A fine dicembre inizierà una Beta aperta al pubblico del multiplayer di Halo 5. Mi piacerebbe esservi più utile e aggiungere qualche dettaglio, ma la verità è che non mi importa né mi è mai importato nulla di Halo, quindi non mi sono mai informato molto sul prossimo capitolo in questi mesi.
Ovviamente questa è solo ed unicamente una mia inclinazione personale, non sto dicendo che Halo sia brutto o nulla del genere; solo, come potete capire, non tutti possono seguire e apprezzare assolutamente tutto, e voglio essere estremamente chiaro sulla cosa fin da subito.
Beta a 720p
Quello che so è che oggi è scaduto l’embargo per un giro di preview di questa Beta, a cui hanno preso parte svariati giornali, soprattutto (solo?) inglesi e americani. Abbiamo quindi tutti i preview, come da copione. Poi abbiamo questo.
E questo.
E questo.
E questo.
E questo.
Chiaramente anche diversi giornali italiani si accodano, ma non fatemeli linkare.
La questione è sottile. Questa è una notizia, è vera e praticamente tutti precisano che le cose probabilmente cambieranno nei prossimi mesi. La verità è che non saprei dire neanche io esattamente con chi ce l’ho, ma qualcosa di sbagliato in questa storia c’è.
Credo che il facepalm di oggi sia per una comunità videoludica in cui la risoluzione di una Beta ad un anno dal lancio di un gioco è meritevole di prendersi il titolo di un articolo, e poi di dimostrarsi una delle storie più lette del giorno (stesso giorno in cui escono l’anteprima di suddetto gioco e le recensioni di altri due titoli estremamente in vista).
Perché ce l’ho con queste benedette risoluzioni…
Per prima cosa, per chi non lo sapesse: la risoluzione è la definizione a cui viene disegnata un’immagine. Se un gioco gira a 720p, significa che i fotogrammi che si disegnano uno dopo l’altro sul vostro monitor o televisore sono singolarmente grandi 1280×720 pixel. 900p equivale a 1600×900, e 1080p a 1920×1080 pixel.
Le risoluzioni fanno una differenza nella qualità visiva di un’immagine, ma non sono in nessun caso una componente preponderante, soprattutto saliti oltre certi numeri. Come tutte le campionature digitali, anche la dimensione delle immagini 2D subisce un fenomeno noto come diminishing returns: significa che l’aumento della precisione non è direttamente proporzionale all’aumento della qualità percepita, ma al contrario che cresce molto in fretta all’inizio e diventa sempre più impercettibile continuando a salire sempre allo stesso ritmo.
Esempio. Questi sono modelli 3D composti da un numero di poligoni sempre crescente (non c’entra nulla con la risoluzione, non fate confusione, è solo per illustrare il diminishing returns):
Come potete vedere anche da voi, ad ogni passaggio si moltiplica il numero di facce del modello per 10, ma i miglioramenti sono sempre meno evidenti.
Una cosa molto simile si verifica per le risoluzioni:
Il trucco per capire il diminishing returns sta nel pensare che quando si fanno confronti di questo tipo si stanno guardando le immagini, i modelli ecc. sempre con la stessa scala. Se prendessi dei particolari ingranditi delle immagini qui sopra, il punto a cui una risoluzione doppia apparirebbe quasi identica a quella dimezzata salirebbe parecchio; allo stesso modo, se zoomassi su un dettaglio del modello 3D di prima, ad esempio su un occhio, dovrei aumentare ancora di parecchio i poligoni prima che i segmenti si perdano di nuovo nell’insieme.
Se giocate su un televisore da salotto, come il 99% di quelli che mai giocheranno ad Halo 5 faranno, ci sono distanze matematiche e calcolabili a cui le varie risoluzioni diventano sensibilmente distinguibili, e oltre certe altre è semplicemente impossibile fare distinzioni – perché si sta cambiando la scala a cui si guarda l’immagine, che a seconda di quanto il TV è grande ed è lontano finisce per occupare una porzione di dimensione diversa nel nostro campo visivo.
Quello che possiamo trarre da un grafico come questo è che per televisori medio-piccoli guardati da alcuni metri la differenza tra 720p e 1080p è letteralmente indistinguibile, e in ogni caso la frangia che separa 720p da 1080p si allarga discretamente solo con monitor da 40″ in su.
E anche in questi casi la differenza è visibile, ma non è certo palese: non significa che con 1080p sarà tutto perfetto e con 720p vedrete quadrati enormi, ma avrete piuttosto una situazione simile alla differenza tra le ultime immagini di Crysis che ho inserito qui sopra, nulla a che vedere con le prime. Questo per via del diminishing returns: a meno che non vi mettiate estremamente vicini al televisore o che non ne abbiate uno mastodontico, la scala del caso è già tale per cui i primi salti di risoluzione, quelli che fanno veramente la differenza, anche solo a 720p sono stati superati da un pezzo.
Quindi, per farla breve: giocando su un televisore di dimensioni medie e guardato da una distanza media (il grosso delle situazioni, per le console), la differenza pratica tra 720p e 1080p è decisamente modesta. In certi casi può essere totalmente nulla, e in altri può essere un po’ più marcata, ma non c’è virtualmente mai uno scenario in cui il passaggio da 720p a 1080p cambia le cose, come si suol dire, dal giorno alla notte.
… e perché ce l’ho ancora di più con questo caso in particolare
Ma, e questa è la parte più importante della questione di oggi… qualcuno mi spiega perché la risoluzione di una Beta ad un anno di distanza dall’uscita del gioco definitivo è argomento di dibattito? Riflettiamo su quale scenario teorico potrebbe renderla una notizia degna di nota.
Se la Beta è a 720p, è probabile che il gioco lo sia a sua volta. Oh, no, non è vero. Ad un anno dall’uscita, di ottimizzazione se ne può fare e se ne farà ancora parecchia, e a prescindere tutte le Beta di titoli online sono gestite con asset depotenziati o risoluzioni minori, per eliminare alla radice ogni possibile inghippo su quel versante e focalizzarsi unicamente sui problemi legati alla connettività e al gameplay. Ergo, a che risoluzione e con che qualità visiva gira una beta multiplayer, sempre e in questo caso ancora di più, non indica nulla sul gioco finale.
Allora, forse, 720p è una risoluzione troppo bassa per permettere di godersi la beta stessa, indipendentemente da che risultato finale si otterrà. Eeeehhh… no, neanche lontanamente. Come ho già spiegato risoluzioni simili nel grosso dei casi sono ben più che “giocabili”, tantopiù per lo scopo della beta, cioè testare l’online e il gameplay.
Aspetta, non è che… ma certo, ora ho capito! C’è bisogno di dare ai fanboy materiale per discutere, e cosa c’è di meglio di un numero che non significa nulla e di cui molto non sanno neanche il vero significato? Ecco a cosa serve trattare la risoluzione di una Beta: a far sentire superiore e contento qualche adolescente esagitato dandogli un appiglio comodo per insultare qualcosa e qualcun altro!
E, per tutti quelli che sanno qualcosina su questi basilarissimi aspetti tecnici: mi raccomando, non facciamo assolutamente nulla per spiegare a chi ha meno conoscenze qualcosa di utile. Non insegnamo che bisognerebbe guardare alle cose in base all’importanza reale che hanno, diffondiamo pure il messaggio che se tutti in un ambiente chiuso pensano qualcosa quel qualcosa deve essere giusto, anche senza bisogno di dimostrazioni logiche o pratiche. Non diamo per primi l’esempio che le discussioni si risolvono parlando con calma e lucidità; buttiamo un po’ di benzina sul fuoco, pungoliamo i più immaturi e i più stupidi e guardiamo come si azzuffano.
Protip 1: se non avete idea di cos’è la risoluzione, di che effetti pratici ha e di come viene gestita una Beta, NON PARLATENE A SCATOLA CHIUSA; o vi informate un minimo, o non parlatene affatto. E mi riferisco anche a tutti quei giornalisti con zero background tecnico, che ripetono a pappagallo senza indagare o confutare qualsiasi cosa il vento porti sotto il loro naso, perché boh, vedi mai che abbia un senso, intanto io lo scrivo e ci metto sotto la firma.
Protip 2: se sapete cos’è la risoluzione e sapete come avvengono le varie fasi di sviluppo di un videogioco, NON FATE FINTA CHE QUESTO SIA UN PROBLEMA. Non fate finta con voi stessi, usandolo come pretesto per offendere qualcuno, e se siete editori non fate finta con il vostro pubblico, che potrebbe giustamente sentirsi trattato da scemo.
Alla prossima.