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The future of WWE

Fra l’elenco dei giochi annuali, ormai l’appuntamento con il wrestling è uno dei più attesi. Nonostante ormai i tempi d’oro della WWE in Italia risalgano ad un decennio fa, la World Wrestling Entertainment è infatti più attiva che mai nel nostro paese, e ogni anno, durante il suo tour europeo, si ferma sul suolo italiano per almeno un paio di spettacoli, facendo quasi sempre il tutto esaurito. Tornando al gioco, dopo la discussa cessione a 2K dei diritti legati al wrestling a causa del fallimento di THQ, il nuovo team di sviluppo, ha sia convinto che deluso. Partendo con un grandissimo WWE 2K14, pensavamo ormai che il futuro del giochi legati alla federazione di wrestling più famosa al mondo fosse assicurato. Invece, il gioco dello scorso ha deluso sotto ogni punto di vista facendo tremare i fan, e arrivati al terzo anno targato 2K possiamo dire che WWE2K16 è l’esame di maturità, per Yuke’s, riuscirà con Stone Cold Steven Austin, alla guida del roster più grande di sempre, a tornare ai fasti di un tempo?

 

Il 2K Showcase è stata una nuova e graditissima introduzione effettuata con il primo titolo targato 2K, infatti questa modalità ci permette di rivivere alcune delle più grandi storie del wrestling attraverso filmati dell’epoca e match con intermezzi che ricreano perfettamente l’atmosfera. A differenza degli anni scorsi, la versione 2016 non ci farà rivivere incontri di varie “ere” della WWE, ma si concentrerà esclusivamente sulla figura del Texas Rattlesnake, ovvero il leggendario Stone Cold Steve Austin. Dal suo esordio come Stunning Steve Austin, passando per le sue più grandi rivalità fra cui quella con Bret Hart, The Rock e Vince McMahon, fino alla consacrazione nella Hall of Fame. Per tutto il tempo, lo Showcase resta molto godibile soprattutto per la grande cura con cui sono realizzati i “filmati” durante i match, nonostante qualche volta risulti abbastanza ostico e frustrante raggiungere gli obiettivi. Ma il vero difetto risiede nell’estrema censura di tutta l’Attitude Era e Stone Cold stesso. Tutti i filmati originali sono stati pesantemente censurati o comunque resi più appetibili al grande pubblico, falsificando la dura e cruda finzione di quei match e della storia stessa della federazione, che purtroppo ancora una volta si è dimostrata troppo votata al buonismo più assoluto. Ovviamente molti avvenimenti erano davvero troppo duri per essere riproposti tali e quali, così come il vocabolario non decisamente raffinato del texano. In questo mare di censure però emerge un gradissimo ritorno, ovvero quello dello storico Jim Ross, telecronista leggendario della federazione, richiamato per permettere ai fan di rivivere quei match attraverso la sua voce e quella di Jerry “the king” Lawer, suo collega e tutt’ora telecronista della WWE.

WWE 2K16 steve austin

My Career in the WWE Universe

Oltre allo Showcase, potremo cimentarci nelle altre quattro modalità a disposizione, ovvero: la classica esibizione, la modalità My Career, WWE Universe e l’ormai onnipresente online. La ormai consolidata modalità esibizione, purtroppo resta ancora orfana di alcuni match molto apprezzati invece dal pubblico, come il Lumberjack, l’Inferno e il Buried Alive, quest’ultimo però è in parte giocabile nella modalità showcase, il che rende ancora più strana la sua esclusione. La modalità My Career invece, segue l’ottimo sentiero tracciato dai giochi degli anni precedenti migliorandosi; in questa modalità ci permetterà, di vivere la carriera di una vera e propria WWE superstar, dai primi allenamenti nel performer center, sotto l’ala protettiva dell’ex wrestler e capo allenatore di NXT Matt Bloom, conosciuto sul ring come A-Train o Tensai. La prima fase della carriera consisterà, in un allenamento di diverse settimane in cui apprenderemo tutte le meccaniche di base, oltre alle nuove features introdotte quest’anno, una volta completato l’allenamento e padroneggiato il sistema di combattimento, entreremo finalmente sul nostro primo ring ovvero quello della NXT. Le vere novità di rilievo della modalità career, consistono di certo in una meno macchinosa gestione dei titoli, infatti nel gioco dell’anno scorso solo la general manager Vickie Guerrero poteva permetterci una scalata ad una delle cinture della federazione, invece stavolta toccherà al giocatore decidere a quale dei titoli a disposizione puntare, inoltre avremo anche una maggiore cura del lato psicologico e mediatico, infatti grazie al sistema di rapporti potremo creare alleanze o rivalità con qualunque superstar del roster, così facendo la nostra ascesa a un determinato titolo potrà essere più o meno ostacolata. Oltre al rapporto con le altre superstar dovremo confrontarci anche con il pubblico attraverso le interviste della bella Renee Young, che ci permetteranno di influenzare il nostro rapporto con il pubblico. Infine nella modalità WWE Universe, vestiremo i panni di general manager, e dovremo organizzare gli incontri per ogni show, e i pay per view, gestendo l’intero roster  creando faide e alleanze. Inoltre ci verrà permesso anche di giocare ad ogni incontro oppure di simularlo, potremo anche influire sugli stati fisici e psicologici degli atleti, così da avere davvero il controllo completo sullo sport entertainment. La modalità online purtroppo è la nota dolente fra tutte le modalità di gioco, perché la qualità dei server risulta davvero infima, e in un gioco dove il tempismo nel eseguire una contromossa o una finisher, rappresenta tutto giocare un incontro pieno di lag e cali di frame imbarazzanti risulta abbastanza improponibile per chiunque.

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That’s what’s best for business

WWE2K16 è stato creato avendo in testa un obbiettivo ben preciso, quello di offrire ai giocatori il roster più grande di tutta la storia dei giochi dedicati alla World Wrestling Entertainment. Senza ombra di dubbio i creatori del gioco sono riusciti nel loro intento, infatti potremo scegliere fra 120 lottatori, un numero praticamente sconfinato di superstar e leggende. Da Triple H a Kevin Owens, da Cactus Jack a Finn Bàlor la scelta è davvero senza precedenti. Oltre ai classici atleti però la wwe ha voluto regalare ai suoi fan una piccola chicca, che consiste nella presenza dell’hall of famer Arnold Schwarzenegger, nei panni di uno dei suoi personaggi più famosi ovvero Terminator. Purtroppo però come al solito non è tutto oro quello che luccica, e anche in questo sconfinato ammasso di nomi si notano delle mancanze fin troppo importanti, soprattutto fra le divas, la mancanza delle principali artefici della divas revolution, risulta abbastanza inspiegabile soprattutto se al loro posto troviamo Eva Marie o Layla, che pur essendo grandi atlete non sono certo paragonabili Charlotte, Sasha Banks, Becky Lynch o Bayley. Un’altra assenza inspiegabile è quella del buon Eddie Guerrero, presente l’anno scorso mentre è scomparso nel nulla dal roster di quest’anno, invece giustificabili sono le assenze di alcuni lottatori molto richiesti dal pubblico come CM Punk, i quali semplicemente non sono riusciti a raggiungere un accordo con la federazione e quindi non sono stati introdotti nel gioco. Ancora diverso invece è il caso di Hulk Hogan presente nei primi video del gioco, con il quale però la WWE ha chiuso i rapporti a causa di alcune dichiarazioni razziste, emerse diversi mesi fa. Inoltre come sempre è presente la modalità editor con cui potremo creare diverse superstar. La modalità risulta molto articolata ma intuitiva alla stesso tempo con tante opzioni per creare al meglio la nostra controparte virtuale, ma se questo non bastasse, WWE 16 ci permetterà di rompere l’ultima barriera della modalità editor infatti potremo inviare una nostra foto nei server 2K, così da permettere al computer di riprodurre quasi perfettamente il nostro volto, l’unica pecca che però risulta davvero fastidiosa sono i caricamenti infiniti presenti in questa modalità, che quasi scoraggiano il giocatore a creare il proprio alter ego virtuale.

WWE 2K16 terminator

Arrive, raise hell, leave

Per quanto riguarda il gameplay, 2K16 cerca di imporsi come la simulazione perfetta dello sport entertaiment, con una serie di reintroduzioni e rifiniture, fra cui la barra della stamina che rende il tutto più credibile, peccato però per il suo eccessivo consumo già dopo poche mosse, e per l’estrema lentezza di ricarica, che rischia più e più volte durante il corso dell’incontro di spegnerne completamente il ritmo. Un’altra correzione al gameplay decisamente gradita, è quella sul fronte delle contromosse, infatti nei capitoli precedenti, gli incontri la maggior parte delle volte finivano per essere uno scambio di contromosse senza fine, invece in 2k16 avremo solo un numero ben definito, rappresentate da dei segmenti, il che renderà ancora tutto più tattico, infatti ci saranno altri due tipi di contromosse rispetto a quella “classica”, ovvero quella leggera e pesante, la prima ci permetterà di liberarci in tutta fretta della presa nemica, però facendo così causeremo al nostro avversario danni molto lievi, invece l’altra quella pesante, ci permetterà di infliggere gravi danni al nostro avversario e anche di stordirlo per qualche secondo. Molte sono state le novità portate anche ad altre parti del sistema di combattimento, come le prove di forza, ovvero il momento in cui entrambi gli atleti cercheranno di effettuare una presa sull’avversario, si innescherà un minigioco, basato sul sempreverde sasso, carta e forbice, dove chi riesce a prevalere si troverà in posizione di vantaggio ed effettuerà la mossa decisa durante la disputa. Le altre due modifiche più evidenti sono quelle alle sottomissioni, e alle sleeper hold. Le sottomissioni quest’anno si basano su una sorta di inseguimento, dove chi deve difendersi deve scappare mentre chi attacca deve inseguire, e per riuscire a sottomettere il proprio avversario bisogna fare in modo che le due barre si sovrappongano per più tempo possibile, per le sleeper hold invece, saranno gestiste attraverso un minigioco a pressione, dove dovremo riempire il prima possibile il nostro cerchio rosso, cercando il punto di “pressione” che cambierà di volta in volta e restarci per più tempo possibile, attraverso questo gesto tecnico potremo ricaricare la stamina rubandola al nostro avversario, così da avere un vantaggio decisivo nelle fasi successive.

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Give me a Hell Yeah!

Tecnicamente WWE2K16 risulta abbastanza altalenante, infatti nonostante l’incredibile lavoro effettuato attraverso il face capture, troppi modelli di lottatori risultano discutibili. Infatti a fronte di uno Sting o un John Cena praticamente perfetti, altre superstar risultano troppo trascurate, i casi più eclatanti come al solito sono le divas che, nonostante un miglioramento sono ancora lontanissime dai livelli raggiunti dai loro colleghi. Però anche fra i nomi più importanti del roster ci sono modelli realizzati in modo abbastanza controverso, primo fra tutti Brock Lesnar, il volto del “the beast incarnate”, risulta eccessivamente gonfio quasi tumefatto. Per quanto riguarda il sonoro, ci troviamo davanti ad un ottima playlist, con tanti brani storici, oltre che a tutte le musiche d’ingresso dei lottatori, ottimo anche il pubblico che spesso intonerà i cori più famosi, come “suplex city” o “this is awesome “, e come sempre una nota di merito va alla splendida telecronaca del trio a bordo ring composto da Michael Cole, JBL e Jerry “The King” Lawler.

Il commento di Premaz

WWE2K16 riesce in tutto quello che il suo predecessore aveva fallito, regalando ai fan un gioco imperdibile. Grazie a un gameplay rinnovato e raffinato, che però a causa di un eccessiva lentezza in alcune fasi, potrebbe scoraggiare i giocatori meno costanti. Il roster più grande di sempre, con praticamente ogni leggenda che abbia messo piede sul quadrato targato WWE è di certo un grandissimo punto di forza, così come l'ottimo comparto tecnico che però farà storcere il naso ai fan più incalliti, per colpa di alcuni modelli non curati a dovere. Insomma Yuke's, di certo ha sorpreso tutti con questa versione del wrestling targato 2K, forse per le basse aspettative causate dal titolo dell'anno scorso, ma di certo non si può negare l'estrema cura con cui questi ragazzi si sono dedicati a questo titolo. In fin dei conti, se siete dai fan del wrestling WWE, questo risulterà un acquisto più che consigliato, così come per tutti quelli che sono o erano affascinati dallo sport entertaiment, and that's the bottom line...'cause Stone Cold said so!

7.5
GAMEPLAY
Ottime modifiche e rifinitura, peccato per i tempi morti che possono scoraggiare
9
COINVOLGIMENTO
Sembra davvero di vivere e respirare l'atmosfera di un vero incontro
8.5
LONGEVITÀ
Praticamente infinito, tra modalità my career, universe e online
8
GRAFICA
A cavallo fra perfezione e delusione per alcuni modelli, ottime invece tutte le animazioni
9
SONORO
Ottima playlist, così come i cori e la telecronaca
0
BONUS
Né bonus né malus
8.4 MEDIA + 0 BONUS = 8.4 TOTALE
  • Roster impressonante
  • My Career e WWE Universe
  • Ottimo Showcase dedicato a Steve Austin
  • Il gameplay rifinito e migliorato in quasi tutto
  • Tecnicamente a tratti mozzafiato
  • La modalità editor più ricca di sempre
  • Alcuni lottatori decisamente poco convincenti
  • Censura eccessiva di Stone Cold e dell'Attitude Era
  • Alcuni cali eccessivi di ritmo durante i match
  • Qualche nome fin troppo importante manca nell'elenco dei lottatori

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