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Monta la protesta a seguito della disastrosa release di Rome 2

Negli uffici di The Creative Assembly, ma soprattutto in quelli di Sega, non deve tirare una bella aria, o almeno non dovrebbe se la coscienza valesse qualcosa. Rome 2 è uscito da tre giorni, e il caos che si è scatenato per una serie infinita di difetti e mancanze nel gioco sta solo crescendo sempre di più. Ci sono tanti di quei problemi e sono successe così tante cose in queste neanche 60 ore che non so letteralmente da dove iniziare.

 

I bug più diffusi riguardano il funzionamento del motore grafico e del codice di gioco in senso lato. Rome 2 soffre di gravissimi difetti di ottimizzazione che causano un framerate molto altalenante indipendentemente dalle specifiche delle macchine su cui gira e dai setting grafici selezionati, con puntuali frame-skipping apparentemente ingiustificati e molti rallentamenti, a volte solo “parziali” (magari le animazioni delle unità vanno a scatti, ma il gioco di per sé sta ancora tenendo i frame massimi. Visto coi miei occhi.). Una buona parte degli utenti – incluso il sottoscritto – sta poi notando che le texture si caricano decisamente in ritardo (facendo anche scattare il gioco nel processo) o che non si caricano affatto, ovvero vengono sempre caricate le texture per la qualità medio-bassa a prescindere da cosa viene impostato nelle opzioni.

Pare che gli utenti con un i7 o comunque con processori Intel di fascia molto alta non stiano riscontrando problemi, facendomi immaginare che il gioco sia stato ottimizzato e testato soprattutto per quelli. Anche io ho un Intel abbastanza valido, ma vecchio (un dual core Duo da 3,14 Ghz): si limita ad ovviare un po’ ai danni, nel senso che ci sono palesi difetti ma che il gioco è ancora giocabile. Se avete una macchina debole, d’altra parte, avete zero possibilità di combinare qualcosa. Io ho un pc che si piazza appena al di sotto delle specifiche consigliate e sto letteralmente giocando a Medieval 2 andando a scatti un momento no e due sì.

 

Qualcuno afferma anche che il gioco occasionalmente crashi senza preavviso o che addirittura neanche parta, lamentando al lancio la mancanza di alcuni file. Io personalmente non ho visto nulla di simile, e leggendo in giro mi sembra di capire che questi ultimi problemi affliggano una porzione ben minore dell’utenza rispetto al malfunzionamento dell’engine, ma rimangono tremendamente gravi comunque.

 

The Creative Assembly ha risposto (abbastanza tiepidamente, in verità) consigliando delle soluzioni provvisorie per ovviare il più possibile ai difetti grafici, ma è inutile dire che per problemi così vasti, vari e incisivi l’unica vera soluzione sarà una patch, prevista a quanto pare per questo venerdì. Vedremo a cosa servirà, almeno per questi aspetti della questione.

La gente non è ovviamente per nulla soddisfatta, e neanche la pagina facebook della serie si è salvata da una valanga di critiche e commenti ironici. Se in due giorni scarsi siamo già arrivati ad avere questo vuol dire che il problema è serio, non sono solo i piagnistei degli eterni piagnoni (che pure esistono).

 

In tutto questo caos una cosa mi sembra chiara: le mancanze e i problemi di Rome 2 sono talmente basilari e gravi che è semplicemente impossibile che nessuno se ne fosse accorto o li avesse considerati gestibili in un secondo momento. Tutti dentro all’azienda sapevano già perfettamente che stavano mettendo sul mercato un prodotto non finito, e l’appello quasi preventivo alla calma dopo le primissime lamentele non fa che confermare questa versione. Quindi, l’unica spiegazione (dato che non potevano sperare di “farla franca”) è che non avessero più il tempo materiale per aggiustare oltre il gioco anche se sarebbe stato necessario.

Ed è qui che entra nell’equazione Sega, il publisher. Di recente Sega non si è certo fatta molti amici nel mondo videoludico – chiedetelo a chi ha comprato Alien: Colonial Marines. E mi sembra molto probabile che anche in questo caso ne abbia combinata una delle sue, anticipando forzatamente la data di rilascio di qualche mese rispetto alla tabella di marcia originale, spostandola quindi dalla finestra di natale a quella di inzio settembre, forse sperando di evitare di venire oscurato dall’uscita delle nuove console. E il risultato, come era intuibile, è una catastrofe. Se questo fosse vero, probabilmente saremo in grado di giocare a Rome 2 per come era stato immaginato dagli sviluppatori per metà-fine novembre.

 

 

Ma se a livello internazionale ci sono buone ragioni per lamentarsi, da noi va ancora peggio.

C’è infatti un’altra questione, questa relativa unicamente a Sega, se possibile ancora più grave – nonché penalmente rilevante: il gioco è stato per mesi pubblicizzato come “completamente in italiano” e “completamente in spagnolo”, ma entrambe le lingue hanno un doppiaggio solo molto marginale e lasciano intatte il grosso delle frasi inglesi originali.

Non sono certo l’unico ad essersene accorto. Alcuni utenti si sono immediatamente lamentati della cosa sui forum di The Creative Assembly, chiedendo spiegazioni e mostrando come prova uno screenshot della pagina del negozio Steam:

La risposta, da parte di “Bart CA” (immagino un qualche addetto al sito), è stata quanto di più inopportuno si potesse immaginare (anche visto tutto il resto dei casini):

Salve a tutti,
siamo davvero spiacenti che abbiate acquistato ROME II avendo capito che avesse voci italiane durante il gioco. Quella lista dimostra che sulla pagina di Steam c’era un errore, che come potete vedere è stato corretto. Ancora scusa, sto cercando di capirne di più.

E difatti, se controllate ora, la pagina Steam del gioco riporta quest’altra lista:

 

Nessuno crede ad una storia simile, mi sembra ovvio. E a smentirla sul nascere ci pensa la scatola del gioco in versione retail, stampata su direttiva di Sega stessa, che riporta “completamente in italiano” (nonché “completamente in spagnolo” nei paesi che usano quella lingua):

 

 

Oltre ad essere una scelta quanto mai stupida per il gioco stesso (a cui sarebbe senza dubbio stato preferibile, anche se un po’ a malincuore, una traduzione solo testuale a vantaggio del doppiaggio inglese originale davvero ottimo e che ha coinvolto anche attori di fama mondiale) è, appunto, un reato, almeno in Italia: si chiama pubblicità ingannevole, ed è punito dall’articolo 20 del decreto legislativo 206/2005 del nostro ordinamento giuridico.

Uno degli (o “l’unico”?) amministratori del forum Total War Games Italia ha già minacciato Sega di un’azione legale sulla stessa pagina da me prima linkata riguardo la discussione sui riepiloghi di Steam, e in risposta il post gli è stato cancellato perché scritto in italiano e non in inglese. Diversi altri utenti hanno continuato a chiedere spiegazioni, che però non sono più arrivate, e attualmente è impossibile aggiungere post alla discussione.

Il fatto si è diffuso su diversi forum relativi al gioco o all’azienda, anche se da parte di molti utenti non italiani la questione è stata minimizzata perché “i romani parlavano latino, non italiano”, evidentemente non capendo la radice del problema (ovvero la truffa dal punto di vista legale, non il fatto in sé che il gioco sia doppiato o no).

 

 

Dopo tutta questa confusione, critiche, perdite disastrose in termini di immagine e di vendite, nonché molto probabilmente diverse azioni legali che saranno almeno tentate (non ultima quella italiana, che vista la fondatezza oggettiva del fatto non potrà che andare a buon fine se non si troverà un accordo prima), la sola domanda che ho da fare a The Creative Assembly, ma soprattuto a Sega, è: ne valeva davvero la pena?

 

Nonostante tutto, sto giocando con solo intoppi superabili a Rome 2 e presto pubblicherò la nostra recensione del gioco, facendo del mio meglio per guardare oltre ai problemi tecnici pur non dimenticandomene. La dovreste vedere entro la fine della prossima settimana.