Eiji Anouma, durante un’intervista con CNET, ha rivelato l’idea alla base del nuovo The Legend of Zelda per 3DS e confermato alcune caratteristiche del titolo ispirato a A Link to the Past.
Innanzitutto, alla domanda di molti fan: «Ma perché creare un gioco partendo da una delle pietre miliari della saga anziché creare un titolo completamente nuovo?», Anouma ha risposto affermando che il 3DS permetteva la rivisitazione di un mondo visto dall’alto, offrendo al contempo numerosi modi al giocatore di interagire con il mondo di gioco.
Dopo aver visto il primo trailer, la nuova abilità di Link che più ci ha colpito è la possibilità di camminare lungo i muri trasformandosi in un disegno in due dimensioni. Quando alcuni video di gameplay hanno poi iniziato a fare la loro comparsa su Internet, è stata resa nota anche la possibilità di sottrarsi ai nemici con questo piccolo stratagemma. E a quanto pare tale meccanica deriva proprio da un combattimento: molti di voi infatti ricorderanno la battaglia nel Tempio della Foresta di Ocarina of Time con Phantom Ganon (Ganon Spettro nella traduzione italiana), il quale entrava nei quadri appesi intorno alla stanza, per colpire poi il giocatore alle spalle. Ebbene, Anouma ha dichiarato di aver preso ispirazione proprio da questo combattimento per la nuova capacità di Link.
È stato anche confermato, nel corso dell’intervista, il ritorno sul titolo per 3DS del Mondo della Luce e quello Oscuro.
Anouma ha poi accennato ad una “significativa divergenza” del nuovo gioco dal modo in cui molti titoli Zelda vengono giocati. Parlando di una delle caratteristiche tipiche della serie, ossia la necessità di trovare ed imparare ad utilizzare nuovi strumenti per avanzare nel mondo di gioco, Anouma ha affermato di possedere un punto di vista molto differente su tale meccanica, pur restando prudentemente vago a proposito del nuovo titolo. Certo è che, avendo la possibilità di introdurre il primo nuovo gioco della saga su 3DS, il team di sviluppo si sente molto libero di poter sperimentare con nuovi elementi.
Anouma ha anche aggiunto di aver imparato davvero molto dal remake di Ocarina of Time per 3DS, in particolare riguardo all’uso del 3D. Sia lui che il team di sviluppo ora al lavoro su Zelda 3DS, ha aggiunto, hanno iniziato a godere di una rinnovata vena creativa proprio in seguito allo sviluppo del remake del classico per Nintendo 64.
L’intervistato ha anche ripetutamente sottolineato l’importanza della componente 3D nel nuovo gioco. Indipendentemente dal fatto che il giocatore decida o meno di utilizzare l’effetto 3D, Anouma garantisce che ci divertiremo un mondo, tuttavia, per ottenere veramente il massimo dal nuovo titolo, sarà necessario attivare la profondità stereoscopica.
Il che creerà anche dei problemi a livello di pubblicizzazione del gioco, in quanto l’effetto 3D è impossibile da apprezzare tramite i canali di informazione tradizionali (Internet e tv).