Rocket League

Calcio balilla next-gen (o quasi)

Se chiedete ai vostri padri, o in alcuni casi anche ai vostri fratelli maggiori, come erano soliti passare le afose giornate estive della loro gioventù, una gran parte vi racconterà di interminabili epiche partite al calcio balilla del bar, o dell’oratorio, in cui l’altissimo numero di imprecazioni più o meno profane era direttamente proporzionale solo al divertimento che 22 piccoli uomini e una palla erano in grado di offrire. Gli anni son passati, e pian piano il calcio balilla è stato spodestato dall’invasione degli arcade: i classici cabinati che offrivano, per poche lire, numerosi videogiochi differenti, dagli sportivi agli sparatutto, dai simulatori di guida a quelli di caccia. Oggi le sale-giochi sono praticamente estinte, ma lo spirito competitivo e di puro divertimento offerto dai titoli arcade è ancora vivo nell’industria videoludica e, di tanto in tanto, spunta fuori il titolo che non ti aspetti: era il 2009, la precedente generazione era ancora in fasce, e gli sviluppatori puntavano tutti i loro sforzi sulla realizzazione di titoli graficamente impressionanti che giustificassero la spesa di 600€ per aggiudicarsi una Playstation 3 nuova fiammante. Tutti tranne Psyonix, che rilasciava, zitta zitta, Supersonic Acrobatic Rocket-Powered Battle-Cars, un titolo tanto complicato da nominare quanto divertente, che vedeva due squadre di macchinine destreggiarsi su un campo da calcio per segnare più gol della squadra avversaria. Un azzardo apprezzabile che però non ha fruttato, in quanto il titolo è stato snobbato dai più, come simbolo di un mondo arcade considerato morto e sepolto. In casa Psyonix però non si sono arresi e, qualche giorno fa, ha fatto il suo debutto ufficiale su Playstation 4 ( gratuitamente per gli abbonati plus) e PC, Rocket League, il seguito spirituale dello sfortunato SARPBC. Ed è stato amore a prima vista…

 

Fischio d’inizio…rombino i motori

Avete presente Supraball? Quel giochino diventato virale qualche tempo fa in cui due squadre di 4 giocatori si contendevano un pallone usando dei fucili magnetici per segnare nella porta avversaria? Bene, togliete gli uomini, troppo poco originali. Togliete pure i fucili, ne abbiamo fin sopra le orecchie di sparatutto. Metteteci invece delle macchinine radiocomandate, e avrete Rocket League. Calcio e motori, due tra le categorie sportive più apprezzate in tutto il mondo si uniscono alla perfezione per creare una nuova disciplina totalmente fuori di testa e pazzescamente divertente. Saliti a bordo del vostro bolide dovrete collaborare con i vostri compagni per riuscire a spingere un pallone gigante all’interno della porta avversaria, senza preoccuparvi di fare a sportellate o addirittura distruggere le altre vetture: in Rocket League non ci sono colpi proibiti, tutto è concesso. I comandi sono semplici e abbastanza intuitivi: oltre ad accelerare e frenare potrete anche derapare, saltare e utilizzare il turbo, e per riuscire ad essere d’aiuto ai vostri compagni dovrete imparare a utilizzare e a coordinare tutti i movimenti possibili nella maniera più efficiente possibile in modo da riuscire a colpire la palla.

Rocket League

Già, perchè può sembrare banale, ma banale non lo è, non aspettatevi infatti di riuscirci fin da subito: per quanto apparentemente semplice, Rocket League nasconde delle difficoltà non da poco, soprattutto per quanto riguarda il tempismo e il controllo dell’auto. Ricordatevi che state pilotando una vettura, che non possiede le stesse abilità di movimento di un giocatore umano, imparate quindi a gestire il turbo in aria, per riuscire a “volare”; a saltare al momento giusto per impattare la palla, dovrete, in sostanza, imparare a giocare a calcio usando un’auto. Non preoccupatevi quindi se, alle prime partite, vi sembrerà molto difficile e fortuito centrare la porta: è tutta questione di abitudine e pratica. Qualora però iniziaste a sentirvi frustrati dalle vostre débâcles, non temete, potete sempre rivolgervi prima al tutorial che vi spiegherà i fondamentali, e poi ai tre tutorial avanzati che vi permetteranno di fare della pratica precisa sui movimenti di difesa, come le parate, o di attacco per diventare il bomber del vostro team.

Split-screen…sei proprio tu?

Oltre alla modalità tutorial sono presenti altre modalità sia online e offline. Giocando da soli potrete organizzare una sorta di campionato, creando la vostra squadra e giocando con i bot, che godono di una IA non eccezionale ma che fa il suo mestiere, soprattutto se settata ai livelli massimi di difficoltà. Inoltre sono presenti la modalità esibizione, nella quale potrete giocare una partita singola al volo qualora abbiate 5 minuti rapidi da impiegare e, permettetemi una menzione d’onore, lo split-screen fino a 4 giocatori in locale e online, una feature sempre più spesso abbandonata dagli sviluppatori a favore di un multigiocatore solo online che priva spesso del piacere di concedersi qualche partita che sfocia inevitabilmente in caciara seduti a fianco dei propri compagni/avversari. Giocando online invece potrete affrontare altri avversari in sfide che vanno dallo sfrenato tatticismo dell’ 1vs1 alla confusione più totale del 4vs4, sia in modalità classificata che casual.

Rocket League

Cosa mi metto oggi?

Man mano che porterete a termine le partite otterrete nuovi modelli di macchinine oltre a oggetti estetici per i vostri bolidi. Nel menù “Garage” potrete infatti personalizzare al massimo le vostre vetture, a partire dal telaio, passando per la verniciatura e gli adesivi, fino alle ruote e ai copricapi. Precisiamo che ogni modifica è puramente estetica: ogni vettura gode delle stesse caratteristiche di base, non è possibile modificare altri parametri come per esempio accelerazione o manovrabilità. Il sistema di sblocco di tali oggetti è sicuramente interessante in quanto non prevede il completamento di interminabili e spesso irraggiungibili traguardi ma soltanto, come abbiamo già detto, il semplice completamento delle partite. Attualmente sono disponibili parecchi oggetti sbloccabili, ma Psyonix ha già confermato l’arrivo di altri DLC gratuiti che introdurranno novità sotto questo punto di vista.

Rocket League

Partenza in quarta

Fin qui si potrebbe pensare che il titolo sia esente da difetti ma, ovviamente, non è così. L’entusiasmo con cui Rocket League è stato accolto dai videogiocatori  (aiutato dal fatto che il titolo fosse gratuito per gli abbonati playstation plus) ha colto gli sviluppatori , comprensibilmente scettici visti i precedenti, totalmente impreparati, e con loro anche i server, che hanno causato parecchi problemi di matchmaking nei primi giorni successivi al lancio. Il titolo inoltre ha sofferto di problematiche che provocavano il surriscaldamento della console, segnalato da molti utenti, e che qualcuno sostiene fosse stato riportato, e di conseguenza quindi ignorato,anche in fase di beta testing. Nella mia prova effettuata in questi giorni a seguito della patch, però, non ho riscontrato alcun tipo di problema nè dal punto di vista del matchmaking, sempre efficientissimo, nè per quanto riguarda il surriscaldamento della console, che è rimasta, per quanto possibile, nei limiti di decibel accettabili dal sottoscritto. Concludo con un breve cenno alle qualità prettamente tecniche del titolo che si presenta con una piacevolissima e dettagliata grafica “cartoon”, mantenendo solidamente, tranne in rare occasioni, i 60fps ad una risoluzione di 1080, il che sicuramente impreziosisce ancora di più l’impatto visivo e l’esperienza di gioco che, nella sua frenesia, richiede massima stabilità e fluidità nel framerate. Sonoro buono, con effetti coinvolgenti, soprattutto per quanto riguarda i “cori” dello stadio. Sufficiente anche la colonna sonora che, sebbene non memorabile, si lega bene alla velocità e la rapidità dei match.

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Il commento di Lorenzo Agonigi

Rocket League, il nuovo scoppiettante titolo di Psyonix, è destinato letteralmente a fare a sportellate con Splatoon per contendersi il titolo di gioco dell'estate. Freschezza, immediatezza e puro divertimento sono caratteristiche che vengono sempre più considerate secondarie dagli sviluppatori, i quali si dimenticano spesso e volentieri della presenza della parola "gioco" in videogioco, appunto. Un'amnesia che porta sugli scaffali titoli imponenti ma...vuoti. Rocket League è la cura, ma anche una droga, il divertimento che crea assuefazione, quello puro, in cui la competizione è solo un contorno, non l'unica cosa che conta, quello delle battaglie tra amici, che si concludono sempre con una birra e una pizza, perchè l'estate è anche questo. Rocket League ci fa tornare, solo per un'estate, bambini, come quando con le macchinine ci giocavamo davvero e chissà, magari è proprio così che il gioco è nato...

10
GAMEPLAY
Giocare una partita di calcio pilotando una macchinina...c'è da dire altro?
10
COINVOLGIMENTO
Una droga, una partita tira l'altra
9
LONGEVITÀ
Potenzialmente illimitata, a lungo andare però può stancare
8.5
GRAFICA
Semplice ma ben realizzata, soprattutto il manto erboso delle arene
8
SONORO
Buono e coinvolgente ma nulla di eccezionale
0
BONUS
Né bonus né malus
9.1 MEDIA + 0 BONUS = 9.1 TOTALE
  • Originale, divertente, fuori di testa
  • Immediato per i casual gamers, tutto da scoprire per chi è pronto a spenderci ore
  • Ottimo sistema di customization estetica
  • Qualche problema in fase di lancio che permane
  • Alla lunga può diventare un po' ripetitivo se non opportunamente supportato

4 Responses to “Rocket League (PS4) – Recensione”

  1. […] Rocket League è attualmente disponibile per PS4 e PC. Trovate la nostra recensione del gioco qui. […]

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