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Pokémon Link: Battle! (3DS) – Recensione

Puzzle game e console portatili vanno a braccetto come non mai, e Pokémon Link: Battle! ci dimostra come questa formula possa essere sfruttata per produrre titoli che affiancano un gameplay ormai trito e ritrito (i cosiddetti “match 3” puzzle game) con un franchise (quello dei Pokémon) tutto sommato sempre fresco come una rosa. Vediamo insieme se l’esperimento di Genius Sonority è riuscito o se invece è il caso di conservare i vostri preziosi munny per altri acquisti!

 

 Non c’è 2 senza 3

Come abbiamo già menzionato, le meccaniche di base di PL:B! sono ben rodate: a schermo potete notare il Link Box, contenente una serie di miniature di Pokémon per ogni mostriciattolo conosciuto finora (capitoli X e Y inclusi); ogni livello ne contiene una precisa selezione. Vostro scopo è quello di formare file da 3 spostando con una discreta velocità le figure con lo stilo, creando così delle combo sempre più lunghe.

Nello schermo in alto compare il vostro avversario… “Ma come, un Pokémon avversario in un puzzle game?!” Ebbene sì! PL:B! non è un puzzle game puro, ovvero non dovrete semplicemente “ripulire lo schermo” creando sequenze alla buona. Vostro obiettivo è ridurre a zero la salute del vostro avversario per poterlo così catturare.  Il primo anello della combo che andate a creare determina la tipologia di attacco: ad esempio, se come prima mossa aprirete con una sequenza di 3 Pikachu, il vostro attacco acquisirà l’elemento elettricità. Fatto ciò, avrete pochissimo tempo a disposizione per creare una nuova catena di 3 o più Pokémon, ma queste nuove combinazioni non determinano la tipologia dell’attacco, andando ad influenzarne solo la potenza. Più lunga è la catena, più devastante sarà l’attacco.

 

Durante il Link time la frenesia è al suo massimo per eliminarli tutti!

 

Ma non è finita! Dopo aver inanellato alcune combo, potreste far scattare il “Link time”: in questa sotto-modalità vi basterà mettere vicine due sole figure per incrementare la combo di un punto. Questa parentesi vi permette di creare combo molto molto estese, e se la vostra abilità è tale da ripulire lo schermo, il link time si concluderà per ritornare di nuovo alla regola standard del match-3. Se sarete particolarmente abili potrete addirittura sbloccare più sequenze di match-3 e link time, concatenando combo definitive anche contro gli avversari più potenti… A proposito, e gli avversari cosa faranno nel frattempo?

 

Rayquaza è appena entrato nell’area di gioco! Help!

 

Non potete certo pretendere che un Pokémon selvatico se ne stia a guardare mentre voi fate i vostri comodi! I vostri avversari vi attaccheranno spesso e, cosa addirittura peggiore, potrebbero anche danneggiare il Link Box! Il giocatore dispone di una barra salute situata ai lati dell’area di gioco, e una volta terminata dovrete ripetere il livello. Gli attacchi al perimetro del Link Box si tradurranno invece in un danno per le pareti, e superata una certa soglia il Pokémon avversario cadrà letteralmente nell’area di gioco, ostruendone una parte e limitando così le possibilità di combinazioni.

Adorabile, nevvero?

Tipologie e poteri

Ogni Pokémon, come da tradizione nella serie, è caratterizzato da un tipo (Acqua, Fuoco, etc.). Conoscere il tipo dei vari Pokémon non è indispensabile, ma se andate contro avversari particolarmente ostici sfruttare il tipo più vantaggioso si rivelerà sempre la strategia più efficace per incrementare il danno inflitto. Da questo punto di vista, PL:B! privilegia chi ha anche solo un’infarinatura del celeberrimo franchise. Oltre a questo, le vostre creature tascabili possiederanno (talvolta) poteri speciali, come la possibilità di farvi recuperare salute (Chansey, anyone?), ripristinare la barriera della zona di gioco e così via. Ditto in particolare fungerà da jolly potendo sostituirsi con chiunque.

La difficoltà dei livelli è stata concepita in maniera progressiva, ed è stato fatto un ottimo lavoro nel renderla bilanciata (a patto ovviamente che abbiate appreso man mano come creare catene sufficientemente lunghe). Catturare tutti i Pokémon sarà una missione veramente dura: ogni livello ne contiene svariati in sequenza, e alcuni si sbloccano solo sconfiggendo i precedenti rispettando condizioni particolari che non vengono spiegate, dunque il backtracking sarà vostro amico. Geniale l’introduzione della zona safari, che introduce variabilità: ogni giorno queste aree ospiteranno Pkmn diversi, dandovi una buona ragione per riprendere in mano il gioco a distanza di tempo.

 

 

Rispetto al precedente capitolo su DS, questa nuova iterazione abbandona il trascinamento delle colonne e delle righe in favore dei singoli “pezzi”, e aggiunge la modalità battaglia (come da titolo). Si tratta dunque di due titoli che condividono sì il titolo, ma poco altro essendo stata variata parzialmente la meccanica di fondo. Notevole il poter selezionare dei Pokémon come supporto: ci viene data così la possibilità di compiere scelte strategiche, selezionando i più adatti in caso il livello si rivelasse troppo difficile. I menù di gioco sono inoltre piuttosto spartani, e sono state abbandonate anche le animazioni del capitolo precedente.