L'ennesima rivisitazione del board game sembra promettente

Space Hulk Deathwing screenshot promozionale 5

Space Hulk: Deathwing, sparatutto in prima persona sviluppato da Streum On Studio, era stato annunciato con un teaser trailer a settembre 2013, per poi ricevere un altro paio di filmati in CGI nei due anni seguenti, senza sostanziali aggiornamenti sullo svuluppo o sul gioco in sé.

Qualche giorno fa, tuttavia, Deathwing è stato finalmente mostrato in azione con un paio di minuti di gameplay commentato, che potete vedere qui sotto:

 

Per chi non lo sapesse, Space Hulk è un gioco da tavolo pubblicato originariamente da Games Workshop nel 1989 e ambientato nell’universo di Warhammer 40’000, dove un gruppo di Terminator (Space Marine d’elite) si inoltra in un relitto spaziale e viene attaccato da dei Genoraptor (una variante di Tiranidi). Facilmente il prodotto non open-ended di Games Workshop più famoso e recuperato assieme a Blood Bowl, Space Hulk ha già ricevuto svariati adattamenti videoludici in passato, tra cui spiccano l’omonimo tattico in tempo reale del 1993 e il sequel del 1995, Vengeance of the Blood Angels, che introduceva anche elementi FPS in tempo reale.

 

Deathwing permetterà di giocare (sia da soli che in cooperativa) una serie di missioni, ognuna ambientata su un relitto diverso e tutte collegate da una storia a cui ha collaborato anche Gavin Thorpe, uno dei designer e scrittori storici di Warhammer Fantasy e Warhammer 40’000.

Il titolo sembra basarsi alla lontana sul modello di Left for Dead (già ripreso anche da Vermintide, un altro recente titolo di successo sempre legato al brand di Warhammer), permetterà diverse opzioni di equipaggiamento e introdurrà un sistema di danni localizzati.

 

 

Space Hulk: Deathwing è previsto su PS4, Xbox One e PC in data ancora non precisata.

Lorenzo Forini
Sono nato a Bologna nel 1993, videogioco da sempre, e da sempre mi ha affascinato l'idea di andare oltre al solo giocare, di cercare di capire cosa c'è nascosto in ogni titolo dietro al sipario più immediato da cogliere. Se i videogiochi sono una forma d'arte, forse è il caso di iniziare a studiarli davvero come tali.

Lascia un commento