È da circa una settimana che è emerso un interessante rumor relativo un progetto in cantiere presso Sony, soprannominato “PlayStation 4.5”. È bene notare che Sony non ha in alcun modo confermato l’indiscrezione, ma che essa è stata d’altra parte ripresa e confermata separatamente da più giornali citando svariate fonti ciascuno, ed è quindi meritevole di essere tenuta almeno in considerazione.
Stando a Kotaku, primo sito a dare voce alla possibile notizia, PlayStation 4.5 sarebbe “una nuova versione di PS4 con maggiore potenza grafica e giochi che girano a 4K”. A dirlo sarebbero stati alcuni sviluppatori, recentemente venuti a conoscenza dell’esistenza di questa nuova macchina, che potrebbe anche essere collegata all’imminente uscita del visore VR per PlayStation 4.
Oggi anche Digital Foundy ha trattato la notizia, citando fonti proprie e operando un’analisi più approfondita e realistica. Stando a tutti gli scenari immaginati da Digital Foundry in termini di possibili componenti da introdurre nella macchina, è sostanzialmente impossibile modificare una PS4 affinché diventi in grado di far girare titoli comparabili a quelli attualmente esistenti in risoluzione 4K, almeno senza alterarne i fondamenti. Per di più le fonti di Digital Foundry, a quanto pare, non hanno mai parlato esplicitamente di giochi in 4K.
L’articolo di Digital Foundry è piuttosto approfondito (anche se non facilissimo da seguire, se non ci si intende di hardware), arrivando a proporre tre potenziali scenari riguardo “PlayStation 4.5”:
- Che si tratti di fatto di una console nuova, con CPU, GPU e RAM completamente cambiate.
- Che sia una PS4, con solo una GPU strutturalmente simile a quella attuale ma potenziata.
- Che sia semplicemente una PS4 che fa uso di componenti fisici più piccoli ma equivalenti a quelli attuali, e con un migliore supporto nativo per i display in 4K e la riproduzione di video in 4K.
Tutte e tre queste ipotesi sono perfettamente documentate ed argomentate nell’articolo originale, e non credo di avere nulla da aggiungere sotto l’aspetto tecnico. Ci tengo però a ragionare un attimo sulle implicazioni più ampie che ciascuna di esse avrebbe nella pratica delle cose, se si rivelasse vera.
Il primo scenario sarebbe il più drastico, e significherebbe una sorta di nuovo inizio per PS4; a questo punto, tanto varrebbe chiamarla PlayStation 5. Personalmente, non ritengo che questa sia un’opzione percorribile.
PS4 continua a vendere ad un ritmo impressionante e ha un’enorme base installata – e nel mercato console non si è praticamente mai visto di un prodotto venire ritirato per ragioni diverse dalla drastica arretratezza tecnica (non è questo il caso) o dal palese fallimento commerciale (men che meno). Nessuno sviluppatore vuole mollare una console che vende, ed è evidente come PS4 abbia ancora tanto da dare negli anni a venire.
In aggiunta, sulla soglia del lancio di PlayStation VR Sony ha bisogno più che mai di una base larga e sicura su cui appoggiarsi, tanto per promuovere la diffusione del VR stesso quanto per cadere in piedi qualora le cose andassero male. Lanciare una di fatto nuova console ora, con una propria libreria separata dalla precedente, sarebbe un azzardo incalcolabilmente richioso ed inutile.
Il secondo scenario è più in linea con i discorsi fatti (e poi smentiti) su di un possibile upgrade hardware per Xbox One. La macchina resterebbe concettualmente la stessa, ma si verrebbe a creare un “bivio” in termini di potenzialità di sviluppo, simile a quello prodotto in passato dal New 3DS di Nintendo.
Anche se manovra più “light” della precedente, viste la base installata e la garanzia che PS4 al momento offre, di contro all’estrema difficoltà di vendere PS4.5 a chi già ha la console base, i risultati sarebbero probabilmente gli stessi dell’avere una console completamente nuova: nessuno svilupperebbe titoli che sfruttino effettivamente le nuove tecnologie, perché farlo significherebbe o spendere molto di più (senza alcuna garanzia di ritorno) o tagliare fuori la consolidata e ben più tangibile – e profittevole – base installata precedente.
L’idea che i giochi già esistenti vengano “potenziati” è, poi, ancora più assurda, e realisticamente a farlo sarebbero solo Sony stessa e un numero ridotto di sviluppatori da essa pagati, dato che l’unica conseguenza sarebbe promuovere la piattaforma stessa, senza alcuna possibilità di guadagno sui titoli sviluppati e già da tempo venduti.
Il terzo scenario è, infine, esattamente quello che mi aspetto di vedere. Una “PS4 Slim”, tecnicamente identica alla console base ma fisicamente un po’ più compatta e/o con alcune piccole funzionalità accessorie extra incorporate (e, anche se questo il consumatore non lo vede, un minore costo di produzione), che arriverebbe in un ottimo momento con il lancio contemporaneo di PlayStation VR, offrendo un incentivo (o come minimo un’alternativa) in più a chi ancora non abbia comprato una PS4 senza causare nessun possibile danno collaterale sotto altri aspetti.
Per concludere, quindi, la mia previsione è che se effettivamente questa macchina esiste – cosa ormai probabile – sarà sostanzialmente una PS4 Slim, che permetterà anche la riproduzione di video in 4K e avrà magari un altro paio di funzionalità accessorie extra, senza però andare a toccare ciò che riguarda lo sviluppo e l’esecuzione del 99,9% dei giochi.
Penso sentiremo parlare di “PlayStation 4.5” (che molto probabilmente non manterrà questo nome) in sede di E3 o poco dopo, e che la vedremo nei negozi un po’ prima di natale, assieme ad una nuova grossa mandata di PlayStation VR (e possibilmente a qualche bundle con entrambi).