Assassin’s Creed Rogue, a lungo noto col titolo provvisorio di Assassin’s Creed Comet, è finalmente stato annunciato ufficialmente da Ubisoft. Abbiamo scoperto ambientazione, protagonista e i primi dettagli… ma facciamo un passo alla volta.
Questo è il trailer ufficiale dell’annuncio, in italiano:
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=mNOPVP0ex0g]
Il protagonista di Rogue, per la prima volta, sarà un Templare a tutti gli effetti, anzi, addirittura un ex-Assassino convertitosi ai Templari. Il suo nome è Shay Patrick Cormac, e lo vedremo viaggiare per nave nel nord dell’Atlantico toccando, tra le altre, le pianure degli Appalachi e nuovamente New York, ricostruita per questo titolo. La sua missione, come mostrato anche dal video, è quella di dare la caccia e uccidere degli Assassini.
Assassin’s Creed Rogue è ambientato durante la guerra dei sette anni (1756-1763), cioè temporalmente tra Assassin’s Creed IV e Assassin’s Creed 3. La storia di Shay farà anche nuova luce sulle vicende della famiglia Kenway, e a quanto pare è collegata ancora più strettamente a quello che vedremo in Unity una quarantina di anni dopo (ma contemporaneamente nei negozi).
[Fonte: GameInformer]
Una veduta di New York.
È evidente che le informazioni su Rogue sono appena iniziate ad uscire, ma un’idea di massima sul gioco ce la possiamo fare: stessa engine di AC3 e AC4 (quindi sostanzialmente stessi movimenti e livello grafico), discreta importanza data all’uso della nave, ambienti a terra generalmente meno verticali che in Europa o in Medio Oriente e più aperti.
Insomma, possiamo probabilmente aspettarci, come formula di gioco, qualcosa di costruito sulla falsa riga di Black Flag, magari con ambientazioni per terra più simili a quanto visto in Assassin’s Creed 3. Resta da chiedersi come sono stati trattati il combattimento e lo stealth, due delle componenti più importanti della saga e che negli ultimi anni hanno cercato, riuscendoci in modo altalenante, di trovare un qualche equilibrio di massima.
Un abbordaggio per nave.
Rogue, come avete visto anche alla fine del trailer, uscirà il prossimo 11 novembre su PS3 e Xbox 360, cioè un paio di settimane prima di Unity, la sua controparte next-gen (PS4, Xbox One e PC).
Vedremo quanto questa si dimostrerà una scelta di mercato azzeccata, ma non ci piove che un rischio simile da parte di Ubisoft fosse tutt’altro che necessario, nel senso che la scelta più ovvia in un momento di transizione di generazioni di console come questo (adottata praticamente da tutti gli altri publisher di saghe molto note) sarebbe stata pubblicare un unico gioco da far uscire tanto su old-gen quanto su next-gen, cioè la stessa cosa che si era fatta per Black Flag.
L’idea di separare le uscite, e cioè di spendere il doppio col rischio di non rientrare subito di tutta la spesa, mi fa immaginare che questa mossa sia stato un investimeno per il futuro, ovvero che si voglia cercare di “fare colpo” sul pubblico next-gen con un gioco che già da ora ne sfrutti il vero potenziale, il tutto senza abbandonare completamente l’enorme bacino di utenza di chi ancora non è passato di piattaforma.
