Il marchio Pokémon fin dalla sua nascita è stato spremuto in ogni maniera, tra spin-off videoludici, carte da gioco, figurine, action figure, macchine… L’elenco potrebbe non finire mai.

 

Uno degli esempi più strani di sfruttamento del marchio; forse uno dei più goliardici, ma non di certo il peggiore.

Uno degli esempi più strani di “sfruttamento” del marchio; forse uno dei più goliardici, ma non di certo il peggiore.

 

Insomma, nella seconda metà degli anni ’90 le creature tascabili erano ovunque, e le parentesi pubblicitarie sotto periodo natalizio non si astenevano dal fare la loro parte nel martellare i consumatori. In questo panorama molti di voi (che in quel periodo potevano avere tra i 5 e i 15 anni, forse di più) ricorderanno il successo strabiliante di alcuni di questi prodotti, e in particolare del gioco di carte collezionabili.

La pausa merenda a scuola diventava l’occasione per fare sfoggio delle proprie rarità, sfidare gli amici (che importa se con le regole ufficiali o meno?) e scambiare carte su carte.

 

Anche qui ci saranno 8 palestre e uno sfidante da sconfiggere.

Anche qui ci saranno 8 palestre e uno sfidante da sconfiggere.

 

In quegli anni a fianco della serie principale di giochi Pokémon venne sviluppato quello che possiamo considerare il primo spin-off, vale a dire il vg basato proprio sul gioco di carte collezionabili citato poc’anzi.

Angolo della confessione: non nego che Pokémon Trading Card Game mi abbia dato la possibilità di apprendere le regole, dato che nonostante a suo tempo abbia collezionato montagne di carte non ho mai avuto lo spirito (e la necessità reale) di leggermi il manuale. L’opinione che leggerete nelle prossime righe è dunque quella di un neofita, che si avvicina alle meccaniche di gioco per la prima volta. Sono rimasto comunque estasiato dal fatto che molte delle carte presenti riprendono gli splendidi artwork che ho a suo tempo ammirato sulla carte fisiche.

 

L'unica lingua disponibile è l'inglese... Approfittatene per fare esercizio.

L’unica lingua disponibile è l’inglese… Approfittatene per fare esercizio.

 

In cosa consistono queste meccaniche? Molto semplicemente (e come nella grande maggioranza dei giochi di carte) si tratta di un duello a turni, tra i vostri Pokémon e quelli dell’avversario. Ogni sfidante possiede un mazzo di 60 carte, né più né meno, e sfruttando le proprietà di ognuna di esse deve avere la meglio sull’avversario, attuando una serie di scelte ma talvolta vincendo anche grazie alla fortuna.

Il mazzo che ogni giocatore ha a disposizione è personalizzabile, ed è proprio questo uno dei due fulcri dell’esperienza di gioco (accanto ai duelli). Ogni mazzo contiene tre tipologie di carte:

  • Carte Pokémon: carte raffiguranti le creature e i loro attacchi e statistiche, oltre a debolezze, resistenze e così via. I pokémon base sono diversi dai pokémon evoluti, in quanto i primi possono essere giocati direttamente sul terreno. Quando gli HP (Hit Points) scendono a 0, il Pokémon è sconfitto.

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  • Carte Energia: si tratta del “carburante” del gioco. Donatele ai vostri Pokémon ed essi potranno attaccare gli avversari. Attacchi più potenti richiedono in media più carte Energia.

Esistono 10 energie di base, ma in questa versione (risalente al 1998) non sono presenti acciaio e buio, introdotti nella generazione successiva.

Esistono 10 energie di base, ma in questo vg (risalente al 1998) non sono presenti acciaio e buio, introdotti nella generazione successiva.

  • Carte Allenatore: si tratta di carte speciali con vari effetti. Alcune vi permetteranno di pescare carte dal mazzo, altre di curare i vostri Pokémon. Come regola di base, maggiore è il beneficio e maggiore è il costo richiesto (alcune richiedono di sacrificare carte energia, oppure di affidarsi al lancio di una moneta).

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Il lancio della moneta raffigurante Pikachu caratterizza moltissime scelte di gioco, a partire da chi ha il primo turno. Nonostante sia un sistema “bilanciato”, non sono state rare le volte in cui abbiamo ottenuto addirittura tre volte croce vedendo ridotti gli effetti dei nostri attacchi a zero o vedendoci negare la possibilità di usare un potere Pokémon (di cui parleremo tra poco), o viceversa l’avversario sembrava essere baciato dalla fortuna. Fatevene una ragione, a volte odierete profondamente l’I.A.

Una volta deciso chi comincia i giocatori pescano la prima mano, ovvero 7 carte. Un ruolo cruciale lo giocano i Pokémon base: si tratta della vostra prima difesa contro i Pokémon avversari, dato che a meno che non ci siano condizioni speciali non potrete mettere in campo direttamente un Wartortle o un Charmeleon dalla vostra mano. Pokémon base successivi andranno sistemati nella panchina e non prenderanno parte attiva alla battaglia finché non ritirerete il Pokémon attivo o quest’ultimo verrà sconfitto.

 

Scontro tra Pokémon base: purtroppo a causa della debolezza Pikachu è destinato a soccombere.

Scontro tra Pokémon base: normalmente Pikachu avrebbe i turni contati, ma qui parliamo di Surfing Pikachu, una carta con caratteristiche speciali rispetto ai normali Pikachu.

 

Un deck bilanciato contiene generalmente uno o due tipi di Pokémon, quindi si possono avere mazzi solo Acqua, o magari Acqua/Fuoco, Erba/Psico e così via. I pkmn normali non rientrano in questo conteggio, dato che possono essere “foraggiati” da qualsiasi energia; un’ottima scelta è metterli nei mazzi bi-color in modo da avere creature che possano attaccare a prescindere dal tipo di energia che vi trovate ad avere in quel preciso momento. Un Eevee può ad esempio attaccare quando ha un’energia erba e una psico assegnate, mentre uno Squirtle necessita di carte Energia Acqua o al massimo di carte energia Normale (più rare delle altre).

La buona regola vuole che possiate assegnare una sola carta energia per turno, perciò la distribuzione va fatta in modo ponderato. Abbiamo notato una certa predisposizione della I.A. a lasciare una creatura a prendere le mazzate, mentre i Pokémon in panchina vengono preparati per la battaglia. Si tratta di scelte che potete attuare anche voi, ma la sistematicità con cui avviene per gli avversari vi permetterà di avvantaggiarvene applicando particolari strategie di gioco.

 

Le animazioni degli attacchi sono semplici ma non spezzano il flow di gioco.

Le animazioni degli attacchi sono semplici ma non spezzano il flow di gioco.

 

Alcuni pokémon sono caratterizzati da poteri speciali che permettono azioni normalmente non eseguibili, come ad esempio nel caso di Blastoise: con il suo potere Pioggiadanza è possibile rifornire i vostri pokémon con tutte le energie Acqua che avete in mano, senza rispettare la normale regola “1 energia, un turno”.

Pokémon Trading Card Game poggia le basi della propria trama sulla serie principale: nel corso della “avventura” (costituita solo e unicamente da duelli) dovrete sfidare gli otto capi-palestra, ma solo dopo averne sconfitto gli assistenti. La sconfitta di un avversario avviene una volta ottenuti tutti i premi (generalmente 4, anche se variano a seconda dello sfidante). Le carte remio sono carte che vengono tolte dal mazzo all’inizio della sfida e vengono pescate dal giocatore quando questi elimina un pokémon avversario. Eliminare quattro creature avversarie potrebbe sembrare una passeggiata, ma il gameplay è costeggiato da insidie di ogni tipo che vi costringeranno a rivedere la vostra strategia.

Alcune nemici non giocano semplicemente per vincere, ma creeranno strategie da “annoyer” basate sull’addormentare il vostro pokémon attivo. Ad ogni modo creando un mazzo ad hoc potrete facilmente far fronte anche ai nemici più ostici, infliggendo maggiori danni grazie alle debolezze. Se un Pokémon è debole ad un attacco fuoco, ad esempio, riceverà danno raddoppiato da nemici di questo tipo!

 

Le otto palestre sparse per l'isola sono affrontabili nell'ordine desiderato, e alla fine vi attenderà la Lega dei Campioni.

Le otto palestre sparse per l’isola sono affrontabili nell’ordine desiderato, e alla fine vi attenderà la Lega dei Campioni.

 

Sta a voi creare il mazzo ideale per fare fronte alla sfida; il sistema di creazione dei deck è molto rapido e intuitivo, e anche la navigazione sulla tabella di gioco durante i duelli è molto rapida ed efficiente. Stravolgere completamente il mazzo di gioco è questione di un minuto, mentre creare un deck bilanciato… Beh ci arriverete, ma si basa su una formula piuttosto costante (almeno venti energie, almeno venti pokémon di cui molti base, le carte allenatore indispensabili).

Al classico laboratorio iniziale è disponibile una macchina per la creazione automatica del deck con 3 formule disponibili; è comunque possibile procedere manualmente per impostare le carte singole che volete includere o escludere. Questo metodo di creazione dei deck prevede che possediate le carte richieste: l’acquisizione di nuove carte avviene vincendo una sfida (riceverete ben due pacchetti), mentre venendo sconfitti non riceverete nulla e non perderete niente. I deck iniziali rispecchiano invece la selezione classica Charmander/Squirtle/Bulbasaur, ma potendo affrontare le palestre in ordine libero non avrete problemi con l’uno o con l’altro mazzo.

 

Il commento di Oni

Pokémon TCG è un titolo molto valido nonostante gli anni passati. Lo consiglio a chiunque voglia, per nostalgia o per curiosità, avvicinarsi al mondo delle carte collezionabili Pokémon. Lo consiglio un po' meno a chi invece sa come si è evoluto il metagame negli ultimi anni; alcune macchinosità sono state eliminate e forse oggi le meccaniche di gioco sono ancora più apprezzabili.

8
GAMEPLAY
Ottime le possibilità di gestione del mazzo.
7.5
COINVOLGIMENTO
Accattivante quanto basta per tenervi incollati allo schermo.
6.8
LONGEVITÀ
Non vi terrà impegnati per più di qualche ora... Ma ne vale la pena.
8
GRAFICA
Gli sprite che copiano le carte reali sono un tuffo nel passato. Se conoscete Pokémon B/R/G, graficamente siamo lì.
7
SONORO
Colonna sonora accattivante, ma non indispensabile. A volte sarete così concentrati da ignorarla.
0.1
BONUS
Primo gioco Pokémon in cui si corre premendo B. Se pensate sia inutile, provate senza.
7.5 MEDIA + 0.1 BONUS = 7.6 TOTALE
  • Divertimento e fattore sfida assicurati
  • Si tratta pur sempre di Pokémon!
  • Musiche piacevoli
  • Gli sprite presi dalle carte fisiche sono un piacere per la vista e per la nostalgia
  • Non guardarete più una moneta nello stesso modo
  • Non particolarmente longevo
  • Alcune funzioni originarie non sono state (purtroppo) integrate

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