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Atari Breakout e Zerg Rush: i giochi di Google Search. Cosa sono, come nascono e come giocarci

Alla Google, si sa, sono allergici alla serietà, ragion per cui il colosso di Mountain View ha deciso di deliziare i milioni di navigatori che ogni giorno usufruiscono del motore di ricerca con Zerg Rush e Atari Breakout, chicche da intenditori e appassionati. Comunemente chiamati easter eggs (uova di pasqua), trattasi di vere e proprie sorprese che compaiono se si inseriscono determinate parole chiave nella barra di ricerca. Google è zeppo di easter eggs (provate a digitare tilt o anagramma), ma, fra i vari presenti, Zerg Rush e Atari Breakout sono gli unici che possono essere considerati videogiochi a tutti gli effetti, con tanto di punteggio da condividere via Google+.

ZERG RUSH – Cos’è?

La leggenda vuole che durante una partita online di Stracraft, il giocatore al comando della razza Zerg abbia lanciato un attacco prematuro, riuscendo tuttavia ad avere ragione dell’avversario grazie all’elevato numero di truppe Zerg prodotte in breve tempo. Nel vedersi circondato da un orda di Zergling (le truppe base della razza Zerg), il soccombente ha proferito le seguenti parole: OMG ZERG RUSH! (Traducibile come Oh mio dio, incursione Zerg!). Da allora Zerg Rush è diventato un termine comune in rete per indicare una situazione nella quale ci si trova sopraffatti da un qualcosa di superiore, generalmente nel numero, oltre che una strategia molto offensiva da applicare giocando a Starcraft.

Applicazione pratica di una incursione Zerg, o Zerg Rush, in battaglia.

ZERG RUSH – Come si gioca?

Per dare il via alla partita è sufficiente digitare Zerg Rush nella barra di ricerca di Google e il gioco avrà subito inizio. La vostra pagina verrà attaccata dalle “O” del logo Google, il cui unico scopo è divorare tutti i link comparsi a seguito della ricerca. Il compito del giocatore è difendere la pagina, distruggendo le piccole “O”, cliccandoci sopra tre volte con il cursore del mouse. La sconfitta sopraggiunge quando l’ultimo link è stato divorato, dandovi come risultato il numero di nemici distrutti e il vostro valore APM (Actions Per Minute), che messi insieme rappresentano il punteggio finale, condivisibile via Google+. Al termine della partita, le “O” andranno a comporre la scritta “GG”, che sta per Good Game o, perché no, per Google Games.

Screenshot di un momento di gioco.

ATARI BREAKOUT – Cos’è?

Atari Breakout è un videogioco sviluppato da Atari, pubblicato nel 1976, basato su sole porte logiche senza ausilio di microprocessore alcuno. Il concept alla base del gioco è tanto semplice quanto solido, al punto da aver dato vita a generazioni infinite di cloni su cloni. Lo scopo del gioco è abbattere il muro di mattoncini colorati facendo rimbalzare una pallina, avendo cura di non farla precipitare in fondo allo schero, da gestire e direzionare tramite una semplice “barra” orizzontale che si muove da destra a sinistra. Il 13 maggio 2013, in occasione del 37° anniversario dell’uscita del gioco, Google ha omaggiato questo classico immortale con un altro divertentissimo easter egg.

ATARI BREAKOUT – Come si gioca?

Analogamente a quanto accade con Zerg Rush, per giocare ad Atari Breakout (il cui vero nome sarebbe Image Breakout) è sufficiente inserire le parole chiave nella barra di ricerca ed effettuare una ricerca di immagini. Ultimato il carimento della galleria di immagini, queste si restringono per andare a formare il muro di mattoncini da distruggere e la “barra” e la pallina compaiono nella parte bassa dello schermo. La partita comincia senza nemmeno che ve ne rendiate conto e per comandare la barra basta muovere il mouse a destra e a sinistra. Più semplice di così, si muore.

Ogni mattoncino distrutto incrementa il punteggio. Una volta distrutti tutti, un nuovo livello avrà inizio, composto da mattoni recanti immagini determinate da una ricerca casuale. In una partita a caso, abbiamo trovato immagini di cavalli, pecore, rice krispies e motomondiale, tanto per citarne alcune. Il gioco sembrerebbe infinito, e la difficoltà non parrebbe aumentare di livello in livello, o, se lo fa, lo fa in maniera irrisoria. Una volta terminata la partita, quando tutte le “vite” a disposizione si esauriscono, è possibile condividere il proprio punteggio tramite Google+.