti contro tutti. Senza dubbio si tratta di una modalità dai risvolti strategici interessanti, ma è anche vero che mettere in campo quattro allenatori diversi in grado di attaccare ciascuno chi preferisce è una miscela… imprevedibile, e talvolta la vittoria diventa più questione di fortuna che di bravura.
Insomma, una buona idea sulla carta ma un po’ confusionaria sul campo.
Tra le novità abbiamo anche il Pokédex Rotom con annesso Pokévisore, che ci permette di fotografare alcuni mostri selvatici in punti specifici di alcuni percorsi. La varietà di Pokémon immortalabili non è altissima, ma le loro animazioni sono piene di carattere e le meccaniche vicine a Pokémon Snap garantiscono ore di divertimento.
È presente anche una funzionalità di lettura di codici QR che permette di registrare come “visti” (e non “catturati”) tutti i Pokémon di Alola (e, in futuro, delle altre regioni). Ma non solo. Leggendo infatti un certo numero di codici si ha la possibilità di utilizzare lo Scanner Isola, in grado di indicarci suppergiù la posizione di alcuni Pokémon rarissimi (tra cui gli starter di Unima e di Johto) e renderne possibile la cattura.
La Festiplaza, nuovo hub online, riprende parecchie idee dalla Galleria Solidarietà di Pokémon Nero 2 e Bianco 2, permettendo ad esempio di ottenere strumenti, far covare delle uova o allenare i propri Pokémon. Si sostituisce però al PSS, costringendo il giocatore a restare al suo interno per sfruttare l’online.
Ultima grande novità, il Poké Resort: un piccolo arcipelago di isole da potenziare per ottenere importanti benefici. È infatti possibile ottenere Pokégioli (i nuovi Pokébignè e vera e propria valuta di scambio nel Resort), incontrare nuovi selvatici, coltivare bacche, ottenere strumenti utili, allenare i Pokémon e perfino schiudere uova, tutto in automatico, anche a console spenta. Fenomenale.
Commento di Daniela:
Il Poképassaggio riesce a prendere le MN, ribaltarle come un calzino e renderle finalmente piacevoli. Le uniche pecche? Per viaggiare a una buona velocità bisogna tenere premuto il pulsante B e Charizard ha soltanto un paio di cutscene per il volo, niente di paragonabile all’Ipervolo di ROZA. Un peccato, ma ci si passa sopra.
La presenza di sole quattro isole, sulla carta, non mi convinceva moltissimo, e temevo che quella di Alola si sarebbe rivelata una regione fin troppo piccola, ma sono stata più che felice di constatare il contrario: c’è davvero tanto da vedere.
Anche l’assenza dei Capopalestra mi preoccupava non poco, ma lo scetticismo iniziale ha dovuto fare strada alla soddisfazione: i Kahuna sono avversari molto validi e i Pokémon Totem un’ottima sfida. Entrambi infatti si basano talvolta su meccaniche familiari a chi bazzica per il competitivo. Solo un paio di prove verso la fine dell’avventura mi sono sembrate un pochino sottotono, ma non hanno comunque alterato la mia opinione.
Dei suggerimenti per le mosse non ne sentivo la necessità, conoscendo bene tutte le Generazioni precedenti, ma ne comprendo il motivo: con più di 800 Pokémon le cose cominciano a farsi un tantino complicate per i nuovi Allenatori. Per fortuna i suggerimenti non sono mai troppo invadenti. Avere invece un contatore per la durata di mosse come Barriera o Schermoluce è qualcosa che ho apprezzato davvero molto (considerata la mia scarsa memoria a breve termine).
Le Mosse Z sono interessanti e mi hanno tolto i Chespin dal fuoco più di una volta, ma ho l’impressione che saranno una novità con delle ripercussioni molto meno importanti delle Megaevoluzioni.
Il Poké Resort è molto meglio di quanto mi aspettassi: avendo davvero poco tempo per giocare poter impostare l’EVsaggio della squadra in automatico e vedere i risultati il mattino dopo appena sveglia è davvero meraviglioso. Stesso vale per le bacche, le uova e le tante piccole sorprese ricevute (ci credete se vi dico che i miei Pokémon mi hanno regalato un Tappo Dorato per Natale?).
Commento di Oni:
Impossibile nascondere quanto l’eliminazione delle MN abbia cambiato radicalmente l’approccio al mondo di gioco, ora più in linea con un action/rpg. Oltre a ciò, questa meccanica ha risolto un odio personale che porto avanti sin dalla Seconda Generazione, dato che dover occupare i pochi slot con abilità perlopiù inutili (soprattutto a lungo termine) è una scelta frutto di un design ormai vecchio. Niente più ritorni forzati ai box per prendere quei Pokémon a cui avete insegnato Taglio e/o Surf, insomma, e niente più rinunce per il moveset dei vostri beniamini.
Le battaglie con i Kahuna risultano essere, soprattutto all’inizio, una vera e propria sfida come non se ne vedevano da tempo. Ciò è influenzato anche dalla composizione della squadra, ovviamente, ma in generale ho riscontrato un buon fattore sfida in più occasioni. Essendo particolarmente smemorato e discontinuo nel mio affacciarmi al mondo Pokémon, poi, ho apprezzato molto l’introduzione dei suggerimenti per l’efficacia delle mosse. Avrei comunque preferito che fosse un’opzione disattivabile per andare incontro anche ai giocatori più esigenti.
Non ho fatto un grande utilizzo delle Mosse Z, vera novità di questa generazione. Si tratta comunque di un’opzione utile e che rimpiazza di fatto (per ora) l’introduzione delle Mega-Evoluzioni. Ho gradito invece l’utilizzo dei codici QR per completare la parte “visuale” del Pokédex. Se non altro ora sarà possibile usare meno il PC per conoscere l’ubicazione di quel Pokémon che vi manca, sfruttando invece una risorsa in-game.
In generale Pokémon Sole & Luna sta portando avanti la campagna che sta rendendo più ”friendly” l’allevamento per tutti, con buona pace di chi come il sottoscritto si spaventa di fronte alle conoscenze e al tempo necessari per creare un Pokémon adatto al competitivo.
A-a-abbronzatissimi sotto i raggi del sole
Alola è una regione solare (no pun intended), piena di vita e di colori sgargianti. E questo si riflette anche sull’aspetto grafico di Pokémon Sole e Luna, pieno di colori saturi e di luce abbagliante. I modelli poligonali e le animazioni dei mostri sono curatissimi (e ce ne sono molti nuovi rispetto alla Sesta Generazione).
Gli Allenatori a fianco dei Pokémon sono un’interessante novità, ma si vede che si tratta ancora di un esperimento. Gli Allenatori infatti spariscono durante l’esecuzione di alcuni attacchi troppo “coreografici”, reagiscono solo per dare l’ordine di una mossa e, soprattutto, limitano molto la performance del gioco (soprattutto su 3DS datati).
Qui purtroppo Pokémon Sole e Luna scricchiola un po’. I rallentamenti durante le lotte sono purtroppo all’ordine del giorno e sono presenti persino in lotte in singolo. La cosa peggiora notevolmente eseguendo Mosse Z o con l’arrivo in campo di più Pokémon. È anche vero che, su modelli vecchi della console, ci sono dei rallentamenti anche in alcune cutscene al di fuori delle lotte. E il tutto nonostante la (grande) assenza del 3D, eliminato del tutto in Pokémon Sole e Luna. Davvero un peccato.
Gli ambienti di gioco non sono mai troppo complessi dal punto di vista architettonico (non aspettatevi quindi dei labirinti), ma sono realizzati con grande cura e tantissimi dettagli che li rendono naturali e vivi, molto più di quanto visto in Pokémon X e Y, dove la vicinanza alla classica griglia 2D si sentiva ancora moltissimo.
Applausi infine alla regia virtuale, con una telecamera sempre affidabile in grado di offrire anche inquadrature interessanti di tanto in tanto.
Commento di Daniela:
Giocando sul primo modello di 3DS i rallentamenti si sentono davvero tantissimo, soprattutto durante le lotte. Scagliando una mossa Z l’impressione è spesso quella di avanzare nella melassa. Un grande peccato, considerando pure il tentativo da parte di Game Freak di aggirare il problema eliminando il 3D.
Le animazioni sono piene di carattere (e pure personalizzabili per il nostro alter ego): basti dire che sono state la cosa che mi ha fatto decidere a puntare su Incineroar. Il design potrà non piacere a tutti, ma le sue movenze trasudano grinta!
Commento di Oni:
Avendo giocato il titolo su New Nintendo 3DS XL, posso confermare che anche i modelli più recenti della famiglia 3DS vanno incontro a rallentamenti nelle fasi di gioco più concitate. Se volete averne un riscontro indiscutibile, provate a mandare in campo un Vikavolt in una lotta a 4 e vedrete le ali, normalmente velocissime in stile colibrì, muoversi molto più lentamente.
Su New 3DS le Mosse Z se la cavano un po’ meglio, risultando tutto sommato fluide. In generale i rallentamenti di cui vi abbiamo parlato non compromettono affatto la giocabilità, ma ci ricordano quanto ormai sia datato l’hardware di 3DS rispetto a quello che gli sviluppatori vogliono trasmettere nei loro giochi.
Non ho riscontrato bug durante le ore dedicate a girovagare per Alola.
Una rotonda sul mare, il nostro disco che suona
La colonna sonora è più caraibica che mai, dal classico tema del Centro Pokémon al tema principale dei nuovi giochi. Massiccio l’uso dell’ukulele e delle percussioni. Sono presenti anche brani più moderni (come quello del Team Skull) che garantiscono la giusta caratterizzazione a personaggi e situazioni. Applausi per il tema del Campione.
Effetti sonori riarrangiati per aderire allo stile della regione e Pokémon selvatici molto più chiacchieroni del solito.
Commento di Daniela:
Sembra davvero di essere in vacanza alle Hawaii! Alola è piena di melodie da ascoltare ancora e ancora con le cuffie (e da canticchiare anche dopo aver spento la console).
Unico problema? La musica d’introduzione degli Allenatori è sempre la stessa, mentre una volta cambiava a seconda della classe dell’avversario.
Commento di Oni:
Non ho utilizzato le cuffie per giocare, ma ho comunque gradito gli accompagnamenti musicali. Anche il fatto di poter girare per Alola e sentire i versi dei Pokémon locali quando si passa vicino alle aiuole dona quel tocco di realismo in più che non guasta.
Mi ribagno, mi riasciugo e ricomincia qui lo spasso
Pokémon Sole e Luna è un gioco della serie principale insolitamente lungo: per raggiungere i titoli di coda sono necessarie in media 30 o 40 ore. Davvero tante rispetto alle classiche 15-20!
La varietà di situazioni e di ambienti durante l’avventura principale, così come le tante novità, fanno scorrere piacevolmente il tempo senza mai annoiare. Anzi! Le sorprese sono frequenti e ben dosate, garantendo un ottimo ritmo di gioco.
La difficoltà è stata ritoccata un pochino verso l’alto rispetto ai giochi di Sesta Generazione: affrontare l’avventura principale senza Condivisore Esperienza attivato garantisce una buona sfida anche per chi lancia Pokéball da diversi anni. La Lega presenta alcuni tipi di Pokémon davvero interessanti e un Campione con un’ottima squadra.
Una volta finito il gioco rimane comunque moltissimo da fare: l’ottenimento di tutte le cellule di Zygarde vi terrà impegnati per diverse ore, così come le richieste di alcuni NPC, la caccia ai leggendari (e alle Ultra Creature) e, soprattutto, l’Albero della Lotta.
Molto più impegnativo della Maison Lotta e più in linea con le Torri Lotta del passato, è un ottimo banco di prova prima del competitivo (o in attesa di un nuovo torneo ufficiale). I premi ottenibili sono molto utili, e alcuni (in particolare le Megapietre e alcuni strumenti utili come il Destincomune) vi spingeranno davvero a dare il massimo.
Appassionante anche la soluzione adottata per le successive sfide alla Lega. Non entriamo nei dettagli per non rovinarvi la sorpresa, ma si tratta di un’innovazione semplice e geniale allo stesso tempo.
A tutto questo va poi aggiunto il classico completamento del Pokédex e l’allenamento/allevamento per chi bazzica il competitivo, che rendono Sole e Luna (come tutti gli altri Pokémon) potenzialmente infiniti.
Commento di Daniela:
In generale ho sempre completato un gioco Pokémon entro 15-25 ore. Ma non avrei mai immaginato di impiegarne quasi 70 per vedere i titoli di coda! E non me la sono presa nemmeno troppo comoda!
L’Albero della Lotta è una sorpresa graditissima e, soprattutto, lontana anni luce dalla fin troppo facile Maison Lotta. Basti dire che il primo Pokémon che ho affrontato nell’Albero è stato un cattivissimo Accelgor con Focalnastro. Le meccaniche sono infatti molto vicine alla scena competitiva, con combinazioni davvero geniali e (alleluja!) l’utilizzo delle Megapietre anche da parte di Allenatori comuni.
Buona (anche al di fuori dell’Albero della Lotta) anche l’IA degli avversari: gioco a Pokémon da sempre, ma non avevo mai visto (a eccezione di Stadium) un Allenatore cambiare Pokémon per sfruttare una resistenza o un’immunità.
Commento di Oni:
La mia avventura si attesta sulle 37 ore con l’arrivo alla Lega Pokémon. Alcune altre ore saranno necessarie per livellare un po’ la squadra (nonostante abbia utilizzato il Condividi Esperienza). In generale ho potuto riscontrare anch’io un incremento generale dell’IA degli avversari, i quali spesso non vi risparmieranno un attacco superefficace. In generale si nota anche l’intenzione di “snellire” le lotte in-game. Non troverete più allenatori con 6 Rattata o squadre di questo tipo. La maggioranza degli avversari utilizza 1-2 Pokémon, sicché affrontare un percorso risulta assai più leggero rispetto ai precedenti capitoli.