Bentornati ad Ancaria!
…ma siamo sicuri che sia Sacred?

Sacred è probabilmente una delle saghe fantasy più conosciute. Apparso per la prima volta su PC nel lontano 2004 (dieci anni fa!) con il titolo de La leggenda dell’arma sacra, ha intrattenuto giocatori per anni. Inizialmente prodotto dalla Ikarion Software, questa dovette unirsi alla Ascaron Entertainment per pubblicare il titolo, distribuito dalla ormai ben nota FX. Dopo l’uscita dell’espansione Underworld, l’azienda ha rilasciato il secondo capitolo, Fallen Angel, nel 2008anche su Xbox 360 e Playstation 3. Non è stato un enorme successo come il primo, seppur siano state eseguite importanti modifiche alla grafica e all’IA, oltre ad avere una memorabile colonna sonora firmata dai Blind Guardian. La palla è poi passata all’azienda Keen Games, la quale ha pubblicato il terzo episodio su PC, Xbox 360 e Playstation 3: Heart of Ancaria. A dire la verità, di Sacred non se ne vede neanche l’ombra.

Requisiti

Minimi:

    • OS: Windows Vista SP2 / 7 / 8
    • Processore: Intel Pentium D945 (Dual Core 3400 MHz)/
      AMD Athlon 64 X2 6000+ (Dual Core 3000 MHz)
    • Memoria: 2 GB RAM
    • Scheda Video: Nvidia GeForce GT 610 (1024MB) /
      ATI Radeon 4770 (512MB)
    • DirectX: Versione 9.0c
    • Spazio su disco: 25 GB di spazio disponibile
    • Scheda Audio: compatibile con DirectX 9.0c
Raccomandati:

    • OS: Windows Vista SP2 / 7 / 8
    • Processore: Intel Core i5-4430 (Quad Core 3000 MHz) /
      AMD Phenom 9500 (Quad Core 2200 MHz)
    • Memoria: 4 GB RAM
    • Scheda Video: Nvidia GeForce GT 640 (2048MB) /
      ATI Radeon HD 5570 (1024MB)
    • DirectX: Versione 9.0c
    • Spazio su disco: 25 GB di spazio disponibile
    • Scheda Audio: compatibile con DirectX 9.0c

La trama

Sacred 3 punta tutto su Ancaria, la città – cuore del mondo fantasy di cui siamo protagonisti. Attualmente, questo luogo giace fra le fiamme dell’Ade, poiché un nemico potente ed antico ha fatto il suo ritorno proprio per distruggerla. Il nostro compito è trovarlo e ucciderlo, ma in questa missione non saremo soli, e potremo aiutare e farci aiutare da altri migliaia di giocatori che potremo incontrare online e con cui potremo creare un gruppo. Attenzione, non è assolutamente un MMORPG, bensì una sorta di multiplayer cooperativo, che funziona in linea di massima come Diablo III, pur non essendo paragonabile in quanto qualità di sviluppo. A dir la verità, ho provato più volte a giocare insieme a qualcuno, ma non ho trovato nessuno. Quindi, ho deciso di intraprendere il cammino della Serafina da sola.

La scelta del personaggio

Come sempre, la prima cosa che Sacred ci permette di fare, è la scelta del personaggio. Io personalmente ho scelto la Serafina (o Seraphim), una sorta di angelo, con cui gioco sin dal primo capitolo. C’è comunque una buona scelta, fra cui il Safiri, l’Ancarian, il Khukuri e il Malakim.
Purtroppo, la personalizzazione è penosa: esteticamente non è possibile modificare nulla, i personaggi sono già preimpostati, persino nel sesso. Sarà possibile solo modificare l’armatura e le armi, ma di questo ne parleremo più avanti. Ogni razza/classe comporta diversi poteri e abilità da sviluppare salendo di livello.

Il gameplay

Il nostro personaggio comincia la sua avventura in un’Ancaria distrutta, in cui potremo muoverci su sentieri pre-impostati. Già, sembra un pizza surgelata presa al bancone del supermercato, più che un gioco. Il nostro compito è quello di muoverci in queste stradine 3D e di uccidere tutti i nemici che ci troviamo davanti. A guidarci ci sarà Aria, una sorta di entità benevola, in realtà un essere fisicamente abbastanza copiato da Cortana di Halo e alquanto logorroico. Capiterà più volte di sentirla parlare di cose senza senso, come tutti i personaggi: vi troverete a che fare con spiriti che vi aiuteranno e si presenteranno cantando come in High School Musical.
Insomma, i personaggi che ci circondano sono dotati di un’incredibile senso dell’umorismo portato all’esasperazione.
Per il resto, gestire il personaggio è abbastanza semplice e schematico: la classica impostazione WASD per PC per fare quattro passi- combattere nemici-quattro passi-checkpoint- schivare oggetti che cadono dal cielo tipo meteoriti -quattro passi- uccidere il boss finale. Inizialmente può sembrare anche divertente e dinamico, ma quando la cosa si ripete per tutti, e ripeto, tutti i livelli… beh, diventa ben noioso!
A smuovere questa staticità troviamo le abilità speciali del personaggio, nel mio caso danni ad area, che fanno molto effetto e sono belle da vedersi: fulmini, balzi… un sacco di sangue nel caso fronteggiassimo numerosi nemici in una volta sola (praticamente sempre). Infine, non poteva mancare l’opzione giustizia, che ci permette di compiere un salto sopra allo sfortunato e di tagliargli la gola.
La cosa veramente orripilante è che quando ucciderete qualcuno, non raccoglierete nulla se non oro/vita/energia per i poteri. Le armi le troverete, se va tutto come deve andare, uccidendo i boss. O nel negozio. Che non è una bottega come sull’originale Sacred, bensì un’opzione che vi si presenta alla fine del livello.

Comparto audio

A dire la verità, la colonna di Sacred III non è per nulla speciale e non vi rimarrà mai impresso il brano dell’intro, così come le musiche che accompagnano tutto il videogioco. Per carità, il tutto è molto orchestrale, ma non è assolutamente una OST memorabile, tant’è che attualmente non si trova neanche su iTunes od online, se non per il tema iniziale di cui vi abbiamo parlato prima. Buona cosa, invece, è il doppiaggio, rigorosamente in inglese (mentre i sottotitoli sono in italiano), facile da capire e anche gradevole da ascoltare, se non ci fossero spiriti che strillano o nemici che imitano i rapper più scadenti d’America.

Comparto video

L’unica cosa di Sacred 3 che effettivamente si salva è la grafica, seppur copiata decisamente dal superiore Diablo 3. Il personaggio è visualizzato da una telecamera posta lateralmente sopra di lui, come i classici Sacred (almeno questo aspetto è stato mantenuto) e deve superare muri ceduti, palazzi e persino vulcani. E’ da riconoscere che le texture sono state curate discretamente bene e per giocare come si deve è necessario un PC che abbia un discreto processore, ma non è fondamentale, quindi, se volete provarlo e avete un i3: non spaventatevi. E’ comunque una cosa che scalda il cuore rivedere Ancaria, seppur in rovina, e mi è capitato di riconoscere il tempio da cui la Serafina aveva cominciato il suo percorso su Sacred I.
Unica pecca: ad un certo punto il gioco ha cambiato le impostazioni di risoluzione da solo. Speriamo che non sia un problema che capita a tutti.

Tiriamo le somme

Come potete capire, Sacred 3 è tutto fuorché quello che dovrebbe essere. Keen Games è riuscita a macchiare in maniera indelebile il nome di una saga fantasy amata da milioni di giocatori: se proprio volete spendere soldi, è meglio andare in edicola e comprare Sacred I, con tanto di DLC, a dieci euro, piuttosto che spenderne quasi cinquanta per questo. Davvero sconsigliato! Se pensate che questa recensione abbia esagerato nei toni, vi consigliamo di visitare la pagina della community ufficiale italiana e la pagina di Steam, dove trovate anche le recensioni degli utenti.

Il commento di Eleonora Gueli

<p>Sono una fan sfegata di Sacred, e quando ho saputo che sarebbe arrivato in redazione, ho fatto i salti di gioia. I primi trenta minuti sono stati emozionanti... gli altri no. Ho visto boss difficili e belle ambientazioni, per carità, ma il tutto ripetuto fino alla nausea.</p>

4
GAMEPLAY
Gameplay legnoso e fin troppo copiato (male) da Diablo. Niente a che vedere con i vecchi capitoli
4
COINVOLGIMENTO
Coinvolgimento inesistente, fra guide isteriche e nemici con sindrome da Eminem.
4
LONGEVITÀ
Ripetitivo fino alla nausea, difficilmente ci si rigiocherebbe.
6
GRAFICA
Grafica carina da vedersi, texture curate.
5.9
SONORO
Doppiaggio accettabile, ma colonna sonora praticamente inutile.
0.4
MALUS
Diamo un -0,4 e non un -0,5 giusto perché è stata inserita la cooperativa online. Per il resto... non è Sacred.
4.8 MEDIA - 0.4 MALUS = 4.4 TOTALE
  • Grafica interessante
  • Modalità Online/Cooperativa
  • Ripetitivo fino alla nausea
  • Umorismo portato all'esasperazione
  • Non ha quasi nulla a che fare con i precedenti Sacred

3 Responses to “Sacred 3 (PC) – Recensione”

  1. Oni ha detto:

    Credo proprio che aspetterò di trovarlo con qualche rivista prima di dargli una possibilità :-/

  2. Oni ha detto:

    Peccato per l’occasione mancata :(

    • Eleonora Gueli ha detto:

      Già! E’ stata un’autentica delusione… niente a che fare con i vecchi Sacred. Secondo me è stata la mazzata del passaggio alla keen.

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