Diablo III è approdato anche sulle console next-generation con la sua ultimate Evil Edition: non si tratta di un semplice porting, bensì di una vera e propria rivisitazione per Xbox One e PS4.

ULTIMATE EVIL EDITION

Al contrario della versione Xbox 360/Playstation 3, usciti esclusivamente stand-alone e senza nessuna espansione, la Ultimate Evil Edition propone il classico Diablo III, insieme all’espansione Reaper of Souls, che aumenta level cap e trama,oltre ad includere un nuovo personaggio. Il tutto al prezzo di €70,98. In più, per chi ha prenotato il gioco, saranno disponibili anche gli spallacci infernali, indossabili dal livello 1, con tanto di 46 punti armatura. Purtroppo, non è stata prevista alcuna edizione speciale come su PC.

DA OLD A NEXT GENERATION

Una delle peculiarità più interessanti offerte dalla Blizzard è la possibilità di importare il proprio personaggio dalle vecchie console a quelle nuove, anche se marche differenti, quindi: da PS3 a PS4, da PS3 a Xbox One, da Xbox 360 a PS4 e da Xbox 360 a Xbox One. Un’opzione decisamente comoda per chi ha personaggi già a livello avanzato o con item particolari. Peccato che quest’opzione non sia presente se si tratta della versione PC.
Effettuare il passaggio di salvataggi non è affatto complicato: basta accedere al proprio account Blizzard dal PC e inserire l’ID di Xbox Live/PSN. Il gioco è fatto e non solo: riceverete anche un anello per potenziarvi.
Bisogna dire che le differenze fra la versione PC, che abbiamo recensito qualche mese fa, e quella su console, sono a dir poco importanti: oltre alle classiche “sfide”, troveremo i nostri amati obiettivi da sbloccare per aumentare i nostri G points; in più, l’hud del personaggio è stato totalmente modificato, ma ne parleremo più avanti.

CHI E’ DIABLO?

Come sempre, un piccolo riassunto è d’obbligo, specie per chi per la prima volta affronta la trama di Diablo o è intenzionato a farlo nei prossimi giorni.
Innanzitutto: Diablo III è un videogioco di genere hack’n’slash/action RPG, pubblicato dalla Blizzard inizialmente per PC e successivamente potenziato per le console old-generation (Xbox 360, PlayStation 3) e next-generation (Xbox One, PlayStation 4). Il nostro ruolo è quello di impersonare un personaggio a scelta fra il barbaro, lo sciamano, il mago, il monaco, il cacciatore di demoni e il crociato (esclusiva dell’espansione Reaper of Souls), il quale combatterà l’oscurità che circonda il mondo di Sanctuarium, fino a raggiungere Diablo, che altro non è che l’incarnazione del male. Il tutto si suddivide in atti, di cui l’ultimo (il quinto) ci porterà a combattere Malthael, ex-arcangelo della saggezza. La versione Xbox One, come quella su PC, non offre alcuna possibilità di personalizzazione estetica, ma esclusivamente tramite equipaggiamento e trasmogrificazione.

MODALITA’ DI GIOCO

Diablo III, su Xbox One, non ha nulla di meno rispetto alla versione PC. Le modalità di gioco restano sempre le stesse: campagna, che ci permette di seguire la trama e di combattere allo stesso tempo, oppure avventura, che ci permette di saltare nettamente la storia e di concentrarci sui combattimenti senza perdere tempo. Anche il cap è stato mantenuto fino al livello 70.
Interessante opzione è la possibilità di giocare in cooperativa tramite lo split-screen.

GAMEPLAY

Il gameplay del titolo risulta decisamente più fluido rispetto alla versione PC. Sicuramente ciò è dovuto per buona parte all’ottima grafica, ma anche alla rivisitazione dell’HUD. Se su PC ci si trovava lo schermo pieno di barre, pulsanti, poteri e quant’altro, la versione next-generation ci offre una sistemazione nettamente più pulita e di facile comprensione anche per chi comincia a giocarlo su Xbox One. Non solo: cambia anche la gestione del proprio personaggio: se prima dovevamo gestire l’inventario come se fossimo stati un ingegnere giapponese (o un campione di Tetris), ora potremo tirare un sospiro di sollievo, grazie al classico inventario da GDR (della serie: droppare senza pensieri), il quale suddividerà persino gli oggetti da crafting e le pozioni, inserendole in un’apposita “sacca”. Idem per il forziere personale. Inoltre, la scheda vera e propria del protagonista non è più una griglia con gli item equipaggiati, bensì una sorta di ruota, dove è possibile selezionare direttamente lo slot (esempio: testa) e vedere l’oggetto che si sta indossando (esempio: elmo x) e accanto una lista degli altri disponibili sull’inventario  (esempio: elmo y, elmo z), ovviamente con comparazione delle statistiche. Stessa cosa vale anche per il compagno che sceglieremo avanzando con la trama principale.

Il combattimento, come sempre, avviene tramite l’utilizzo di poteri e abilità, anche questi disponibili in una scheda apposita.
Per quanto riguarda il co-op, come avevamo già annunciato prima, è stata introdotta la modalità split-screen, oltre alle nuovissime partite apprendista (che ci permette di giocare insieme ad un altro giocatore impostando automaticamente il livello di entrambi con quello più alto dei due) e nemesi, divertentissima: infatti, potrà capitare saltuariamente che un nemico che stiamo affrontando evochi un portale e si teletrasporti nella partita di un amico online, aumentando in maniera graduale la potenza. Quando sarà battuto, chiunque l’abbia affrontato potrà droppare degli oggetti.
Infine, per quanto riguarda il crafting, anche qui non sono state fatte importanti modifiche, se non a livello grafico per agevolare la vendita, la riparazione o il riciclo degli item, visto che non è possibile trascinare gli oggetti. (Gameplay ufficiale di Eurogamer. Purtroppo la versione è PS4, ma il gameplay è il medesimo).

COMPARTO GRAFICO

La differenza fra versione PC e Xbox One è evidente, specialmente per quanto riguarda grafica. Non che su computer sia messa male, per carità, ma qui è tutt’altra storia. Ottima fluidità, antialiasing impeccabile, texture e modelli poligonali ottimi, specie per ambientazioni, nemici e armature. I movimenti sono del tutto naturali, gli effetti come fuoco o incantesimi sono realizzati nei minimi dettagli. Su PC, al contrario, era possibile notare modelli leggermente troppo spigolosi e texture sgranate, seppur in Reaper of Souls fosse meno percettibile, probabilmente a causa dell’ambientazione estremamente dark e tendente al blu.
Non sono stati rilevati bug importanti. (Comparazione PC/Xbox One di Geek.com)

COMPARTO AUDIO (e sottotitoli)

Nulla da dire per quanto riguarda la parte audio. Il doppiaggio è stato mantenuto in italiano, come nella versione originale. Il suono è sempre sincronizzato a seconda delle azioni che si compiono (incantesimi, colpi di spada, passi). Unica nota negativa sono i sottotitoli nel caso ci sia un compagno o un NPC che parla: anziché essere “dinamici”, sono una massa di testo unica, e non sempre tradotti alla perfezione. Presenti anche gli audiolibri, sempre in italiano, ma non skippabili.

Il commento di Eleonora Gueli

Sono una grandissima amante di Diablo 3, e su PC ho passato ore su ore a giocarci. Non mi aspettavo una qualità così elevata su next-generation. La grafica mi ha lasciato decisamente di stucco, e posso confermare di preferire molto di più questa versione rispetto a quella su computer.

9
GAMEPLAY
Gameplay semplice, ottimo sia per i principianti sia per chi ha già esperienza nel genere hack'n'slash
8.7
COINVOLGIMENTO
Buon coinvolgimento, immedesimazione nel personaggio e nell'ambiente estremamente dark
8
LONGEVITÀ
Discreta longevità, ottima la possibilità di poter giocare senza dover seguire forzatamente la storia
9
GRAFICA
Grafica ottima e decisamente superiore ad alcuni giochi su next-gen
9
SONORO
Ottima la traduzione e il doppiaggio
0.3
BONUS
Blizzard si merita davvero dei punti bonus per questa ottima versione su next-generation! Complimenti!
8.7 MEDIA + 0.3 BONUS = 9 TOTALE
  • Grafica ottima e decisamente superiore rispetto a quella su PC
  • HUD semplice, senza troppe icone
  • Gameplay semplice, adatto anche ai principianti del genere
  • Traduzioni non perfette ma passabili, sottotitoli un po' scomodi
  • Impossibile skippare gli audiolibri
  • Telecamera statica

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