Riprende il più celebre torneo videoludico di sempre
A circa 4 anni dal primo reboot della celebre saga di Mortal Kombat, Netherealm fa il suo debutto sulle console current-gen con il nuovo Mortal Kombat X, che riprende le vicende a partire dalla conclusione del nono capitolo per coprire i successivi 25 anni. E’ impossibile non notare come Netherealm abbia riproposto, con la sua nuova fatica, quasi tutti quegli elementi che avevano reso il reboot del 2011 un vero grande ritorno, a partire dall’immancabile gore in alta definizione, alla giocabilità adatta anche ai giocatori meno hardcore e alle numerose modalità di gioco online e offline. Dopo innumerevoli ore di kombo seguite da immancabili tendiniti, ecco cosa ne pensiamo di Mortal Kombat X.
Allora, dove eravamo rimasti?
Partiamo da uno dei punti forti di questo Mortal Kombat X, ovvero la Story Mode. Per quanto soffra di una longevità non proprio da record (12 capitoli terminabili in un massimo di 4 ore, a seconda delle proprie abilità di combattimento, ma è pur sempre un picchiaduro), non possiamo che apprezzarne l’impatto cinematografico e la sceneggiatura totalmente fuori di testa. Come i fan ben ricorderanno, Shao Khan, leader del Regno Esterno, è morto, ma questo purtroppo non garantirà un lungo periodo di pace e serenità per gli abitanti della Terra: Shinnok, terribile dio antico, è riuscito a liberarsi dalla prigione in cui Johnny Cage e Raiden erano riusciti a intrappolarlo e ora più che mai minaccia di conquistare il Regno della Terra e di sterminare la sua popolazione. Niente di così ecclatante e di sicuro una storia per niente originale, ma la spettacolarità dei combattimenti e il ritmo sostenutissimo degli eventi ci terranno attaccati ai nostri pad per terminarla tutta d’un fiato. Durante la Story Mode prenderemo il controllo di 12 dei 25 combattenti totali presenti al momento nel gioco (compreso Goro disponibile solo per i pre-order oppure a pagamento), roster che consta di vecchie glorie, come gli immancabili Skorpion e Sub-Zero, e interessanti “newbies”, come Erron Black, Ferra e Torr e Kotal Khan.
Uno e trino
E’ vero, il roster a prima vista sembra scarno rispetto ai precedenti e, sebbene siano già stati annunciati dei combattenti aggiuntivi in arrivo tramite DLC come Predator e Jason di Venerdì 13, non possiamo nascondere di aver storto un po’ il naso. A smorzare questa piccola delusione, però, è una novità davvero interessante che prevede la presenza di tre diverse varianti per ogni combattente. In sostanza ogni volta che andiamo a scegliere un personaggio dovremmo effettuare un’ulteriore scelta tra tre diversi “stili” di combattimento del nostro character, che andranno a modificare non solo l’aspetto estetico (lievemente), ma soprattutto lo stile di combattimento, con mosse speciali e combo più o meno diverse.
Un esempio? Sub-zero possiede le seguenti varianti: Cryomancer, che modifica la sua pelle verso una colorazione più bluastra e gli garantisce la possibilità di creare armi di ghiaccio da usare contro gli avversari; Unbreakable, versione più difensiva che permette a Sub-zero di creare scudi e corazze di ghiaccio per difendersi dai danni e congelare gli avversari; e infine Grandmaster, con la quale è possibile creare dei cloni di ghiaccio scagliabili come proiettili. E’ così possibile, e spesso necessario, adattare il proprio stile di gioco alle diverse varianti del nostro personaggio preferito, così da essere ancora più versatili nei match-ups, che vedono risolversi, almeno in parte, il problema del counterpick, ovvero della selezione di personaggi scelti esclusivamente per negare le abilità dell’avversario.
Round 1…FIGHT!
Adatto sia a chi vuole divertirsi menando un po’ le mani e esaltandosi con il gore esagerato, ma anche a chi vuole imparare ogni singola combo nel dettaglio, Mortal Kombat X offre un’esperienza di gioco spettacolare ed entusiasmante. I granitici 60fps alla risoluzione nativa di 1080 garantiscono una fluidità davvero impressionante, messa ancor di più in evidenza dai movimenti dei combattenti meno legnosi rispetto ai precedenti capitoli e da una fisica degli impatti che rende davvero l’idea del darsele di santa ragione. A livello di gameplay è cambiato davvero poco, ma Netherealm è riuscita a mettere le mani nel posto giusto, migliorando un picchiaduro già di ottimo livello.
Per esempio è stata aggiunta la barra della stamina, visibile sotto quella della salute, che si consumerà utilizzando gli scatti, la corsa veloce (altra novità di rilievo), e altre abilità speciali come i lanci e i combo breaker. Tenetela d’occhio, può risultare davvero utile. Rimane invariato il sistema per il raggiungimento delle cruentissime mosse Raggi-X, capaci di ribaltare totalmente gli incontri, e dell’incastro delle combo “a rimbalzo”, che richiederà tempismo e profonda conoscenza dei comandi (peraltro molto reattivi) per creare delle catene davvero frustranti per i vostri avversari (a proposito abbiamo davvero gradito la possibilità di “evidenziare” delle combo in modo che appaiano in sovraimpressione sotto la nostra barra della vita, così da poterle visualizzare qualora ci fosse difficile ricordarle a memoria). Divertenti e ben integrate nel gameplay anche le interazioni ambientali, grazie alle quali premendo R1 potremmo interagire con gli elementi presenti sullo sfondo dell’arena selezionata, effettuando balzi per sfuggire o confondere i nostri nemici, o afferrando delle armi di fortuna come rami o innocenti vecchiette da scagliare contro i nostri avversari. Non potevano mancare infine le Brutality, mosse finali che richiedono che una serie di condizioni si verifichino in chiusura del match e le celeberrime Fatality, che al grido di “FINISH HIM” permettono di disintegrare fisicamente (e moralmente) lo sfortunato avversario. Ottima anche l’introduzione delle Fatality di Fazione, mosse finali che, per quanto non ispirate come quelle dei singoli personaggi, garantiscono degli endings alternativi per spezzare la monotonia.
Vietato annoiarsi
Abbiamo parlato poco sopra della Fatality di Fazione, ma cosa sono le Fazioni vi chiederete? Presto detto: all’inizio della vostra esperienza su Mortal Kombat X vi sarà richiesto di entrare a far parte, qualora lo vogliate, di una delle 5 fazioni presenti all’interno del gioco, ovvero Il Drago Nero, La Fratellanza dell’Ombra, Lin Kuei, Forze Speciali e Loto Bianco. Combattendo sia online che offline e completando delle precise sfide guadagnerete dei punti fazione che si sommeranno a quelli guadagnati dagli altri appartenenti alla fazione. Ogni settimana la fazione con più punti sarà designata vincitrice e i membri riceveranno dei premi esclusivi, come per esempio delle fatalities di fazione. Trovata davvero interessante che permette ai giocatori di sentirsi ancor di più parte di una community e di essere spronato a giocare per far primeggiare la propria fazione. Peccato che il gioco permetta il passaggio da una all’altra, e anzi lo richieda qualora vogliate completare tutte le sfide e ottenere il Platino. Pazienza, rimane comunque una trovata davvero intelligente. Ma non è sicuramente questo l’unico stimolo che ci farà rimanere attaccati a Mortal Kombat X per molti mesi, visto lo sconfinato numero di modalità online e offline che il gioco ci mette a disposizione: i giocatori solitari, una volta terminata la storia, potranno infatti dedicarsi alla scalata delle torri, presenti in molte varianti, come la Klassica, a sopravvivenza, prove di forza e sfide con modificatori casuali o torri a creazione randomica orarie, giornaliere e settimanali (che necessitano di una connessione internet per aggiornarsi). Manca purtroppo la Challenge Tower, ma ce ne faremo una ragione.
O ancora si potranno dare all’esplorazione della Cripta, un Dungeon in cui potremo spendere i soldi guadagnati negli scontri per ottenere bozzetti, nuove mosse, nuovi modelli e quant’altro, a costo di essere disposti a prenderci qualche spavento. Per chi invece desidera mettersi alla prova con altri giocatori reali non può mancare la modalità Re Della Collina, nella quale un giocatore viene sfidato da turno da uno degli altri sette mentre i restanti fanno da spettatori, gli 1vs1 classici, le innovative sfide a squadre 3vs3 e ovviamente le partite classificate. Insomma ce n’è per tutti i gusti ma attenzione, qualora non siate in possesso di una linea di qualità, al momento sarà difficile disputare partite soddisfacenti a causa del lag, presente in qualche partita di troppo, complice anche un netcode non di primo livello. Speriamo che qualcosa venga fatto a riguardo in quanto in un gioco basato su tempismo e rapidità, anche i millesimi di secondo sono fondamentali alla chiusura di una combo.
Qualche considerazione tecnica
I nostri complimenti a Netherealm per il magnifico impatto visivo che si prova durante ogni scontro: la fludità dei 60fps è sicuramente un valore aggiunto per un titolo che fa della frenesia uno dei suoi punti cardine, nonostante qualche minuscolo rallentamento soprattutto durante un paio di cut-scenes lo abbiamo intravisto, ma poca roba davvero. Anche il design dei personaggi, nuovi arrivati e non, è decisamente di carattere, come la saga ci ha sempre abituati. Buona anche la realizzazione degli stages che, anche se un po’ pochi in realtà, sono tutti realizzati magnificamente e riescono a farci immergere perfettamente nell’atmosfera. Migliorato radicalmente anche il sonoro, con un doppiaggio italiano finalmente soddisfacente (a parte qualche lieve sbavatura)