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Abobo’s Big Adventure (PC) – Recensione

The ultimate tribute to the NES

Oggi vorremmo presentarvi un gioco davvero molto, molto particolare. Creato da un micro team di sviluppo, capitanato da Roger Barr, vuole essere un tributo di dimensioni colossali al caro, vecchio Nintendo Entertainment System.

Ma per un tributo colossale, ci vuole anche un protagonista colossale, no?

♪ Here I come to save the day! ♫

Ehm… Sì, se non altro per le sue colossali ottusità e voglia di menar le mani: ed ecco dunque che la scelta è ricaduta su Abobo. Vecchia conoscenza per chi è cresciuto a pane e Double Dragon, il nostro “eroe” (insomma…) si vede costretto a ripercorrere (letteralmente) i videogiochi che hanno fatto la storia della console Nintendo nel tentativo di salvare il suo figlioletto rapito (Aboboy per gli amici).

Attento, Aboboy: questo tipo è un habitué dei rapimenti!

Two- erm… Eight Worlds, One Family

Il gioco si snoda difatti lungo 8 livelli differenti, ciascuno ispirato a dei grandi titoli (Nintendo e non) del passato: da Super Mario Bros. a Mega Man, da Baloon Fighter a Double Dragon.

E proprio da quest’ultimo inizia l’avventura di Abobo. C’è da dire che gli sviluppatori si sono davvero divertiti a giocare con i ricordi di chi, al tempo, provò questa gemma. Quand’ecco che all’improvviso… iniziano ad apparire su schermo nemici che provengono da titoli completamente diversi, come dei Goomba (!) da calciare via o un Kid Niki da prendere a randellate.

Hmm… qui c’è qualcosa fuori posto…

Ai confini della realtà

A questo punto forse si comincia davvero a capire che Abobo non è solo un tributo che occasionalmente fa anche citazioni oscure, ma è anche un titolo… completamente fuori di testa! Vi basti ad esempio sapere che potrete utilizzare dei semplici fanciulli (presi da River City Ransom) sia come mezzo per recuperare la vostra energia vitale (mangiandone la testa), sia come arma di distruzione di massa (gettandone via le spoglie). Insomma, un Parodius… un pochino più violento, giusto un tantinello. E proseguendo, le situazioni al limite della sanità mentale aumentano sempre più, come il livello subacqueo di Super Mario Bros. presidiato da niente di meno che… Lo Squalo. E ci fermiamo qui, per non rovinarvi la sorpresa.

Acc… meglio mettersi a dieta!

Hmm… Yoshi, sei tu? Ti ricordavo meno… manesco

Whoa! Ma che bel pesciolino…

Conoscendo un pochino d’inglese, ci si può anche divertire a leggere i (pochi) dialoghi presenti, pure questi conditi da un senso dell’umorismo scoppiettante e un po’ sbilenco (come non ridere di fronte ad un Abobo che scambia la Triforza… per una fetta di torta?).

Ma che…

Now you’re playing with power!

Lo stesso sistema di controllo rispecchia in tutto e per tutto i titoli NES, e quindi è sinomino di accessibilità assoluta. Abbiamo a disposizione solo due azioni (variabili a seconda del livello in cui ci si trova) assegnate ad A ed S, i tasti freccia, un tasto pausa (P) e il tasto M che ci permette di tornare al menù principale in qualsiasi momento (senza però poter ritornare a giocare da dove abbiamo interrotto: occhio!). Ciliegina sulla torta, è possibile, per ogni livello di gioco, ricorrere ad una mossa speciale premendo A ed S insieme dopo aver caricato (a suon di ceffoni tirati ai nemici) una barra Rage: pratica che offre, oltre ad un rapido modo di tirarsi fuori da situazioni intricate, anche una certa soddisfazione. Ogni mossa è infatti intonata al livello che si sta affrontando, ed è accompagnata da un’animazione tutta sua (e spesso essa stessa esilarante).

Una mossa speciale in azione

A dire il vero, gli sviluppatori si sono spinti anche oltre. Infatti Abobo è completamente giocabile… con un vero Controller NES! Anzi, è stato pensato proprio per questo: sul sito ufficiale, dunque, sono presenti dei link per poter comprare un adattatore usb e scaricare il programma gratuito Joy2Key in modo da poter giocare in chiave “retrò”. Il sistema di controllo basato su tastiera, in ogni caso, non presenta la benchè minima sbavatura.

Back to the Past

La grafica è un vero e proprio tripudio di pixel: pur essendo un gioco flash, Abobo fa di tutto per sembrare un titolo NES, arrivando ad utilizzare gli sprite e i fondali originali dei giochi cui attinge a piene mani. Ovviamente, però, gira su dei PC moderni, e quindi può permettersi cose mai viste sull’8-bit Nintendo. Ecco quindi un tripudio di esplosioni, schizzi di sangue e nemici che affollano lo schermo, tutto senza il minimo rallentamento. Anche la schermata di selezione del livello (infatti, man mano che si prosegue è possibile riprendere l’avventura dal livello che più ci aggrada) è un tributo ai tempi che furono (e a Mega Man, per l’esattezza).

Il sonoro riprende fedelmente un numero notevole di melodie originali dei giochi 8-bit comparsi sull'(allora) ammiraglia Nintendo: una vera e propria gioia per i nostalgici. Gli effetti sonori, anch’essi estrapolati da vari titoli, sono sempre azzeccati e simpatici.

La Storia Infinita

L’avventura non è particolarmente lunga: un giocatore cresciuto a pane e NES può terminarla nel giro di un pomeriggio. Tuttavia sentiamo il dovere di avvertirvi: il gioco non è una passeggiata per tutti. Il livello di Mega Man, in particolare, imita anche la difficoltà tipica della serie del robottino blu. In effetti, proprio questo punto del gioco presenta un’impennata notevole del livello di sfida, che si rialza (almeno per noi), pur senza tornare a tali altezze, solo in occasione dello stage finale. Una piccola sbavatura o semplice desiderio di imitare fino all’estremo?

Anche nel caso in cui finiate Abobo’s Big Adventure in un battibaleno, è molto probabile che ci ritornerete su: la rigiocabilità infatti è garantita dai numerosi achievements (ben 2000), per ottenere i quali dovrete fare davvero di tutto. E il bello è che per la maggiorparte di questi, sarete voi a dover scoprire come sbloccarli, visto che a volte l’unico indizio che vi sarà dato consisterà nel nome (spesso assurdo) dell’achievement stesso.

E tutto questo senza nemmeno considerare la comicità intrinseca di alcune (davvero improbabili) situazioni di gioco: molto probabilmente giocherete Abobo più e più volte anche solo per assistere alle scenette d’intermezzo o a qualche battuta strampalata.

Ops… lieve commistione di titoli

Cosa vi stavamo dicendo del senso dell’umorismo?

Una volta terminato il gioco, si sbloccheranno anche alcune modalità secondarie e contenuti speciali:

La passione per i retrogame da parte degli sviluppatori è veramente grande (come vi accorgerete sin dalla schermata iniziale di caricamento). Tanto grande che Abobo’s Big Adventure è completamente gratuito e giocabile sul sito ufficiale. Anche se non vi verrà mai, e ripetiamo mai, chiesto di pagare per giocare, gli sviluppatori accettano volentieri delle donazioni per sostenere i loro progetti. In cambio di un versamento, ci verrà regalato un simpatico gioco: Aboboy’s Small Adventure.

Insomma, che siate novizi in cerca di qualche grassa risata, curiosi della storia dei videogame o semplici nostalgici, Abobo’s Big Adventure è un titolo da provare, assolutamente. Non ve ne pentirete!