Yoshiaki Koizumi e Shinya Takahashi, in un’intervista condotta da The Telegraph, hanno parlato di Nintendo Switch, del suo prezzo, della politica generale per la nuova console e di imminenti annunci per quanto riguarda i giochi delle terze parti.
The Telegraph – Potete parlarci della filosofia dietro al design di Switch? È stata un’evoluzione naturale di Wii U o la maturazione della tecnologia adatta?
Shinya Takahashi Il concetto di Switch è nato con il desiderio di permettere a tutti di poter giocare in qualsiasi luogo o occasione. In particolare, la libertà di passare il Joy-Con a un’altra persona ed essere in grado di giocare ovunque, è stata davvero la radice di quest’idea. Lo sviluppo è iniziato da lì e non dalla tecnologia.
Yoshiaki Koizumi Insieme all’idea di portare l’esperienza ludica a più persone, sono stati due i concetti principali: uno, di cui 1-2-Switch è portabandiera, è il poter giocare in modo semplice e piacevole a un gioco anche senza conoscere esattamente le regole; l’altro è pensare ai fan dei giochi tradizionali, un po’ più complessi, e dare loro un’esperienza più profonda che possano portare ovunque e giocare in ogni momento.
The Telegraph – Avete accennato alla cosa durante la presentazione di gennaio, ma [Switch] sembra una combinazione di console Nintendo precedenti. È stato il vostro piano sin dall’inizio?
Takahashi Non direi che sia stato un obiettivo iniziale quello d’includere tutto il nostro hardware del passato in Nintendo Switch. Abbiamo iniziato invece con l’obiettivo di cui stavamo parlando prima: permettere a quante più persone possibili di approcciarsi a un gioco, a prescindere dalla loro esperienza. Non appena abbiamo iniziato a pensare in quali situazioni la gente gioca e a quali tipi di input e funzionalità del sistema sono necessari per permettergli di giocare in queste occasioni, il risultato naturale è stato riprendere diversi elementi dell’hardware del passato di Nintendo e combinarli in un unico sistema.
The Telegraph – Avete scelto ancora una volta un sistema di controllo unico, piuttosto che concentrarvi sulla potenza. Sarà sempre questa la scelta di Nintendo?
Takahashi Credo che Nintendo metterà sempre come propria priorità il soddisfare le necessità del proprio pubblico. In particolare, con Nintendo Switch, una delle cose che abbiamo analizzato in retrospettiva è stata l’interazione degli utenti con i sistemi hardware precedenti, e da lì abbiamo cercato di trovare dei modi per migliorare quell’interazione. Con Switch abbiamo trovato un modo per rispondere alle necessità della gente, in accordo con tutti i modi in cui giocheranno con il sistema. Continueremo a vedere questo come la nostra priorità, piuttosto che concentrarci direttamente sulla potenza.
Una delle cose che ci dà più piacere è, una volta che abbiamo creato un sistema, osservare la gente divertirsi con questo. Perciò, sarà sempre qualcosa che faremo e che non vediamo l’ora di fare anche con Nintendo Switch.
The Telegraph – Di certo c’è più fermento iniziale rispetto a quanto accadde con Wii U…
Takahashi Sì, vediamo molta più eccitazione. Abbiamo organizzato degli eventi di prova a gennaio e non solo c’è molta eccitazione per il sistema, ma questa è pressappoco la stessa in paesi diversi per le stesse caratteristiche dell’hardware. Mi sembra che gli elementi sui quali abbiamo puntato siano davvero gli stessi a cui gli utenti siano interessati, è davvero rassicurante e sono anch’io emozionato di vedere una risposta tanto più forte rispetto a quella ricevuta in tempi recenti.
[…]The Telegraph – Di sicuro avete un messaggio più chiaro questa volta. È un qualcosa che avete appreso dal lancio di Wii U?
Takahashi Nell’era del Wii, Nintendo aveva un pubblico più ampio che rispondeva all’unicità del sistema. Quando abbiamo iniziato a pensare a come comunicare i vantaggi di Nintendo Switch e a migliorare l’esperienza offerta da Wii U, ci siamo concentrati sull’idea della libertà di giocare ovunque, con chiunque, in qualsiasi momento, e questo è diventato un messaggio molto semplice e conciso. Con Wii U non era possibile uscire dal salotto e continuare a giocare, ora invece sì.
[…]The Telegraph – C’è più fermento, ma alcuni hanno espresso delle perplessità sul prezzo, troppo alto per loro. La vostra risposta?
Takahashi Credo che persone diverse abbiano un senso differente del valore della console differente. E, anche se alcune persone si sono espresse così, ci sono altri utenti che guardano alla versatilità di Switch e alla diversità di esperienze che offre, e pensano sia un prezzo adeguato. Alla fine, è un’opinione piuttosto soggettiva.
The Telegraph – Spesso i commenti sul prezzo sono legati alla potenza di Switch [comparata alle altre console]. Lo trovate frustrante, considerando le altre cose offerte dalla console?
Koizumi […] Credo che dopo che la gente avrà provato con mano [Nintendo Switch] comprenderà il valore di tutto quello che è incluso lì dentro.
Per chi fa questo tipo di osservazioni ora, mi piacerebbe che avessero l’opportunità di provare la console e iniziare a pensare al valore di queste esperienze, piuttosto che a quello di altri fattori, come la potenza.
Takahashi E ovviamente continueremo a rilasciare giochi in modo che la gente capisca perché abbiamo creato i Joy-Con così, creando dei giochi che supportino le varie funzionalità […].
The Telegraph – Per quanto riguarda i giochi al lancio, Zelda sembra straordinario, ma non c’è molto altro. Non vi preoccupa?
Takahashi Di sicuro osserviamo la cosa non soltanto dalla prospettiva dei giochi presenti al lancio, ma anche di quelli che arriveranno nel corso di questo e dell’anno successivo. E, a proposito di quest’anno, abbiamo i nostri titoli di lancio, Zelda e 1-2 Switch, e altri grandi giochi ben distribuiti in ciascun periodo del 2017. Abbiamo Mario Kart subito dopo il lancio, Arms a primavera e altri titoli per Natale. Questa volta ci sentiamo di aver partorito un sistema con grandi giochi al lancio, come Zelda e 1-2 Switch, ma anche una lineup molto solida per il resto dell’anno.
Koizumi Come saprete, ci siamo concentrati sullo sviluppo di giochi first party, ma con Nintendo Switch abbiamo riposto molto impegno anche nel rendere possibile la collaborazione con le terze parti, e ciò include molta attenzione rivolta all’ambiente di sviluppo che stiamo fornendo a questi partner, così come per il middleware che creiamo per loro. Presto sentirete molti più annunci dalle terze parti.
The Telegraph – In che modo state cercando di attirare le terze parti su Switch?
Koizumi Credo soprattutto attraverso l’ambiente di sviluppo che stiamo offrendo loro per cercare in tutti i modi di rendere la loro esperienza confortevole, incluso il supporto per Unity e Unreal 4, piattaforme usate già da molti sviluppatori.
Un esempio che posso fare è SnipperClips, creato da un team di sviluppo inglese molto piccolo, che utilizza Unity e, proprio per questo, è riuscito ridurre molto i tempi di sviluppo.
The Telegraph – Quindi state cercando di avere più sviluppatori indie su Switch?
Koizumi Sì, anzi: abbiamo già molti indie al lavoro su diversi progetti.
[…]The Telegraph – Nintendo ha riscosso un notevole successo con i titoli mobile. Possiamo aspettarci una qualche compatibilità tra questi titoli e quelli per Switch? Ad esempio, completando un obiettivo in Super Mario Run, potremmo sbloccare un bonus in Super Mario Odyssey?
Takahashi Non ho alcun esempio concreto in merito, ma di sicuro è possibile! Tuttavia, quel che posso dire è che credo che il design dei titoli mobile sia molto diverso da un qualcosa pensato per Switch. Quindi, rilasciando giochi diversi per piattaforme diverse e pensando a una possibile connessione tra i due, dobbiamo anche tenere in considerazione come ciascuno di questi software sia indipendente e abbia il proprio scopo e senso di esistere su cada piattaforma.
Quindi, introdurremo qualcosa del genere se riusciremo a trovare un modo per soddisfare gli utenti che giocato su queste piattaforme attraverso la connessione tra le due.
The Telegraph – C’è qualche altro piano per attirare gli utenti smartphone su Switch?
Takahashi Uno dei nostri obiettivi nel rilasciare titoli mobile con IP Nintendo è raggiungere quell’audience e spingerli ad avvicinarsi a Nintendo Switch.
The Telegraph – Come con Pokémon GO, che ha aumentato le vendite di Sole e Luna?
Takahashi Sì, Pokémon GO è stato un grande aiuto per le vendite di Sole e Luna, in più di un modo. Prima di tutto, la base di utenti su smartphone è molto vasta, e la gente che ha giocato ai titoli Pokémon durante l’infanzia e l’adolescenza ha giocato a Pokémon GO. Dopodiché, le stesse persone sono venute a sapere dell’uscita di un nuovo titolo su console e hanno deciso di acquistarlo.
Allo stesso modo, siamo riusciti a raggiungere un’audience che non aveva mai giocato a Pokémon prima d’ora e alcuni di loro sono passati a giocare Sole e Luna. Questo è accaduto soprattutto in Nord America e in Europa. Speriamo che accada lo stesso con gli utenti di Fire Emblem Heroes […].
[…]The Telegraph – Continuerete a sostenere [3DS] anche considerando che Switch potrebbe rimpiazzarlo?
Crediamo che 3DS, dal punto di vista del prezzo, sia più accessibile, senza contare l’enorme catalogo di giochi di cui dispone. Considerando questo, è un’ottima prima console per dei bambini. In quell’area, vediamo ancora molto potenziale per 3DS. E perciò continueremo a rilasciare giochi non solo nel corso di quest’anno, ma anche del 2018. Con al contempo la speranza che i bambini che giocano su 3DS passino prima o poi a Switch.
The Telegraph – Un’altra novità che state per introdurre con Switch è l’online a pagamento, ma per ora non se n’è parlato molto. Quali sono i vostri piani in proposito?
Koizumi I servizi online sono molto importanti per la strategia di Nintendo, considerando che la cosa a cui più teniamo è rendere l’esperienza il più divertente possibile per i giocatori. […] Con questo, abbiamo diversi servizi in sviluppo, ma purtroppo non ne posso parlare ora.
[…]
The Telegraph – Gli smartphone saranno utilizzati anche oltre al servizio di chat?
Koizumi Sì, crediamo che Switch possa lavorare molto bene in congiunzione con gli smartphone. Per questo, ci sono diversi piani a proposito.
The Telegraph – Siamo molto vicini al lancio. Chi sperate acquisti Switch al day one?
Takahashi Credo che soprattutto chi ha visto il video di presentazione di ottobre e si è visto soddisfatto dalla presentazione di gennaio comprerà il sistema per primo. E non solo per Zelda o 1-2-Switch. E che attraverso questi primi acquirenti e la loro esperienza con questi giochi si spargerà la voce, a seguito del periodo di lancio, verso un pubblico più ampio.
Di sicuro, gli individui più impazienti sono i grandi fan Nintendo, ma dagli eventi di prova, soprattutto in Giappone, abbiamo visto anche delle famiglie con i loro bambini. Vedendo le loro reazioni, abbiamo iniziato a pensare che forse Switch avrà un appeal più ampio molto più rapido dei sistemi precedenti.
The Telegraph – Un lancio a marzo è insolito. Puntate al periodo natalizio come vero obiettivo, sperando che si diffonda la voce per tempo?
Takahashi È una domanda difficile a cui rispondere. Di sicuro stiamo guardando alla prospettiva di quello che sarà il nostro titolo più importante del Natale, Super Mario Odyssey. Quando abbiamo guardato all’idea di avere Super Mario Odyssey come titolo di lancio principale abbiamo fatto un passo indietro e ci siamo chiesti: «Con che ritmo dovremo lanciare dei giochi in modo da avere un forte appeal lungo tutto il corso dell’anno?». È stato basandoci su questo che abbiamo stabilito la finestra di lancio a marzo, con Zelda come titolo principale per trascinare le vendite.
Koizumi Come producer di Super Mario Odyssey, è qualcosa su cui ho riflettuto a lungo. Lavorando al gioco, abbiamo pensato con molta attenzione alla lineup del 2017 e sono felice di aver potuto annunciare un titolo così importante per Natale.
The Telegraph – Infine, con l’avvicinarsi del lancio sono state segnalate diverse carenze per quanto riguarda il numero di console disponibili nei negozi. Pensate che chiunque voglia uno Switch riuscirà a comprarne uno?
Takahashi Forse entro i primi giorni! Sembra che in qualche zona finiranno prima del previsto, ma una volta superato il periodo di lancio avremo un flusso molto stabile. Anche alcuni dei nostri impiegati temono di non riuscire ad accaparrarsene uno… ma ne stiamo producendo tanti!